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MotoGP, Bagnaia: "Bello dare la scia a Valentino Rossi, ma non era pianificato"

"Anche se mi era dietro ho deciso di spingere, perché quando devo dare il 100% preferisco non avere nessuno davanti e fare le mie linee. Comunque la strategia ha funzionato per entrambi, magari la rifaremo"

MotoGP: Bagnaia:

Pecco Bagnaia ha dimostrato di essere un pilota di parola. Ieri aveva detto che in qualifica sarebbe stato possibile scendere fino al 1’52”, aveva ragione ma è stato l’unico a riuscirci. Per la precisione, ha fermato il cronometro sul tempo di 1’52”772, cioè 4 decimi più veloce del precedente record di Marquez.

Un giro perfetto, il primo passo sulla strada appena iniziata dal piemontese nel team ufficiale Ducati.
“È vero, avevo detto che era possibile, ma quando ho visto quel tempo sono rimasto quasi incredulo - ammette - È incredibile, non me lo aspettavo ed è il migliore modo possibile per iniziare questo nuovo capitolo”.

Hai anche tirato Valentino.
“Non era pianificato, semplicemente ci siam trovati insieme. Anche se mi era dietro ho deciso di spingere, perché quando devo dare il 100% preferisco non avere nessuno davanti e fare le mie linee. Comunque la strategia ha funzionato per entrambi, magari la rifaremo (ride)”.



Dopo la pole position cosa ti aspetti per la gara?
“Sarà di gruppo e molto equilibrata contro le Yamaha. Lo sono forti nei due settori centrarli della pista e noi nell’ultimo, grazie alla nostra velocità. Quindi mi aspetto una lotta molto bilanciata”.

Quanto sarà grande quel gruppo?
“Io spero sia piccolo, in verità (ride). Però, se guardiamo i tempi, Ducati, Yamaha e Suzuki hanno un passo simile. Nelle FP4  ho avuto un po’ di problemi, ma ho usato una gomma di ieri e ho sofferto il caldo. Comunque credo che il ritmo in gara sarà più alto”.

Pensi alle gomme?
“Bisognerà essere intelligenti, servirà trattenersi all’inizio per non bruciare le gomme. La cosa più difficile sarà essere costanti per poi riuscire a fare la differenza negli ultimi giri”.

Quindi non pensi di scappare?
“Se volessi farlo potrei, ma poi finirei 15° o 16°”.

Il vento potrà essere un rivale in più?
“Potrà essere un problema, dicono che sarà forte come nell’ultimo giorno di test e allora sarebbe difficile guidare. Sappiamo che la nostra moto soffre particolarmente il vento, ma vale per tutti, con l’eccezione della Honda”.

Zarco ha superato i 362 Km/h, certe velocità stanno diventando pericolose?
“Se ha raggiunto questa velocità qua, non so cosa accadrà al Mugello, alla staccata della San Donato. Infatti Johann è andato lungo perché non aveva il riferimento per la frenata. Però non penso che sia pericoloso, guidiamo moto futuristiche con i migliori componenti”.

Miller: "Credo di avere ancora qualcosa nel serbatoio, sono affamato"

Forse Jack Miller si aspettava di più dalla prima qualifica dell’anno, ma a caldo, nel backstage non l’ha dato a vedere.

“Le aspettative erano solo per voi ragazzi, il quinto tempo va relativamente bene per me, anche perché la Ducati è un razzo in partenza e alla prima curva sarò almeno secondo - ha spiegato Jack Miller, che ha aggiunto - Sono abbastanza soddisfatto. Sono andato sotto al record della pista. Non sono solo riuscito a mettere tutti i settori assieme nel secondo lancio, ma la gara è domani. Sicuramente volevo di più, non prendete male le mie parole, ma non sono insoddisfatto. Credo di avere ancora qualcosa nel serbatoio, dentro di me e si può dire che ora sono ancora più affamato”.

La Ducati è velocissima, ma la Yamaha è agilissima. Il confronto sarà entusiasmante.
“Non ho idea di come andremmo le Yamaha, la realtà è che sono sempre state fantastiche sul il ritmo e con il tempo sul giro. Vedremo come andrà la gara. Non so quanto hanno migliorato rispetto all’anno passato. Qualcosa potrebbe cambiare anche perché sembra che ci sarà vento domani, e la sabbia sull’asfalto creerà un maggiore consumo delle gomme. Dovremmo fare una gara di gestione, come a Phillip Island”.

Due cadute non sono certo un buon viatico per questo inizio di mondiale per l’australiano, e Miller non si è nascosto.
“Non so veramente cosa sia accaduto, forse la temperatura, non stavo spingendo forte e avevo una media dietro con forse 10 o 12 giri, ho preso il gas in mano e ho perso l’anteriore. Certo, cose di questo tipo sono sempre in un angolo della tua mente, dopo, ovviamente un po’ lo senti. Specialmente nel secondo tentativo in qualifica, quando ho avuto un paio di momenti ed ho tenuto la moto, ce l’hai sempre un po’ nella mente. Però c’è molta differenza fra il primo pomeriggio, con il caldo e la sera. Anche l’assetto è completamente sbagliato per quelle condizioni così diverse”.

La gara è domani, e sembra proprio che sarà un affare fra Ducati e Yamaha.
“Le Yamaha sono migliori della Ducati nel cambio di direzione fra la curva 11 e la curva 12, e quello sarà un punto cruciale in gara, anche per via del consumo delle gomme, ma credo che la situazione sia sotto controllo - ha minimizzato Jack, che ha concluso - nella FP4 abbiamo lavorato sull’assetto per la gara, cercando maggiore stabilità”.

 

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