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MotoGP, Vinales: "Mi vaccinerò, farò il richiamo fra i due GP, è una grande opportunità"

"Abbiamo lavorato molto e bene, anche la maneggevolezza con il serbatoio pieno è buona. Non ho avuto il tempo di parlare con Crutchlow ma sta lavorando bene e ci aiuta molto"

MotoGP: Vinales:

Maverick Vinales non è famoso per rilasciare dichiarazioni ad effetto. Solitamente è piuttosto monocorde, sia le cose siano andate bene, che l’opposto. Rimasto fermo ai box a causa della tempesta di sabbia che ha reso impraticabile la pista di Losail, comunque, è stato capace di dare indicazioni piuttosto precise sullo stato dell’arte dei lavori della Yamaha.

“Abbiamo lavorato molto e bene - il suo giudizio secco - abbiamo capito dove siamo - La direzione è giusta e anche la maneggevolezza della moto con il serbatoio pieno è buona. Non so come andremo nel resto della stagione, dobbiamo aspettare la prima gara per comprendere bene la nostra posizione. Però ieri ho girato con il nuovo telaio e sono stato a mio agio fin dal primo giro, il che è un buon segno. Dopo i test le mie impressioni sono state positive, pensiamo di essere veloci, soprattutto all’inizio della gara”.

Quattro giorni di test hanno risposto a molte domande, ma non a tutte ovviamente.

“Non ho provato la nuova gomma posteriore - sottolinea Maverick - non ne ho avuto il tempo, ma al momento la situazione è buona anche se in gara tutto può cambiare, ma i risultati ci hanno motivato molto. Mi sento pronto: abbiamo abbastanza ritmo e velocità. Ora dobbiamo raggiungere i nostri obiettivi. Durante i test c’era moltissimo grip. In gara sarà molto diverso, ma la Yamaha è migliorata ed io mi sento calmo, tranquillo”.

Problemi zero?

“Dobbiamo partire più velocemente per competere con i nostri avversari. Non ho parlato con Crutchlow, non ne ho avuto il tempo, ma sta facendo un buon lavoro perché ci toglie molta pressione durante i test in modo che noi si possa concentrarsi su altro”.

Se la Yamaha M1 2021 va bene, quella non ufficialissima utilizzata da Franco Morbidelli, almeno a giudicare dai tempi, non è certo da meno.

“La principale differenza fra le nostre M1 e la sua è nel motore - rivela Vinales - la moto di Franky gira meglio in curva, ma non ricordo bene perché è da molto che non la provo. Noi, comunque, dobbiamo essere in grado di spingere fin dalla prima curva”.

La difficoltà nei sorpassi affiora fra le parole di Maverick.

“Non ho potuto verificare a che livello siamo, lo si può fare solo in gara perché quando ho incontrato qualcuno magari non stava spingendo oppure aveva una gomma usata. E’ il nostro punto debole, lo sappiamo”.

Con molto grip, comunque, la Yamaha perde meno sul rettilineo perché sfruttando la sua velocità in curva può aprire il gas prima. La nostra impressione, dunque, è che questi test non abbiamo realmente offerto una dimostrazione dei reali valori in campo. Comunque per tutti ed anche per Vinales ora le preoccupazioni sono altre, il Covid, per esempio, e sfruttare la grande occasione offerta dal Qatar di potersi vaccinare.

“Non sono preoccupato di eventuali effetti collaterali - afferma - non ho paura delle conseguenze e non voglio essere uno di quelli che lo prende quando è a casa, per cui farò la prima dose prima di rientrare, e poi la seconda fra i due Gran Premi. E’ una grande opportunità. Da lunedì a venerdì c’è abbastanza tempo per riprendersi qualora si avesse qualche effetto collaterale”.


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