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MotoGP, Pit Beirer: "Con Acosta e Fernandez abbiamo rischiato, ora sono sorprese"

"Affidare quelle responsabilità a piloti così giovani è stata una scommessa. Acosta è un diamante grezzo, non deve essere nervoso, ha tutto il tempo"

MotoGP: Pit Beirer: "Con Acosta e Fernandez abbiamo rischiato, ora sono sorprese"

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Per KTM si è appena concluso un weekend da protagonista con due vittorie nelle categorie leggere e un buon quinto posto di Brad Binder in MotoGP. In Moto3 il debuttante Pedro Acosta ha vinto la sua seconda gara di fila mantenendo la testa della classifica mondiale davanti al suo compagno Jaume Masia. Proprio Masia aveva vinto la prima corse dell’anno in Qatar per quello che, ad oggi, è un bottino pieno per la Casa austriaca. Pit Beirer è stato intervistato dai colleghi di Speedweek, sarà soddisfatto?
“Con Pedro Acosta abbiamo di nuovo un talento assoluto allo stato grezzo, è un vero piacere vedere come si sta comportando nel mondiale. Abbiamo fatto un grande sforzo per averlo nel nostro team ed è ovvio che ora anche altri lo stiano corteggiando, abbiamo già visto i primi contatti in Portogallo ma noi faremo ogni sforzo per tenerlo con noi”.

Oltre all’ottima prova in Moto3, il team di Aki Ajo ha vinto anche in Moto2 con l’altro debuttante Raul Fernandez. 
“Non è banale vincere in Moto3 e Moto2 lo stesso giorno, soprattutto se si guarda il modo in cui sono arrivati questi successi. La situazione di Raul è simile a quella di Pedro, pensavamo sarebbe stato un rischio affidare loro delle responsabilità del genere prima del previsto ma ora sono delle sorprese positive. È stato un rischio portare Raúl in Moto2 con Aki Ajo un anno prima del previsto  e con sole due vittorie in Moto3 ma abbiamo deciso di farlo perché era fisicamente troppo grande per la Moto3”. 

Hai spiegato la scorsa settimana che KTM doveva legare psicologicamente talenti come Acosta e Raúl Fernandez al marchio. Ma ora sembrano entrambi in lotta per il campionato del mondo, non serviranno anche degli adeguamenti ai contratti?
“Sì, ovviamente ne fanno parte anche un contratto e un pagamento adeguato. Però quando un pilota come Acosta guida l'intera Rookies Cup sulla KTM, vince il titolo, entra nel Campionato del Mondo Moto3 e vince subito sempre con la KTM e vede che questo team può fare bene anche in Moto2 che motivo ha per andarsene?”. 

Non c’è il timore di “bruciare” troppo presto il loro talento?
“Per quanto riguarda Pedro Acosta, non c'è bisogno di essere nervosi. Lui ha tutte le opzioni possibili e potrà stare in Moto3 con noi per tutto il tempo che vuole e poi passare sempre con noi in Moto2. Su Raul Fernandez, invece, l'anno scorso abbiamo deciso di correre il rischio di fargli cambiare classe molto tardi e questo può anche essere un buon esempio per Acosta: possiamo offrirgli un posto in Moto2 in qualsiasi momento quando sarà pronto”. 

Come detto, KTM è in testa ad entrambi i mondiali delle categorie leggere. In Moto2 Gardner e Fernandez sembrano avere grandi possibilità. Si parla già di un passaggio in MotoGP per loro?
"Binder e Oliveira hanno entrambi dei contratti, ed è troppo presto per parlare di queste cose anche se ovviamente ci penseremo. Vogliamo sicuramente vedere più gare, siamo solo all'inizio della stagione e valuteremo la situazione da metà campionato in poi per prendere una decisione. Abbiamo contratti per la prossima stagione con tutti e quattro i piloti della Moto3 e della Moto2,  quindi abbiamo abbastanza tempo per pensare se portare o meno un giovane pilota in MotoGP”.

Wayne Gardner ha detto che il figlio Remy aveva nel contratto una clausola per un posto in MotoGP nel 2022. Dovrà essere campione del mondo a fine anno? Binder e Oliveira sono saliti anche senza titolo Moto2.
“Non so dove Wayne abbia letto questa clausola. Non l'ho trovato nel nostro contratto. Spetterà a noi scegliere”.

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