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MotoGP, Pol Espargarò: "Non parlo con Marquez dalla presentazione, mi aiuta Puig"

"Alberto è diretto ed è quello che ci vuole in questo momento. I miei tempi iniziano ad essere accettabili, avrei firmato per essere a 7 decimi dal migliore al secondo giorno"

MotoGP: Pol Espargarò:

Primi giorni di apprendistato con la Honda conclusi per Pol Espargarò che ha chiuso la seconda giornata di test in Qatar al 12° posto della classifica. Quali sono le conclusioni dopo 130 giri in sella alla RC213V?
“Devo ancora capire il limite della moto ma ed è stato un bene non cadere in questi giorni – ha detto Pol – La Honda è una di quelle moto che ti regala qualcosa quando spingi al massimo, è molto fisica e per questo bisogna impegnarsi molto ed essere al 100% della condizione. Mi piace molto questa filosofia e per ora mi sto limitando a capire tutto, ci sono molti aspetti da tenere in considerazione, come i bottoni sul manubrio, il modo in cui si cambiano le mappe del motore, l’inserimento del limitatore di velocità ai box e molto altro ancora”. 

Come giudichi la tua posizione in classifica?
“In un test non è importante la posizione in classifica, ci sono stati piloti che hanno messo una gomma nuova e altri invece no, magari qualcuno è caduto e ha preferito non spingere più, insomma, non siamo qui per i tempi. Detto questo, essere a 7 decimi è un ottimo risultato, avrei firmato per questo qualche giorno fa. Oltretutto Bradl sta girando forte e ci da molte informazioni che mi aiuteranno a migliorare”. 

Come valuti il tuo miglioramento da ieri ad oggi? Ieri il distacco dal primo era maggiore di un secondo, oggi di 7 decimi. 
“Si, sono migliorato molto e molto più rispetto agli altri. I miei tempi iniziano ad essere accettabili ed è positivo perché significa che non stiamo buttando via il lavoro nel box. Sul ritmo penso di essere vicino ai migliori ma, come detto sono solo dei test”. 

Hai avuto modo di parlare con Marquez? 
“No, non ci siamo sentiti, in realtà non ci parliamo da dopo la presentazione della moto. Credo che lui stia seguendo il tutto e discutendo con i suoi ingegneri. Io per ora parlo con Puig, mi piace lavorare con lui è una persona diretta e la chiarezza è una cosa di cui ho bisogno, soprattutto perché ci sono pochi giorni di test”. 

Tra poco sarete di nuovo su questa pista per la seconda ed ultima fase di test prima di due weekend di gara. Come vedi questa concentrazione d’azione in Qatar?
"Honda mi ha avvertito che questo non è il miglior circuito per la moto, soprattutto nei test. La Honda è il massimo ma qui è sempre un po’ complicato trovare il ritmo”. 

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