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MotoGP, Rossi: "gli ufficiali Yamaha veloci e noi no? lavoriamo con ciò che abbiamo"

"Non so perché Vinales e Quartararo, siano andati così bene e noi no: non lo saprei spiegare. Dobbiamo solo lavorare con quello che abbiamo. Contento del passato da ombrellina di Francesca: altrimenti non la avrei conosciuta"

MotoGP: Rossi: "gli ufficiali Yamaha veloci e noi no? lavoriamo con ciò che abbiamo"

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Dodicesimo in Gara 1 in Qatar, fuori dai punti nella bella la settimana dopo. Non si può dire che Valentino Rossi abbia brillato al suo esordio da ‘privato’ nel team satellite Petronas, ma troppe volte il pesarese è stato dato per spacciato, per poi tornare in lizza per le posizioni che contano, per commettere lo stesso errore di giudicarlo ora dandolo per finito.

C’è piuttosto da domandarsi se c’è una relazione fra le sue, scarse, prestazioni e quelle del compagno di squadra, Franco Morbidelli, anche lui sorpresa in negativo.

"Siamo stati entrambi sottotono, è vero, ma non so cosa sia successo a Franco - è il riscontro di Valentino sull’argomento - siamo andati peggio di quando ci aspettassimo, ma le due Yamaha ufficiali hanno fatto belle gare. Il team Petronas indietro? E’ difficile dire cosa sia successo: ogni team lavora nel suo modo e sceglie la sua via. Quello che so è che la mia moto è molto simile a quella ufficiale ed è una 2021, mentre quella di Morbidelli è più simile alla 2019. Il perché gli ufficiali, Vinales e Quartararo, siano andati così bene e noi abbiamo fatto fatica non lo saprei spiegare. Dobbiamo solo lavorare con quello che abbiamo”.

Le aspettative, però, erano molto diverse all’esordio.
“Mi aspettavo di essere più forte, sicuramente. Ma non so cosa hanno Quartaro e Vinales. Noi dobbiamo lavorare sull’assetto e su come guidare la moto. Ogni pista è diversa e Portimao è molto diversa dal Qatar. Dobbiamo iniziare bene, serque questa è una pista fantastica, ma molto difficile per trovare il ritmo. E’ molto Up and down, con tante variazioni altimetriche, ma molto interessante. Non siamo stati veloci come ci aspettavamo, in Qatar, quindi dobbiamo lavorare per essere più veloci e forti.”

Quanto lo stile di guida ‘moderno’ può influenzare le prestazioni oggigiorno?
“Non penso che sia un elemento fondamentale. Quello che abbiamo visto nei dati è che ogni pilota ha il suo stile, tutti simili ma tutti diversi. Abbiamo provato a lavorare sulla moto, ma anche sullo stile di guida e tutti gli ingegneri ci danno informazioni su come frenare e accelerare”.

Chi vedi favorito e che ne pensi del ritorno di Marquez?
“Nel 2020 Oliveira è stato l’uomo da battere, ha fatto la pole e dominato il Gran Premio con il giro più veloce. È il favorito, ma anche franco e Miller andarono forte . Per Marquez tutti abbiamo grandi aspettative, il suo livello e la confidenza con la moto sono da vedere, ma a me sembra molto in forma”.

E’ un po’ fuori tema, ma Francesca, la tua ragazza, ha concesso una intervista a Vanity Fair nella quale ha affermato che c’è molto maschilismo nel paddock.
“Mi è piaciuta l’intervista, Franci ha parlato francamente ed ha provato a spiegare direttamente che, non solo nel paddock, ma anche in altri ambienti ci sono questi tipi di comportamenti. Però, specie in questo momento tutti provano a spingere molto su questi argomenti…ma quando fai questo lavoro, ma anche alto, sei una modella, una ragazza immagine al motorshow, nel mondo della modo, alle fiere, devi essere furba e intelligente.Ci sono molti ragazzi che ti girano sempre attorno, e devi essere forte ed in gamba per controllare la situazione. Comunque io personalmente sono contento che Francesca ai tempi fosse una ombrellino nel paddock, perché altrimenti non la avrei incontrata…”.

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