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Pernat: la Ducati in 'allarme rosso' per Lorenzo

BLOG "Jorge incolpa la Michelin, ma il prossimo anno con la Ducati avrà le stesse gomme"

Pernat:  la Ducati in 'allarme rosso' per Lorenzo

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Quando si vuole stravincere, ed è il caso di Marc Marquez a Phillip Island, a volte si commettono errori di concentrazione che mai e poi mai faresti durante tutta la stagione motociclistica.

Sicuramente aver chiuso il capitolo mondiale domenica scorsa in Giappone ha deconcentrato il fenomeno spagnolo che probabilmente cercava la sua sesta vittoria stagionale stracciando tutti quanti con un vantaggio da vero dominatore che mettesse tutti ai suoi piedi.

Non ce l'ha fatta e Valentino maledice la caduta fatta in Giappone  senza la quale sarebbe ancora stato in gioco, anche se con pochissime possibilità, per il titolo mondiale. Comunque onori e gloria al nove volte campione del mondo che partendo dalla quinta fila è riuscito ad arrivare sul podio addirittura in seconda posizione con una rimonta che ha del miracoloso. Va bene che questa pista è la sua favorita, va bene che parliamo di una leggenda vivente, ma i piloti da lui sverniciati durante la rimonta dovrebbero farsi qualche domanda. Una in particolare dovrebbe farsela Jorge Lorenzo che continua a inanellare Gran Premi anonimi non degni di un campione del suo livello.

Sopratutto lo spagnolo sta perdendo il duello per il secondo posto del campionato mondiale nei confronti di Valentino Rossi che lo ha da tempo allontanato dalla Yamaha e rischia di passare in Ducati la prossima stagione con la coda fra le gambe.

Ventiquattro punti di distacco a due Gran Premi dalla fine sono un margine quasi incolmabile per Jorge che deve sopratutto riflettere su come ha buttato via la possibilità di giocarsi il mondiale con cali di concentrazione non consoni ad un pretendente al titolo.

Jorge incolpa quasi esclusivamente il gommista francese e le Michelin che a suo parere lo rendono insicuro sopratutto per quanto riguarda l'anteriore a causa del suo stile di guida.
Roba da allarme rosso per Jorge ma sopratutto per la Ducati la prossima stagione considerando il fatto che le Michelin continueranno ad essere gli pneumatici della prossima stagione e le gare sul bagnato, dove Jorge ha le maggiori difficoltà,saranno sempre dietro l'angolo.

Passando ad un altro argomento la casa che sta impressionando maggiormente è la Suzuki che in due stagioni ha fatto passi da gigante sopratutto per quanto riguarda il motore, dove storicamente è stata sempre carente in velocità di punta rispetto alla concorrenza. Ora invece ha una velocità simile a quella della Honda e della Yamaha ed ha la miglior ciclistica di tutti, cosa che rende la GSX-RR una moto facilissima da guidare sopratutto nell'entrata in curva.

Ormai si vive dei temi della prossima stagione che sono tanti e molto importanti sopratutto per il valzer di piloti che cambieranno casacca e saranno motivo di discussioni a Valencia dove proveranno le nuove moto il martedì ed il mercoledì dopo l'ultima gara della stagione.

I cambiamenti saranno tanti e sopratutto molto importanti perché ogni casa ufficiale, eccetto Honda, cambierà almeno un pilota.
La Ducati schiererà Lorenzo con Dovizioso, la Yamaha Valentino rossi e Maverick Vinales, la Suzuki Iannone e Rins, l'Aprilia Aleix Espargaro e il giovane Sam Lowes mentre la new entry KTM avrà Paul Espargaro e Bradley Smith.

Insomma le carte in tavola saranno rimescolate parecchio e vedremo chi avrà fatto la scelta giusta.
Voglio spendere ancora due parole sul gran premio di Phillip Island facendo mie le lamentele di Valentino Rossi che fortemente contesta la data di questa gara in calendario in ottobre dove il clima non è adatto ad una corsa motociclistica.

In questo periodo le temperature sono attorno ai dieci gradi e piove continuamente, cosa che mette a rischio la sicurezza dei piloti sopratutto per quanto riguarda gli pneumatici che non vanno in temperatura e provocano brutte e pericolose cadute.

Il problema è che l'organizzatore del Gran Premio è lo stesso della Formula uno che ha luogo in febbraio, in piena estate, e non vuole altri appuntamenti mondiali in quel periodo pensando di perdere spettatori.
 Scusa da business che niente a che vedere con la sicurezza dei piloti che deve invece essere sempre la prima regola.

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