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BMW Motorrad GS Academy - Day 1

Due giorni di full immersion off-road con le GS

Moto - News: BMW Motorrad GS Academy - Day 1

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Immaginate una tenuta di 1200 ettari, immersa nel verde a perdita d’occhio, costellata di strade sterrate e capace di regalare paesaggi da togliere il fiato. Parliamo di Castelfalfi, a metà strada tra Firenze e Siena, un posto da favola dove la parola "enduro" è di casa. È qui che si tengono i corsi di guida in fuoristrada del Costruttore tedesco, è qui che i clienti Bmw, ma non solo, possono scorrazzare per due giorni in sella a tutta la gamma GS e alle monocilindriche 650 e 450 (27 moto disponibili in tutto), seguiti passo passo, dai rudimenti alle manovre più difficili, da istruttori di grande esperienza e capacità.
Lo scorso 15 e 16 maggio, insieme ad altri 15 motociclisti, c’eravamo anche noi di OmniMoto.it, per vivere in prima persona, e potervi raccontare, cosa significa guidare lontano dall’asfalto e passare dall’improvvisazione alla corretta tecnica di guida.

LA PASSIONE NON BASTA
È Beppe Gualini, responsabile tecnico della GS Academy, ad introdurre durante il briefing del mattino lo scopo del corso: acquisire i pilastri della tecnica di guida in fuoristrada. Significa sostituire passione e volontà con la tecnica, per essere più sicuri su qualsiasi tipo di percorso. Per raggiungere questo obiettivo la GS Academy si svolge in due campi scuola attrezzati con ostacoli specifici e sulle decine di km di strade sterrate di cui la tenuta di Castelfalfi è costellata.

ELETTRONICA? NO, GRAZIE
Prima di cominciare con la teoria viene fatta una importante premessa: in fuoristrada è il pilota che decide se e come le gomme devono slittare, sia in frenata che in accelerazione. Quindi, per prima cosa, occorre disattivare ABS e ASC. Perché? Si tratta di dispositivi elettronici studiati per la guida su strada, dove il grip permette di trarne beneficio, laddove in offroad sarebbero solo di ostacolo se non addirittura pericolosi.

RICONOSCERE, EVITARE, RISOLVERE
Sono gli obiettivi che la GS Academy si prefigge di inculcare nell’istinto di guida dei corsisti. Riconoscere gli ostacoli, ovvero capirne il livello di difficoltà per valutarne la possibilità di superamento. Evitare i pericoli, nel senso di non affrontare gli ostacoli confidando nella fortuna ma consapevoli di poterli superare indenni. Un passo, quest’ultimo, che rappresenta la soluzione finale e permette di proseguire il percorso.

GLI STRUMENTI GIUSTI
Ogni specialità ha i suoi strumenti. In fuoristrada, per divertirsi e guidare in sicurezza, occorre adottare alcuni accorgimenti relativi alla moto: deve essere meccanicamente a punto, dotata di alcuni accessori e regolata secondo le nostre esigenze, anche nel setup delle sospensioni. Gli pneumatici sono la prima cosa da sostituire: le tassellate sono disponibili anche nelle misure per maxienduro e dimezzano le difficoltà di qualsiasi percorso. Meglio i cerchi a raggi, che assorbono urti e colpi più efficacemente. Fondamentale è anche installare un paramotore, per non danneggiare carter (e i cilindri dei motori boxer) nei passaggi più impervi. Manubrio e leve vanno regolate per la guida in piedi e i braccialetti che tengono le stesse devono essere lasciati moderatamente allentati, per poter basculare senza doverli svitare. Cupolino e parabrezza vanno fissati nella posizione più avanzata per non interferire con i movimenti del capo. Dalle pedane vanno eliminati i gommini, in modo da lasciare esposte le seghettature su cui fanno presa gli stivali. Infine, se possibile, devono essere smontati gli specchietti, perché possono risultare d’intralcio e comunque, guidando in piedi, sono inutilizzabili.

SITUAZIONI TIPO
Dopo quest’ampia premessa il grande "Gualo", al secolo Beppe Gualini, elenca tutte le situazioni di guida facendo un ampio preambolo sulla posizione in sella (cioè, in piedi sulle pedane): posizione eretta con braccia e gambe leggermente piegate, piedi al centro delle pedane, due dita sempre pronte su frizione e freno e sguardo oltre l’ostacolo. Ogni manovra o situazione viene spiegata nel dettaglio: sterzata, frenata di emergenza, discesa, frenata in discesa, discesa ripida, stop di emergenza in salita, ripida salita, solchi e carregge, sabbia e ghiaia, guado e… come rialzare la moto in caso di caduta!

SI PARTE!
Dopo il briefing tecnico e teorico arriva finalmente il momento di saltare in sella. Ognuno sceglie la moto che preferisce. Scegliamo una F800GS, bicilindrica enduro dalla forte attitudine al fuoristrada. Qualche esercizio nel campo adiacente la struttura che ci ospita e veniamo divisi in gruppi omogenei per capacità di guida. Si cominciano a mettere in pratica le istruzioni ricevute in aula. Passano le ore e l’affiatamento con la moto migliora sempre più. Il rischio pioggia consiglia di scendere subito al secondo campo scuola, nella vallata, e lì viene il bello! Alterniamo lo slalom agli esercizi di frenata, facciamo salite e discese a bassa velocità imparando a tenere sempre la situazione sotto controllo. E per due volte mettiamo tutto in pratica girando liberamente all’interno di un fettucciato di oltre un chilometro e mezzo, mentre tutt’intorno la natura rigogliosa ci avvolge. Qualcuno, compreso il sottoscritto, va in terra in un eccesso di foga, ma niente di grave, le velocità sono basse e i danni alla moto limitatissimi. La sensazione di sapere cosa succede sotto le ruote aumenta di minuto in minuto e ogni manovra riesce con naturalezza sempre maggiore e sempre sotto l’occhio vigile e attento degli istruttori.

GITA IN CAMPAGNA
Il rientro in hotel è una sorpresa. Attraversiamo tutta la tenuta, percorrendo splendide strade sterrate circondati dall’esplosione della natura e da paesaggi commoventi che solo la Toscana sa regalare. Facciamo anche un guado e ormai guidare in piedi è naturale e divertente. C’è perfino chi in curva derapa con naturalezza, dosando il gas… e pensare che la mattina aveva detto di sentirsi intimorito dalla mole della Bmw GS!

IN ATTESA DEL… DAY AFTER
Il primo giorno di GS Academy finisce con un aperitivo innaffiato di birra, una doccia rigenerante e, immancabilmente, i piedi sotto al tavolo! Quelli che erano sconosciuti sono ormai amici di scorribande ma la stanchezza si fa sentire e il letto è l’unica soluzione… Domani si comincia presto ed è meglio riposare. Tutti, tranne noi, svegli per raccontarvi a fior di pelle le emozioni di questo fantastico corso di guida offroad. A domani!

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