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Aprilia SXV / RXV: test

Debutto siculo per la rivoluzione Aprilia

Moto - News: Aprilia SXV / RXV: test

Con SXV ed RXV in edizione “stradale”, aprilia accetta definitivamente la sfida del segmento off-road. Una scelta importante, che apre il cassetto dei ricordi legati agli esordi del marchio veneto e che conferma quella voglia di “trasgressione” che ha sempre contraddistinto il modo di fare Aprilia.
Solo la Casa di Noale, infatti, poteva proporre in un settore dominato da schemi tecnici consolidati una nuova via, che si concretizza in un minuscolo propulsore bicilindrico a V (da 450 e 550 cc) capace di performance eccellenti.

La forza di Aprilia, dunque, sta ancora nel coraggio di proporre soluzioni assolutamente controcorrente e siamo certi che tutti coloro i quali hanno criticato l’arrivo di Colaninno, staranno inziando a ricredersi.
Tralasciando gran parte dei dettagli tecnici alla scheda prodotto, che potete trovare cliccando qui, lasciamo la parola a Lorenzo Baroni. Ricordiamo che la prova completa delle due nuove “bombe” aprilia la potete trovare sul prossimo numero di Special Magazine.

Ma iniziamo dalla SXV. Ragusa - Il primo supermotard realizzato da aprilia è davvero performante ed un aneddoto di Mariano Roman ci ricorda che la versione stradale che abbiamo appena provato differisce ben poco dalla moto impeganata in gara: lo scorso anno Bolley ha vinto una corsa valida per il campionato del mondo con un motore pre-serie. Roba da “standing ovation”!
Due i propulsori dicevamo, ma anche due moto dotate di set-up completamente differenti. SXV 550, infatti, è nettamente più potente della 450 volte ed ha richiesto da parte dei tecnici aprilia un assetto che la rendesse più stabile e meno critica nel trasferimento della cavalleria a terra. Si è dovuto rinunciare a qualche punto percentuale in tema di agilità, ma l’emozione regalata dal 550 è forte, in particolar modo quando si arrivano a vedere i 13.000 giri sullo strumento montato dietro al curioso cupolino.
La guida appare subito facile e immediata ma al contempo molto e gratificante. Per spingere forte è necessario avere un po’ di malizia e/o essere abituati ad una guida fatta di derapate e pieghe con la gamba interna che sfrega l’asfalto in prossimità della ruota anteriore, come la disciplina del supermotard esige da sempre.

Anche chi voglia però avvicinarsi al mondo del supermotard per la prima volta può farlo con questi mezzi che offrono ampi margini di crescita ed un prodotto sempre all’altezza della situazione.

Del modello da 450cc si apprezza la facilità di guida, in particolare da metà curva in poi, visto che la potenza in gioco non è in grado di mettere troppo in crisi il retrotreno. Più facilie, ma a differenza della 550 per ottenere temponi bisogna darsi da fare e far scorrere la moto, sbagliando il meno possibile.

RXV - Il telaio della enduro RXV, così come il suo motore ed il forcellone, sono essenzialmente identici a quelli del motar essendo unico il progetto da cui derivano, e da questo stesso progetto deriverà anche il modello da cross denominato MXV che debutterà entro il 2006.
Rispetto a quanto visto nel mondo dell’enduro sino ad oggi, RXV presenta un telaio a doppia struttura, unite tra loro nella zona centrale. La parte inferiore a cui si collega il forcellone posteriore è realizzata da due piastre in alluminio stampato mentre invece un traliccio in acciaio costituisce la parte superiore e viene fissato alle piastre in alluminio per interferenza formando un insieme molto rigido e resistente alle sollecitazioni.

Il motore è fissato al telaio in modo rigido e viene utilizzato anche come parte stressata, cioè la struttura del motore contribuisce ad irrigidire l’intera struttura del telaio chiudendolo e mettendolo in comunicazione nella sua parte centrale.

La forcella anteriore è a steli rovesciati di grande diametro che cotribuisce anche alla rigidità complessiva dell’avantreno, completamente regolabile aiuta a controllare i movimenti della moto e a massimizzarne il comportamento in entrata e uscita di curva.

Nella guida in fuoristrada la RXV si dimostra estremamente agile e ben bilanciata tra il comportamento dell’anteriore e quello del posteriore, facile da gestire nei trasferimenti di carico nel far inserire la moto in curva per poi uscire con derapate controllate del posteriore.

Anche sui percorsi più impervi la moto garantisce una ottima trazione sul posteriore mentre è perfetto il lavoro svolto dalle sospensioni soprattutto quella anteriore che riesce a mantenere direzionalità ed il giusto contatto della ruota con il terreno anche quando il fondo è molto dissestato e ricco di insidie come grossi sassi o stretti canaloni.

Con la enduro le differenze tra la 450 e la 550c sono ancora più marcate che sui modelli da motard, con la 550 che risulta decisamente professionale e impegnativa da condurre. Un buon allenamento fisico e una ottima tecnica in fuoristrada sono, infatti, decisamente indispensabili se si desidera saggiare fino in fondo le grandi potenzialità del più potente dei due mezzi da enduro. Mentre il 450 è certamente più avvicinabile da un pi largo numero di utenti.

Prezzi? 9.200 euro per la RXV 450, 9.500 per RXV 550, 9.500 per la SXV 450 e 9.800 per la SXV 550.

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