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Kawasaki ER-6n

Economica sì, ma estremamente interessante...

Moto - News: Kawasaki ER-6n

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Chi l’avrebbe mai detto, all’inizio del nuovo millennio, che/ kawasaki /avrebbe cambiato rapidamente e completamente il suo modo di fare moto?
Ne siamo sicuri, nessuno. Eppure la rivoluzione è sotto gli occhi di tutti ed ha coinvolto praticamente tutta la gamma già esistente ed i nuovi modelli che hanno visto per la prima volta la luce. Parliamo di Z1000, di Z750, della capostipite ZX-6R e la potentissima ZX-10R.

Non solo cavalli
Ma non ci sono solamente le supersportive o le naked da “brivido”, ma anche “piccole” moto pensate per una clientela di neofiti. A dir la verità, il caso della ER-6n è più unico che raro: profonda rivisitazione della moto da “scuola guida”, la ER-5, il nuovo modello si pone su un altro livello da un punto di vista stilistico ma soprattutto ciclistico.

Addio al passato, dunque, e via libera ad una ciclistica più moderna che non lascia da parte alcune chicche come i dischi freno a margherita – doppi per l’asse anteriore… - un bel telaio in traliccio di tubi in acciaio ed una sospensione posteriore dalla geometria che…incuriosisce: nessun leveraggio, infatti, si interpone tra il forcellone a doppio braccio ed il mono, che ricorda un po’ la/ suzuki /TL/S o la Laverda SFC 1000 per posizionamento e fulcri.

Motore evoluto
Il motore è l’unico elemento che si ispira al passato. Beh, rispetto all’unità in dotazione all’ER-5 c’è poco o nulla in comune, ma da un punto di vista architetturale è sostanzialmente identico. Bicilindrico frontemarcia, il cuore della ER-6n permette di contenere al massimo i costi di manutenzione pur rispettando le volontà del polso destro, che può contare su una settantina di CV.

Particolarmente curato lo scarico: sulla scia di Buell e KTM, anche ad Akashi hanno optato per posizionare il silenziatore proprio sotto al basamento del propulsore. L’idea ha ampiamente dimostrato il suo potenziale, chissà che anche sulla naked verde dia i vantaggi sperati in termini di guida.

Ricorda la TNT?
Davvero interessante la veste estetica. Alcuni dettagli sono chiaramente ispirati al mondo delle moto da cross – o, come qualche maligno sostiene, alla/ benelli /TNT… -, in particolar modo per quanto concerne il piccolo deflettore che integra anche l’indicatore di direzione anteriore, mentre le rimanenti sovrastrutture plastiche altro non sono che una variazione sul tema del nuovo corso Kawasaki.

Curiosa la soluzione messa a punto per il gruppo ottico anteriore: bisogna farci un po’ l’occhio ma, molto probabilmente, piacerà e sarà uno degli elementi che farà scuola.

Quattro i colori: giallo vivo, argento, ebano e Galaxy Tipo 2.

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