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Radio paddock è sicura: Alex Marquez in MotoGP nel 2020

MERCATO Marc Marquez: "Mio fratello è pronto, ha vinto due mondiali ed è già 'il fratello di', non sarebbe una pressione in più". Le ipotesi Crutchlow e Zarco. La posizione di Ducati. Il ritorno di Melandri in MotoE

Radio paddock è sicura: Alex Marquez in MotoGP nel 2020

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Radio box dice che c'è già una tuta Alpinestars con i colori Repsol pronta per Alex Marquez.

Può essere. Del resto non sarebbe affatto strano se il fratello di Marc provasse la RC213-V martedì prossimo, essendoci già salito, proprio qui a Valencia, all'indomani del suo titolo iridato in Moto3, nel 2014.

Fu una breve prova, un regalo della Honda, che molti videro come una vera e propria anticipazione del futuro. Allora, però, era troppo presto ed il cammino trionfale di Marc con HRC era appena iniziato.

Oggi, onusto di gloria, Magic Marc ha voce in capitolo con la Honda ed anche se sono giorni che ripete che non entrerà nella trattativa, la felicità che il nome del fratello sia stato inserito fra quelli di Cal Crutchlow e Johann Zarco, come papabile per il posto di suo compagno di squadra, gli si legge negli occhi.

Marquez: "Alex è per merito nella lista dei candidati ad essere mio compagno di squadra"

"Ci è arrivato per suo merito, ha vinto due campionati del mondo - ha sottolineato l'otto volte iridato, che ha aggiunto - non esiste che Alex sia preoccupato per la pressione di essere mio fratello, quella esiste comunque. Quanto a me, sono un professionista, il mio obiettivo è vincere, chiunque sia il mio compagno di squadra".

L'affare, comunque, è tutt'altro che concluso, al momento. Zarco per la trattativa si è affidato a Claude Michy, potente promoter del GP di Francia di Le Mans ed ha fra le mani la promessa di Carmelo Ezpeleta che lo vorrebbe tenere in MotoGP.

Dall'altra parte, nel medesimo momento, l'ex iridato Emilio Alzamora, manager di entrambi i fratelli Marquez, rema di concerto con lo sponsor Repsol, per quello che, mediaticamente, sarebbe un vero e proprio dream team per gli spagnoli.

Marc non lesinerebbe consigli ad Alex, il fratello minore

Peraltro il temuto confronto con il fratello maggiore, inevitabile, sarebbe in parte diluito dal fatto che Marc non lesinerebbe consigli al fratello minore. Anche se è ben conscio anche delle problematiche.

"So bene che la Honda è fra le moto più difficili da guidare della MotoGP, ma secondo me Alex è pronto", ha ribadito 'Magic'.

Ma quali sono le altre opzioni?

Per Puig Cal Crutchlow è il pilota giusto: ha già un contratto con Honda

Ad Alberto Puig piacerebbe Cal Crutchlow, al fianco di Marc. E' vero, Cal è da sempre uomo Monster, ma era Monster anche Jorge Lorenzo prima di approdare in Honda. Il Problema dello sponsor personale può dunque essere superato. Il vantaggio di spostare Crutchlow è che si tratterebbe semplicemente di proseguire il suo accordo con la Honda, già firmato e che scadrà naturalmente a fine 2020. Successivamente il pilota britannico potrebbe, come ha più volte anticipato, ritirarsi, liberando comunque il posto per il 2021.

Ipotesi 2: Alex Marquez parcheggiato nel team LCR di Lucio Cecchinello

In questo caso Alex Marquez verrebbe 'parcheggiato' nel team LCR di Lucio Cecchinello, sicuramente un ambiente più protetto e con il beneplacito di Marc nel 2020 la Honda, come già Yamaha e Ducati, potrebbe schierare quattro moto ufficiali. Più difficile invece la situazione di Nakagami, che alla seconda metà del garage LCR porta lo sponsor Idemitsu.

Zarco ha rifiutato l'alternativa Ducati-Avintia: "piuttosto torno in Moto2"

E Zarco? Al francese il posto è stato fatto annusare ma subito dopo gli è stata proposta una Ducati nel team Avintia, che Johann ha sdegnosamente rifiutato, indipendentemente dall' 'annata' della moto in questione, ribadendo che preferirebbe, a questo punto, tentare di vincere per la terza volta il titolo in Moto 2.

E' indubbio, comunque, che anche la Ducati sia della partita visto al momento è forse quella più bisognosa di rinforzare la squadra.

Fallito l'obiettivo del team ad una punta la Ducati deve rinforzarsi

Il progetto 'una squadra di amici' fatto l'anno passato dopo essersi liberati di Jorge Lorenzo ed aver ingaggiato Danilo Petrucci è infatti miseramente fallito. Quello che doveva essere un team ad una punta per aumentare le vittorie (4 di Dovi, 3 di Jorge nel 2019) è risultato essere invece una compagine più debole. Forse perché poco stimolato Andrea infatti quest'anno è apparso più spento.

Per questo motivo già da diversi mesi si parla di uno scambio Jack Miller-Danilo Petrucci. L'australiano è arrembante, aggressivo ed anche se dal punto di vista dei risultati non è poi tanto meglio di Petrux, c'è chi in Ducati lo vede come uno stimolo necessario per Dovizioso.

Il ritorno di Marco Melandri: vorrebbe correre in MotoE e la proverà a Valencia

C'è, insomma, un bel po' di carne al fuoco per i manager in questo finale di stagione. A proposito, non c'entra con la MotoGP, ma lunedì tornerà in sella a Valencia anche Marco Melandri. Lo farà in sella ad una MotoE. Sarà più che una semplice esibizione: il ravennate, infatti, potrebbe correre nel nuovo campionato nel 2020.

 

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