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MotoGP, Melandri: “I dottori vivono col terrore di rimandare Marquez in pista"

“Se si fosse corso al Sachsenring, però forse Marquez ci sarebbe stato: Losail ha tante curve a destra e il suo braccio ne avrebbe risentito. Lui è andato a girare a Portimao e questo conferma la sua forza. Il Mondiale? Non credo potrà giocarselo"  

MotoGP: Melandri: “I dottori vivono col terrore di rimandare Marquez in pista"

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L’appuntamento è per domenica, alle ore 19, quando a Losail ci sarà il semaforo verde sulla stagione 2021 della MotoGP. Il GP inaugurale verrà trasmesso in streaming su DAZN, che come ben sappiamo ha acquisito i diritti del Motomondiale lo scorso anno.

A commentare le gesta dei piloti, insieme a Niccolò Pavesi, ci sarà Marco Melandri, che ha voluto esprimere un suo personale parere in merito a cosa ci aspetta: “Penso che le prime due gare in Qatar saranno particolari – ha dichiarato l’ex pilota – saranno infatti due GP da prendere con le pinze, dato che maschereranno i veri valori in campo, i quali emergeranno solo una volta che si andrà in Europa”.

Melandri non si sottrae a un eventuale pronostico: “La Ducati qua parte favorita, però occhio alle Suzuki, nei test sono rimaste nascoste – ha commentato – sono convinto che nella seconda parte di gara usciranno allo scoperto e mostreranno il loro potenziale e daranno del filo da torcere agli avversari. Quartararo? Da lui mi aspetto una gara all’attacco qua a Losail, lui ne è consapevole e da Fabio mi aspetto un GP del genere”.

Infine non manca una battuta sull’assenza di Marquez: “Spiace molto non vedere uno come Marc in pista – ha osservato Melandri – pensavo ci fosse dopo i test di Barcellona e Portimao. Invece, si vede che i dottori non hanno voluto rischiare a mandarlo subito in pista. Adesso la si vive col terrore la scelta di mandarlo in pista e nessuno vuole prendersi un rischio simile per poi pagarlo come accaduto la scorsa estate. Tutti vogliono infatti rimanere abbottonati”.

Sulla questione il ravennate ha poi aggiunto: “Sui social ho visto alcuni video in sella alla Honda e mi è sembrato molto a suo agio e veloce – ha analizzato – sono dell’idea che se il primo GP si fosse disputato al Sachsenring  magari ci sarebbe stato. Dico così perché Losail è una pista con molte curve a destra che mettono il suo braccio a dura prova, soprattutto in frenata. Il layout del Sachsenring, invece, viste le numerose curve a sinistra, lo avrebbe meno impegnato sotto quel punto di vista. Di sicuro Marc si sta allenando duramente e la conferma deriva dal fatto che sia andato a girare a Portimao, una delle piste più toste di tutto il campionato, dove la moto tende molto a sbacchettare e non è facile controllarla”.

Infine un augurio: “Spero rientri presto, perché sono convinto che questi mesi siano stati davvero difficili per lui e non li augurerebbe nemmeno al suo peggior nemico. Il Mondiale? Non credo che dopo un infortunio del genere torni con l’obiettivo di pensare al titolo. Le sue priorità saranno altre”   

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