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Yamaha a Parigi

Cosa mi ha stupito? I 17.500 giri di fondoscala della nuova R6!

Moto - News: Yamaha a Parigi

Volete proprio che ve lo dica? Va bene ve lo dico: la nuova yamaha R6 è davvero…mostruosa. Non solo è molto bella e curata da un punto di vista estetico ma trasuda da ogni singolo bullone una voglia di riscatto incredibile.
Era da tempo che nella classe 600 non si avvertiva un salto generazionale così evidente ed oggi, come un tempo, ad aprire le danze nella sua classe è stata proprio lei: la baby con i tre diapason sul serbatoio.

Incredibilmente piccola e compatta la nuova R6 dimostra come al reparto ricerca e sviluppo abbiano fatto tutto ma proprio tutto per avvicinare le masse al baricentro della moto. Grazie a questo “uovo di Colombo”, tanto caro ad Erik Buell, si riducono i momenti inerziali e si rende più semplice la vita al pilota agevolando il lavoro di messa a punto ed il rispetto della traiettoria scelta dal pilota in ogni condizione di guida.

Più neutra, insomma, ma anche più veloce: il telaio promette stabilità a prova di bomba così come le sospensioni. Ma quello che stupisce veramente, e che forse è passato inosservato, è il posizionamento dei tasselli rossi sul contagiri: 17.500 giri.
Incredibile ma vero. Valori da F1 di un paio d’anni fa, ai quali i tecnici yamaha sono arrivati attingendo esperienze e materiali direttamente dalla M1 di Rossi e l’R1 SBK di Haga.

Con la curiosità di sapere come e quanto andrà questo mostro, ci siamo diretti a pochi metri dall’area espositiva della R6 passando all’area R1. Aggressiva, come sempre, la M.Y. ’06 della R1 appare pressoché identica al modello ‘04/’05. Notevole, invece, la versione SP che sfoggia sospensioni Ohlins e cerchi Marchesini. Proprio quello che mancava per completare l’opera.
Decisamente aggressiva anche la nuova FZ1 Fazer. Onestamente non mi aspettavo di trovare una moto così simile “nell’impatto” iniziale, ma probabilmente la cosa è voluta perché le novità tecniche sono davvero impressionanti. Nuovo motore, nuovo telaio, un curioso scarico da fumetto sono le sue caratteristiche peculiari e siamo certi che ci siano tutti i presupposti perché, finalmente, una moto intelligente si imponga sul mercato.

Stessa moto ma più grinta per la FZ1: tolto il cupolino la si può parlare di lei come una “muscle-bike”, pronta al traffico cittadino così come a qualche spiegazzata in compagnia in montagna o tra i cordoli.

Spazio anche al turismo con le nuove turistiche FJR 1300 e la cruiser XV19000 ma anche al divertimento con la sbarazzina MT-03 dotata del motore monocilindrico della XT e della personalità della sorellina MT-01.

Insomma tante novità in ogni segmento. Basteranno per superare anche in concessionaria la Honda?

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