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Freni a tamburo, dischi e spoiler: lo sport indirizza il futuro

Dopo il divieto nelle bici. La metafora del superamento dei limiti vale anche per la tecnologia

Freni a tamburo, dischi e spoiler: lo sport indirizza il futuro

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Non è solo il motociclismo impelagato con l'arrivo di novità tecniche, anche il ciclismo sta soffrendo della medesima malattia. E se nel motomondiale a far discutere sono le ali, dopo la Parigi-Roubaix, e le ferite riportate sulla gamba da Francisco Ventoso, l'UCI (Unione cilistica internazionale) ha sospeso con effetto immediato la sua sperimentazione sui freni a disco sulle gare su strada.

La motivazione è che i dischi delle bici, sottili come la lama di un affettaprosciutto possono ferire in un eventuale contatto o caduta, come poi è accaduto.

Il problema però è più complesso di quanto appare perché l'introduzione dei freni a disco sulle biciclette riveste diversi aspetti, dalla qualità della frenata alla sicurezza, passando per le aspettative delle aziende che propongono la novità anche sulle bici da strada. Cosa che può avere una ripèercussione positiva sulle vendite e dunque sulla salute dell'intero movimento.

freno a disco su una bicicletta modernaLa sperimentazione nel ciclismo era iniziata nelle corse su strada appena un anno fa, alla Roubaix li utilizzavano due squadre, Direct Energi e Lampre Merida, 16 corridori in tutto.

"Dal punto di vista tecnico di sicuro c'è un miglioramento della frenata", è stato il commento unanime dei corridori che li hanno utilizzati. Chissà perché l'Uci non ha individuato subito la risposta: una sottile - e leggerissima - protezione in fibra di carbonio. E' probabile che il problema sia una maggiore difficoltà nel caso di un cambio ruota, ma non siamo degli esperti.

Nel motociclismo si discute ancora delle alette, o spoiler che dir si voglia, ma fermare le novità della tecnologia equivale a fermare il progresso. Pensate se all'inizio degli anni '70 quelli che una volta si chiamavano 'centauri' avessero detto stop ai freni a disco. Saremmo rimasti ai padelloni Fontana e Ceriani e ai cerchi a raggi.

Lo sport professionistico, proprio perché tale, deve dimostrare di saper reagire rapidamente ai più svariati problemi che possono presentarsi durante la sua evoluzione.

"Citius! Altius! Fortius!" recita il motto olimpico: "Più veloce! Più in alto! Più forte!".

Seguiamo lo sport anche per questo, la metafora del superamento dei limiti umani vale anche per la tecnologia ad essa applicata.

Non discutiamo all'infinito, pesiamo eventuali pro e contro e procediamo. In una nostra recente conversazione con Claudio Domenicali, CEO della Ducati, parlando degli spoiler abbiamo sottolineato come l'eventuale introduzione su una moto da strada (la Kawasaki li ha già sulla H2R) avrebbe sicuramente incrementato le vendite del modello a beneficio del mercato. Del resto saranno utili gli spoiler su alcune vetture utilitarie?

Decidiamo quale è la cosa migliore, dunque...ma velocemente.

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