Kawasaki Bimota 4, questo il significato di una sigla che, gioco forza, perde un po’ del suo significato ora che la proprietà è proprio della casa giapponese. La tradizione voleva infatti che i vari modelli erano nominati con le due lettere, dove la prima identificava la provenienza del propulsore ed il numero era in sequenza. La KB4 sarà infatti la quarta Bimota a motore Kawasaki. Una stirpe destinata a crescere in futuro, ma sarà molto probabilmente l’unica. È infatti notizia recente la produzione degli ultimi esemplari di modelli precedenti, per smaltire una fornitura di propulsori Ducati, dopo si entrerà a tutti gli effetti nell’era Kawasaki, proprietaria del 49% della casa di Rimini.
Sono già due i modelli in procinto di diventare realtà, dopo la Tesi H2 vista in anteprima ad Eicma 2019, ecco la KB4, che sfrutterà il 4 in linea di poco più di mille cc, capace di circa 140 cavalli, che conosciamo per la Ninja SX e per la Z 1000. Oltre al propulsore, dalla cugine dovrebbe ereditare tutto il pacchetto di elettronica, inclusa la strumentazione “connessa” e molto altro. A caratterizzare questa Bimota, come vuole la tradizione, ci penseranno un telaio dedicato, che dovrebbe essere a traliccio, con piastre in alluminio, oltre che un look molto particolare e dal sapore retrò, grazie al grosso fao tondo ed alla carena che lo avvolge, molto anni '70 - '80 . Qualcuno si è divertito a disegnarne l’aspetto definitivo, come i colleghi di Moto-Station.com, di cui riportiamo questa immagine, ma è la stessa Bimota ad aver divulgato un video lo scorso mese di novembre.