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SBK, Isaac Vinales: “Maverick sapeva i limiti della Ducati, l’ha battuta con intelligenza”

“Sapevo potesse vincere in Qatar, mi aspettavo qualcosa di più da Quartararo. È il mio primo anno in SBK, ho lasciato la Moto2 perché se non hai la moto giusta non ha senso”

SBK: Isaac Vinales: “Maverick sapeva i limiti della Ducati, l’ha battuta con intelligenza”

La Spagna aumenta il proprio peso in Superbike. Già, perché oltre a Tito Rabat, al via della nuova stagione ci sarà pure Isaac Vinales. Il team Orelac ha infatti deciso di puntare forte sulle qualità  del giovane classe 1993, a cui è stata affidata la Kawasaki ZX-10 RR di ultima evoluzione.

Toccherà quindi a lui raccogliere il testimone lasciato da Maximilian Scheib, che in questo 2021 sarà al via del CEV con la BMW.

“Non vedo l’ora di tornare in pista – ha commentato Isaac – sono infatti curioso di vedere quello che sarà il mio potenziale qua a Barcellona, ma soprattutto conoscere la nuova moto. Avrò infatti la Kawasaki di ultima evoluzione e sono molto entusiasta per questa novità. Ovviamente avrò tanto da imparare in questo 2021, è il mio anno da rookie e dovrò apprendere il tutto velocemente”.

Isaac è quindi consapevole che non sarà un compito semplice.
“Avrò molto da imparare, ma voglio mettermi in gioco con Orelac. Non ho infatti paura di sbagliare, so che mi aspetta un anno tosto, ma ho grandi motivazioni e fiducia dentro di me. Fin ad oggi ho infatti svolto alcuni giorni di test, approcciando alla moto e le sensazioni erano buone. La priorità è quella di avere fiducia, poi si guarda al cronometro”.

In passato Isaac ha corso in Moto2, ma alla fine ha preferito le derivate.
“Questo è un paddock molto più famigliare e aperto. Mi sarebbe piaciuto rimanere in Moto2, ma in quella categoria ci sono solo 6-7 moto competitive, di conseguenza se non hai la moto giusta è inutile correre, non ha senso. In SuperSport ho iniziato un nuovo percorso e adesso sono qua in SBK”.

Peccato che suo cugino Maverick non possa seguirlo da vicino.
“Avere Maverick al fianco è una fortuna, perché mi dà molti consigli. Quest’anno mi ha detto innanzitutto di rimanere calmo e compiere un passo alla volta, senza avere la frenesia di arrivare subito al risultato. Purtroppo non siamo nello stesso paddock, ma a me va bene così. Io devo seguire il mio percorso e crescere puntando sulle proprie forze”.

A proposito di Maverick, suo cugino Isaac non si è perso la gara di domenica.
“È stato bravissimo, ha  giocato di intelligenza e vinto la gara. Io me l’aspettavo potesse ottenere la vittoria, dato che era consapevole dei limiti della Ducati nel momento in cui calano le gomme e le loro difficoltà in curva”.

Chissà  mai che nel weekend possa centrare il bis.
“Lo spero, Maverick ha talento e si è visto, ma soprattutto è in un grande momento di forma. Mi piacerebbe vedere anche Quartararo con i migliori, mi aspettavo qualcosa di più da lui domenica scorsa, ma alla fine queste sono le gare”.       


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