Tu sei qui

MotoGP, Albesiano: “sull’Aprilia è salito il pilota Dovizioso, non un collaudatore”

ESCLUSIVA - "E' stata una esperienza interessante, normalmente un pilota ti dice cosa va o non va, con Andrea si capisce che tutti i suoi anni di esperienza gli hanno fatto capire come funziona la moto"

MotoGP: Albesiano: “sull’Aprilia è salito il pilota Dovizioso, non un collaudatore”

Share


Sono stati solo 3 giorni di test, ma l’attesa per vedere Dovizioso per la prima volta sull’Aprilia è stata grande, come la speranza che le loro strade si incrocino ancora in futuro. Per il momento sono in programma altri due giorni di prove al Mugello a maggio, ma l’appetito vien mangiando e sia Andrea che la Casa di Noale hanno fame.

L’appuntamento di Jerez è stata anche la prima volta per Romano Albesiano, il direttore tecnico di Aprilia, per lavorare insieme ad Andrea. Avrà sentito anche lui l’emozione della vigilia?

Gli ingeneri sono sempre degli animali strani - risponde Albesiano con una risata - Sicuramente era un test molto atteso, c’era grande interesse per un pilota di questa esperienza e con una fama di essere molto analitico, che è stata confermata. È stato un piacere dal punto di vista tecnico lavorare con lui”.

Eri preoccupato che potesse bocciare la RS-GP?
Venivamo da un inizio stagione positivo, quindi mi sarei sorpreso per una bocciatura totale. E così non è stato.

Come è stato lavorare per 3 giorni con Dovizioso?
Molto piacevole, è un appassionato di moto e del lavoro fatto con metodo. Naturalmente, fare questo tipo di test sganciato dalla pressione agonistica ti lascia ancora più libertà di godertelo. È valso per noi e spero anche per lui. È stato bello, tutto molto positivo”.

"Dovizioso ha una visione generale del funzionamento di una moto"

C’è qualcosa che ti ha sorpreso in quello che ti ha detto?
Sì, ad esempio certi commenti sul cambio che non mi aspettavo, stiamo parlando di dettagli tecnici. Quello che è mi piaciuto tanto è la sua visione: normalmente un pilota ti dice se una certa cosa va meglio o peggio, come si comporta, mentre con Andrea si capisce che tutti i suoi anni di esperienza lo hanno portato a capire come funziona la moto. È stato molto interessante”.

Questi 3 giorni di test quanto sono stati importanti?
Andrea è stato molto scrupoloso a cercare una perfetta posizione in sella. Andando a vedere le sue foto su altre moto, si nota che ha una posizione un po’ diversa dalla nostra impostazione. Abbiamo quindi fatto un lavoro nottetempo, alla vecchia maniera adattando i vari pezzi. I meccanici hanno fatto dei miracoli di artigianato italiano, un po’ di taglia e cuci (ride). Alla fine siamo arrivati vicino a una posizione di sella che va nella decisione giusta, ma c’è ancora un po’ di lavoro da fare”.

"Stiamo lavorando perché al Mugello Dovizioso si senta più a suo agio sull'Aprilia"

Al Mugello ci sarà una RS-GP più a misura di Dovizioso?
Già per Jerez avevamo fatto tanti pezzi per lui, ma evidentemente ancora non basta. Sicuramente stiamo lavorando, perché se il pilota non è a suo agio in sella non può dare il massimo, deve avere una posizione naturale e non costretta. Al di là di questo, che è un processo lungo ma tutto sommato facile, tutto il resto è stato molto positivo come il suo giudizio sulle componenti base della moto”.

Fare tutto questo lavori per soli due test sarebbe un peccato…
La quantità è importante, ma la qualità lo è di più. Non so cosa succederà, credo che nessuno lo sappia: è un percorso a tappe e vedremo dove ci porterà. In ogni caso è molto utile per noi e piacevole”.

Serviva anche per il morale di tutti avere una promozione da parte di un pilota di esperienza ed esterno al progetto?
Più che per il morale, è interessante avere informazioni su come funzionano altre moto, altrimenti prendi la tua strada che può essere giusta o sbagliata. Aleix è con noi da tempo, non ha più quindi riferimenti diversi e Lorenzo non li ha mai avuti, quindi avere un pilota del valore di Dovizioso che ti fa capire dove sei è importante”.

"L'Aprilia è diversa dalla Ducati, con le indicazioni di Dovizioso potremmo ampliare il suo range di utilizzo"

È vero che Dovizioso ha detto che l’Aprilia è una moto facile?
Posso confermarlo”.

Quindi, nonostante le origini italiane, la RS-GP è più simile alle moto giapponesi come Yamaha e Suzuki che non alla Ducati?
Per certi versi è così e Andrea se ne è accorto. Oggi la nostra moto è impostata per andare forte in un certo modo che è abbastanza diverso da quello della moto che guidava prima. È questa la parte interessante: ci sono tanti modi per fare andare forte una moto e sono legati allo stile di guida della pilota, quindi è lui che detta la linea. Le regolazioni possono essere tanto diverse e, probabilmente, seguendo le indicazioni di Dovizioso potremo pensare di ampliare il range di utilizzo della nostra moto”.

"A Jerez ho trovato un pilota che vuole conoscere una nuova moto, non un tester"

Nei test di Jerez hai trovato nel box un pilota o un collaudatore?
Secondo me Andrea aveva un’attitudine principalmente da pilota che vuole conoscere una moto nuova, non so se questo lo faccia diventare un collaudatore. È un po’ presto per dirlo”.

Quanto servirebbe ad Aprilia un tester in questo momento?
Sarebbe ideale potere definire Dovizioso il nostro collaudatore, possiamo dire che lo è stato per un test, anche se era più incentrato a metterlo a suo agio in sella piuttosto che a provare cose nuove. Se questa cosa dovesse continuare, sarebbe sicuramente un valore aggiunto straoridinario”.

Al Mugello proverà qualcosa di nuovo?
Qualcosina in più sì”.

"Un team satellite? Utile per accelerare lo sviluppo"

Qual è il vostro programma di sviluppo per quest’anno?
C’è tantissima roba. Chiaramente non possiamo fare nulla sull’aerodinamica, se non in aree piccole ma che sono essere importanti. Stiamo cercando di mettere in questo momento il maggiore sforzo sul motore, negli ultimi due anni abbiamo fatto altrettanti cambiamenti abbastanza pesanti e c’era bisogno di tempo per assestare il tutto. Abbiamo aumentato parecchio la nostra potenza di fuoco per accelerare la velocità di sviluppo, dovremo essere bravi a metterla in campo perché a volte ci sono cose che rimangono lì perché non c’è il tempo di completare il ciclo di prove. Non posso dire su cosa stiamo lavorando, ma lo stiamo facendo su tante aree, sopratutto sul motore”.

È il momento giusto per avere un team satellite dal punto di vista tecnico?

Potrebbe, anche perché, avendo maggiore capacita di avere nuove idee, avere la possibilità di sperimentarle farebbe ulteriormente velocizzare il nostro processo di crescita. Dopodiché, quando vai in una pista avere 4 piloti e le rispettive informazioni… è semplicemente il doppio rispetto a ora (ride)”.

"Stiamo lavorando sulle prestazioni del motore, ma ci saranno tante novità"

Quanto sei soddisfatto di questo inizio di stagione?
Nell’ultima gara in Qatar forse ci saremmo meritati qualcosa in più in termini di posizione finale, ma a parte questo il livello di competitività che abbiamo avuto fino ad adesso è stato veramente buono. Ora dobbiamo essere bravi a mantenerlo, anche in condizioni climatiche difficili. Sono molto soddisfatti perché lo è il pilota per primo, credo che abbiamo preso una direzione positiva. Questo è un campionato assurdo, in cui se sbagli una stupidaggine ti ritrovi 18°, è folle, sono tutti fortissimi, anche i debuttanti, ma abbiamo le nostre carte da giocare e lo abbiamo dimostrato”.

In cosa è migliorata maggiormente la RS-GP nel 2021 e cosa ancora manca?

È migliorata l’erogazione del motore, la moto è più stabile e più efficace in frenata, abbiamo fatto un altro passo in avanti sull’elettronica. Dove manca ancora qualcosa rispetto a un altro V4 (ride) è nella prestazione pura. Abbiamo fatto due grossi cambiamenti sul motore e adesso possiamo dedicarci allo sviluppo prestazionale, penso che già nel corso di questa stagione qualcosa recupereremo”.

Articoli che potrebbero interessarti