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Pernat: altro che elettronica, Yamaha ha sbagliato motore

Altro che elettronica! Ora ad Iwata devono correre ai ripari. Il mondiale è finito ad Aragon, Marquez superiore, pur con una Honda inferiore alla Ducati

Pernat: altro che elettronica, Yamaha ha sbagliato motore

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Fine della trasmissione. Il fenomeno Marc Marquez ha quasi dato la mazzata finale al campionato mondiale di questa stagione vincendo il Gran Premio di casa davanti ad un grande Andrea Dovizioso che ha fatto tutto quello era in suo potere per contrastarlo.

Settantadue punti di vantaggio per lo spagnolo con ancora cinque gran premi da disputare sono un'enormità e nulla può far pensare ad un pur minimo ribaltamento della classifica generale. Dovrebbe cadere forse un asteroide sui rimanenti circuiti e prendere in pieno Marc Marquez.

Troppo grande la sua superiorità, pur con una Honda inferiore alla Ducati dei suoi due avversari. Se fossi Giacomo Agostini incomincerei a ”gufare “ contro lo spagnolo che cercherà di battere il suo record di quindici titoli mondiali visto che Marc Marquez si sta avvicinando al settimo titolo all'età di 25 anni e di giovani fenomeni in grado di contrastarlo all'orizzonte non se ne vedono proprio.

Grande risultato di Andrea Iannone al suo terzo podio stagionale con una Suzuki in grande spolvero che ha messo Alex Rins al quarto posto.

Veramente deprimente invece vedere Valentino Rossi veleggiare tra l'ottavo e il decimo posto a quindici secondi dai suoi abituali avversari.

Diciamoci tutta la verità: la Yamaha ha sbagliato completamente il motore in questa stagione e vedo delle forti similitudini con la Suzuki dello scorso anno:  aveva deliberato durante le prove invernali un motore che si era dimostrato inaffidabile e poco competitivo.

Questo è sicuramente successo alla casa di Iwata e le chiacchiere sull'elettronica che non funziona lasciano il tempo che trovano. Il vero problema è il motore che mette in crisi tutto quanto, dall'elettronica, al telaio al grip delle gomme.

Il regolamento vigente ti fa  piombare ad inizio stagione 7 motori e non li puoi cambiare assolutamente sino a fine del campionato mondiale in corso portandoti dietro tutti quanti i problemi.
Questa è la verità nuda e cruda ed i tecnici e gli stessi piloti ne sono pienamente consapevoli.

La controprova è stata la settimana scorsa quando la Yamaha ha provato qui sul circuito di Aragon facendo registrare tempi discreti ma con il motore in configurazione 2019. Questa stagione è ornai compromessa e quanto ai rimedi assomigliano alle pezze messe sui vestiti sgualciti.

L'altro problema di questa stagione è il rendimento dei piloti a cui, come si dice in termini motociclistici, scende la catena e perdono motivazioni.
Francamente vedere Valentino Rossi in queste condizioni fa piangere il cuore degli sportivi di tutto il mondo e vi assicuro che The Doctor è allenatissimo ed è ancora in grado di lottare per il podio ogni GP disputato.
Gli anni sono quelli che sono ma la voglia e la capacità di lottare è sempre la stessa  e lo dimostra il fatto che sia ancora terzo in classifica generale nonostante i grandi problemi della sua Yamaha.

Oserei lanciare un appello, salvate il soldato Valentino.

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