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Marquez e Dovi, momenti di gloria e abbracci

L'epilogo del Gran Premio del Giappone e del BSB a Brands ci ha ricordato il senso della parola 'sport' con due magnifici esempi

Marquez e Dovi, momenti di gloria e abbracci

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Il momento più bello è stato l’abbraccio. Non le pieghe impossibili sul bagnato, sotto il diluvio, la Ducati imbisciata dall’acquaplaning in rettilineo a 290 all’ora, o il sorpasso di Marquez con il controsorpasso di Dovi nell’ultima curva.

Tutti momenti, è vero, che ci hanno tenuto con il fiato sospeso. Ma dove abbiamo goduto, veramente e lungamente, appassionatamente ed in modo incredibilmente intenso è stato quando, tagliato il traguardo, nel recinto del parco chiuso, Andrea e Marc si sono abbracciati, sorridenti e felici, il vincitore e lo sconfitto.

Un momento di gloria e di sport diviso poco dopo da entrambi con il terzo, Danilo Petrucci, magnifico perdente la cui frase “ho avuto il privilegio e mi sono divertito a vederli lottare da una poltrona di prima fila, hanno fatto entrambi una gara incredibile” esprime il senso stesso di ciò a cui tutti abbiamo assistito: uno spettacolo sportivo.

Un momento catartico. Perché catarsi è la parola con la quale gli antichi greci definivano la purificazione dell’ anima dalle materialità del corpo e dall’irrazionalità delle passioni.

Il motociclismo è questo e per noi che abbiamo amato la finale dei 3.000 siepi di Helsinki nell’agosto del 1994, quando Francesco Panetta si fermò per aiutare a rialzarsi il compagno, Alessandro Lambruschini, che aveva inciampato e che poi vinse la volata, non c’è niente di meglio nella vita.

Ditemi, quale immagine è più bella di due sportivi che si battono all’ultimo sangue - e in uno sport pericoloso come il nostro! - per poi festeggiare insieme con un sorriso luminoso?

Dimenticate, dimentichiamo, le faziosità del passato. Racchiudiamole nel vaso di Pandora della nostra fallibile umanità in una domenica che ci ha offerto non uno solo bensì addirittura due esempi di quanto sia bello il nostro sport e lo sport in generale.

Nell’ultima gara del BSB, in Inghilterra, a Brands Match Leon Haslam e Shane Byrne si sono battuti per il titolo, il figlio di Ron è caduto, fratturandosi caviglia e mano. Cosa che non gli ha impedito di andare ad abbracciare Shakey, di nuovo campione.
Sport.

 

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