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Moto2, Vietti: "Fra Bagnaia e Morbidelli quest'anno non so per chi tifare"

"Pecco è piemonetese come me, ma sono amico di entrambi. Di Franco mi piace la filosofia ma in una bagarre tra lui e Bagnaia non saprei chi tifare. Quest'anno osserverò molto Bezzecchi, lui va forte e so che quello che fa è giusto"

Moto2: Vietti: "Fra Bagnaia e Morbidelli quest'anno non so per chi tifare"

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Anno di rinnovamento per la Moto2 che in questa stagione accoglierà molti rookie in griglia di partenza. I debuttanti hanno già assaporato la potenza dei motori Triumph nella prima giornata dei test in Qatar anche se, proprio dai motori Triumph sono stati “limitati” nel numero di chilometri per questi test e per le prime due gare di Losail. Chi potrebbe uscire particolarmente sfavorito da questa condizione è Celestino Vietti, debuttante, che come tanti suoi colleghi in arrivo dalla Moto3 avrebbe bisogno di macinare chilometri per adattarsi alla nuova categoria. 

“Si, abbiamo un solo motore e quindi dobbiamo fare meno chilometri in questi test – ci ha detto Celestino direttamente dalla sua camera d’albergo mentre andava in scena la prima sessione di giornata per la Moto2– Infatti abbiamo scelto di non prendere parte ai test mattutini, anche perché non è un orario nel quale scenderemo in pista durante il weekend di gara. Forse per i debuttanti è un po’ penalizzante, ma è così per tutti”. 

Celestino, in realtà, la Moto2 l’aveva già provata nel corso di vari test dall’inizio dell’anno ad oggi. Quali sono le prime sensazioni su una moto del genere?
“Di certo è una moto molto diversa rispetto alla Moto3. Ci sono molti accorgimenti in più nella guida e anche a livello di frenata cambia abbastanza perché non bisogna essere troppo aggressivi.  Un altro aspetto importante è l’uscita di curva che va preparata bene perché ci sono molti cavalli a disposizione, se si sbaglia un’uscita si sbagliano tutte le curve successive. Mi sto abituando, si fanno delle gran pieghe, cosa che io non avevo mai fatto”. 

Come detto in precedenza quest’anno in molti avete fatto il primo “salto di categoria” del motomondiale. Hai avuto modo di osservare qualche debuttante da vicino? Hai qualche idea sull’avversario principale per la lotta a Rookie of the Year?
“Ho seguito Arbolino e Fernandez, anche nei test precedenti, e devo dire che anche loro vanno molto forte. Fernandez l’ho visto molto carico anche a Portimao, penso si sia trovato bene fin da subito con la moto e sembra essere il debuttante più veloce. Questi però sono solo test, in gara è tutta un’altra cosa e potrebbe venir fuori qualcun altro. Io spero di poter andare forte”. 

"Il finale del 2020 è da dimenticare"

Torniamo per un attimo indietro di qualche mese, alla stagione 2020. Come giudichi il tuo finale di stagione dopo un inizio d’anno vissuto da protagonista?
“L’espressione giusta è: da dimenticare. Ho sbagliato molte cose sia a livello di cadute che a livello di scelte, come la gomma a Valencia. Da metà stagione in poi credevo nel titolo, ci speravo ma gli errori si pagano”.

Il passaggio in Moto2 è comunque arrivato, sempre con lo Sky Racing Team VR46. Quanto è importante rimanere con loro?
“Davvero molto, grazie a loro sto facendo questo percorso e rimanere nella stessa famiglia è importante anche dal punto di vista umano. In questo team mi hanno insegnato tante cose, come la costanza in ogni momento e la calma. Io ero uno che si agitava molto quando le cose non andavano bene, loro mi hanno aiutato a gestire tutto questo”. 

"Gardner, Bezzecchi, Lowes e Roberts sono i favoriti per il mondiale"

Ora però c’è una stagione da affrontare in Moto2, il tuo compagno di squadra Marco Bezzecchi, anche in virtù di quanto fatto vedere lo scorso anno in pista è uno dei favoriti. È un vantaggio per te avere un pilota così forte dall’altra parte del box?
“Si, è sicuramente una fortuna perché so che quello che fa lui è giusto. Marco nel 2020 ha dimostrato di poter essere veloce ed è in formissima. Io cerco di guardare quello che fa, imparare sempre da lui, è fondamentale per la mia crescita”. 

Hai degli obiettivi chiari e concreti per le prime due gare della stagione? Chi saranno i favoriti per il titolo mondiale?
“Difficile dirlo, forse alla fine di questi test ne saprò di più ma direi che per un debuttante come me anche andare a punti andrebbe bene. Guardando la classifica dei test è chiaro l’equilibrio di questa categoria, io spero di fare meglio di quello che penso. Per il titolo direi che è una corsa a quattro con Gardner, Bezzecchi, Lowes e Roberts”. 

Ultima domanda è una provocazione sulla MotoGP. Quest’anno ci saranno molti italiani al via, ma in una bagarre finale tra Bagnaia e Morbidelli, tu per chi tiferesti?
“È molto difficile dirlo perché sono tutti e due degli amici. Pecco è piemontese come me, quando lo vedevo al mondiale speravo di arrivarci anche io per poter dire di essere due piemontesi nel campionato. Morbidelli è uno dei miei punti di riferimento, mi piace come lavora e la sua filosofia. In sostanza non saprei proprio”. 

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