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MotoGP, Bastianini: "Ho imparato seguendo Rossi, a Jerez posso stare davanti"

"Mi è servito seguire Valentino. Sto cercando di usare la prima parte di gara come test per osservare gli altri. Sono partito male e la moto si è impennata. All'inizio della gara non riuscivo a tenere la moto 'calma'"

MotoGP: Bastianini:

Scattato dalla 16esima casella della griglia di partenza, Enea Bastianini ha tagliato il traguardo del GP del Portogallo 9°. Assente in pista Jorge Martín, ancora una volta il numero 23 è risultato il miglior debuttante MotoGP, arrivando per la terza volta davanti al suo compagno di team Luca Marini.

La chiave della gara di oggi è stata sicuramente riuscire a rendere la moto un po’ più agile e soprattutto staccare più forte – le prime impressioni di Enea sul GP – Lo facevo davvero piano. Guardando i dati dei piloti ufficiali sono riuscito a capire che facevano delle cose un po’ diverse rispetto a me. In gara ho cercato di correggermi ma non ci sono riuscito da subito, dopo qualche giro. Ho fatto  sicuramente esperienza per la prossima gara. Sono veramente contento di aver fatto questo step in avanti. Ci voleva!”.

Adesso che hai corso su due piste diverse in MotoGP hai le idee più chiare? Quali sono le aspettative per Jerez?
“Sono abbastanza alte, penso che Jerez possa essere una pista in cui ci ritroveremo tutti molto vicini. Sarà difficile fare la differenza però se riuscissi a salvare le gomme come è successo qui e in Qatar credo che sul finale potrei riuscire ad essere competitivo. Non voglio parlare troppo presto perché non siamo ancora lì”.

Il nono posto di oggi è stato il tuo risultato migliore dall’inizio della stagione.
“Sì, quello di oggi è il mio miglior risultato dell’anno, anche se ci sono state alcune cadute. Sono veramente contento perché giro dopo giro mi sentivo sempre meglio in sella. Negli ultimi giri ero davvero veloce, come il gruppo di testa. Ho imparato molto nella prima parte della gara per poter essere veloce nella seconda. A Jerez arriverò convinto del mio potenziale, sapendo che posso stare davanti”.

Dove devi migliorare ancora? Magari nelle qualifiche?
“Sì, devo ancora migliorare sia sulla moto che me stesso con l’allenamento. È importante essere costanti e questo fine settimana sono stato lento nelle FP1, ma nelle seconde e terze prove sono andato sempre meglio”.

Sembri più tranquillo, perché sei alla terza gara? O è un’impressione e in realtà l’emozione è sempre la stessa?
“Sicuramente sono un po’ più tranquillo. L’agitazione della prima gara era un po’ diversa. Adesso bene o male so cosa aspettarmi da una gara in MotoGP. Non è semplice, quando sei dietro cambiano tutti i riferimenti. Ci vorrà un altro po’ di apprendistato per essere veloce anche all’inizio”.

Hai una progressione continua, è il tuo punto forte in questo momento?
“In questo momento sì. Sto cercando di usare la prima parte di gara come test guardando gli altri, per vedere cosa fanno di diverso da me. Hanno più esperienza e oggi mi è servito vedere Valentino e Nakagami per essere più veloce alla fine. Una volta che è calata la gomma sono riuscito ad andare più veloce e questo mi ha creato meno problemi. All’inizio faticavo a tenere la moto calma”.

Cosa è successo al momento della partenza?
Non sono riuscito a partire come avrei voluto. Mi si è impennata un po’ la moto, un casino. Bisogna che impari per poter applicare una strategia diversa”.

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