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Lo strano caso di Petrucci, Quartararo e Lorenzo

Danilo, Fabio e Jorge sono tre piloti in cerca d'autore. Si stanno confrontando con caposquadra diversi da loro: Dovizioso, Rossi e Marquez. A Barcellona cercano conferme seguendo la propria via per il successo

Lo strano caso di Petrucci, Quartararo e Lorenzo

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Ogni Gran Premio è una storia a sé, al quale ogni pilota si prepara in base alla sua esperienza.
L'obiettivo è sempre quello di fare del proprio meglio, ma proprio per questo a volte un Gran Premio è la prosecuzione del precedente.

Barcellona non fa eccezione: arriva dopo il Mugello che ha fornito molti spunti di riflessione. Eccone alcuni.

Petrucci, dopo le scuse a Dovizioso è il momento di ripetersi

La prima vittoria di Petrux, ottenuta battendo il caposquadra, rimarrà nella memoria dei presenti per il pianto di gioia del pilota ternano, ma anche per le ripetute scuse offerte all'amico. Non ci era mai capitato, in tanti anni, di ascoltare un pilota parlare in quel modo. Non dubitiamo della sincerità di Danilo. Solo ci permettiamo di dire che non era necessario. Lui, come tutti, è in pista per vincere e bene ha fatto Marquez a sottolineare che è convinto che, qualora se ne presenterà nuovamente l'occasione, Petrucci si ripeterà.

Quartararo fa venire il mal di testa ai giapponesi

Il GP del Mugello è stata, probabilmente, la peggior gara di Valentino Rossi da anni. Caduta a parte non è mai stato fra i migliori. E sono ormai una litania le sue richieste alla Yamaha, e quelle di Vinales, per avere una moto migliore.
Un periodo così Vale lo ha vissuto solo ai tempi della Ducati, dove da gran professionista, evitò di far trapelare la sua frustrazione.
Rispetto a quegli anni, però, c'è una grande differenza: allora il pesarese era quasi sempre il pilota Ducati più veloce in pista, oggi con la M1, invece, stupisce il giovane Quartararo che afferma di non avere lamentele da fare sulla sua Yamaha.
"La M1 va bene. Gli ingegneri giapponesi mi ascoltano, ma parlano poco in risposta".
Ci figuriamo cosa accade nelle riunioni tecniche in Giappone, dopo i Gran Premi, allorché vengono confrontati i dai di Fabio con quelli di Vale e Maverick. Roba da far far venire il mal di testa.

Lorenzo, quando umiltà fa rima con 'ego smisurato'

Lorenzo è la testa più dura che ci sia nel paddock, detto nel senso più positivo del termine. Qualunque atleta verrebbe distrutto da periodi negativi come quelli che Jorge ha attraversato, dapprima in Ducati e oggi in Honda. Ma come afferma Marquez "Lorenzo è il pilota con l'ego più grande che io conosca".
Attenzione: parrebbe una critica ed invece nella frase c'è ammirazione. Marc ha voluto solo dire che il maiorchino guarda avanti senza curarsi di ciò che gli accade attorno. Ed il suo recente viaggio in Giappone ne è la conferma. Forse la cosa un poco infastidisce il campione del mondo. Sa che la Honda farà di tutto per aiutarlo, e allora Jorge diventerà un altro brutto cliente.

Danilo Petrucci, Fabio Quartararo, Jorge Lorenzo. Questi tre piloti, per noi, sono i personaggi da seguire nel Gran Premio di Catalogna. Lunedì sapremo che risposte avrà dato loro il circuito di Barcellona.

 

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