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Ezpeleta cerca l'accordo fra le Case per congelare lo sviluppo

Coinvolte la MSMA, Dorna, IRTA e FIM. Ridimensionare per ripartire: una decisione che avrà bisogno di buon senso e di sportività

Ezpeleta cerca l'accordo fra le Case per congelare lo sviluppo

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Le discussioni al vertice che la F.1 andava facendo da giorni dietro le quinte hanno partorito ieri la decisione di rinviare di un anno - dal 2021 al 2022 - l’introduzione dei nuovi regolamenti tecnici.

Questi, complice anche l’introduzione dei cerchi da 18”, avrebbero costretto le squadre a riprogettare completamente le monoposto.

La decisione ‘Salva Team’, introdotta da Chase Carey di Liberty Media, la società che gestisce la massima Formula dell’automobilismo si è spinta anche più in là consentendo l’uso nel 2021 di telai ed altre parti della vettura, in modo da ridurre ulteriormente i costi.

Ezpeleta parla con le Case per congelare lo sviluppo

Oggi siamo in grado di dirvi che in questi giorni Carmelo Ezpeleta, d’accordo con le Case, sta portando avanti in silenzio qualcosa di simile. Un accordo che preveda il congelamento dello sviluppo di aerodinamica e forse motore a partire da subito, in modo da diminuire i costi di un campionato che, inevitabilmente, sta subendo perdite economiche ingenti a casa dell’emergenza Covid-19.

Il motociclismo, come l’automobilismo, non è essenziale in questo momento calamitoso, ma attorno allo sport gira comunque una economia circolare che, se arrestata completamente e non gestita, causerà danni non solo all’economia, termine molto utilizzato in questi giorni, ma alle persone ed alle famiglie che lavorano nel settore. E parliamo di migliaia di persone sul campo, ed altre decine di migliaia a casa nelle industrie coinvolte.

L'obiettivo della Dorna è di diminuire le perdite economiche

Da ultimo può portare persino alla chiusura di alcuni team. Una cosa che, ovviamente, l’organizzatore del campionato vuole evitare.

Naturalmente in questo momento al centro dei colloqui di Ezpeleta con le Case c’è la MotoGP, ma bisogna considerare che è proprio grazie alla classe regina se le altre categorie possono correre.

Sono infatti i diritti TV e tutte le sponsorizzazioni che ci girano attorno a creare l’indotto economico di cui poi beneficiano anche Moto2 e Moto3.

La MotoGP al centro della discussione come 'motore economico' del campionato

Le discussioni in questi giorni vertono principalmente attorno ad un accordo grazie al quale possa essere congelato lo sviluppo. Fino a quando, in questo momento non è dato sapere, ma è evidente che un prolungamento del campionato a fine 2020, se non fino a gennaio 2021, porterebbe a contrarre i tempi della ricerca.

La possibilità di utilizzare invece nel 2021 alcuni dei componenti del 2020, avrebbe come risultato anche quello di diminuire i costi dei leasing alle squadre satellite. E poiché queste ricevono un ‘bonus’ dalla Dorna, ciò comporterebbe un risparmio che in qualche modo darebbe sollievo alle perdite che si stanno verificando in questo momento.

Ad una contrazione dei guadagni va contrapposta una diminuzione delle spese

E’ evidente infatti che la Dorna, che ‘governa’ la MotoGP, dovrà fare i conti con una contrazione dei guadagni, mentre nel contempo le aumenteranno i costi. Proprio ciò che sta accadendo con i governi colpiti dalla pandemia.

Risolto il problema tecnico Ezpeleta dovrà anche mettere mano al calendario in modo coraggioso. Jorge Viegas, Presidente della FIM, ha rivelato che il contratto FIM-Dorna è basato su un minimo di 13 Gran Premi, ma già ieri Gigi Dall’Igna, intervistato sull’argomento, ha ricordato che di fronte a situazioni eccezionali tutto si può rivedere utilizzando il buon senso.

Il motomondiale verso la riduzione del calendario 2020

Il progettista della Desmosedici ha ammesso che si contenterebbe di 10 gare nel 2020 e se possono sembrare poco vi vogliamo ricordare che per la FIA, per la F.1, il mondiale è tale con otto Gran premi, purché corsi in tre continenti!

Ma perché ci stiamo tanto a preoccupare del motociclismo e dell’automobilismo in questo momento?

Lo sport elemento fondamentale della cultura umana: competizione con regole

Il motivo è semplice: lo sport è un elemento fondamentale della cultura umana. Si può dire che è proprio grazie allo sport che si impara a vivere e a rispettare le regole, ed è inutile che vi ricordi che le Olimpiadi sono nate proprio come un momento di aggregazione e pace che fermava anche le guerre.

Far sopravvivere lo sport è dunque una necessità per la nostra società che attraverso le varie discipline trasforma l’aggressività in corretta competizione, in confronto fra uomini, popoli e nazioni.

Pur tuttavia dobbiamo essere preparati alla possibilità che in questo tragico momento lo sport si faccia da parte, così come i suoi attori.
E se pensiamo ai motociclisti che erano pronti a gareggiare, al picco della loro forma, non dimentichiamo che ci sono ragazze e ragazzi che si preparano da anni per prendere parte alle Olimpiadi di Tokyo, che si dovrebbero svolgere dal 24 luglio al 9 agosto, e che al momento sono tutt’altro che certe.

Anche i giochi della XXXII Olimpiade di Tokyo sono a rischio

Anche i giochi della XXXII Olimpiade potrebbero fermarsi, ed in questo caso alcuni dei partecipanti potrebbero vedere i propri sforzi vanificati. Pensiamo ad atleti come Federica Pellegrini: a fine giochi olimpici avrebbe 32 anni ma se salteranno non è detto che possa partecipare ai prossimi.

Un dilemma che attanaglia anche il nostro Valentino Rossi che, per decidere se continuare o meno, avrebbe voluto correre quattro o cinque gare prima di decidere.

Ridimensionare per ripartire: una decisione che avrà bisogno di buon senso

Fra pochi giorni, ne siamo certi, ci sarà un annuncio che riguarderà l’immediato futuro della MotoGP. Sarà, necessariamente, un compromesso che avrà bisogno dell’accordo di tutte le Case, cioè della MSMA perché, come nel caso della F.1, ci sarà qualcuno avvantaggiato, perché attualmente già competitivo. Con la complicazione in più di due case, Aprilia e KTM, che attualmente non sono obbligate a congelare i propri propulsori e che dunque valuteranno con molta attenzione la proposta.

Come ha detto Dall’Igna ieri, si tratta di far prevalere il buon senso.

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