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MotoGP, Cecchinello: "Espargarò non farà un anno alla Lorenzo in Honda"

"La KTM è molto più simile alla Honda, per Pol sarà più facile. Peccato non aver preso Dovizioso come tester. Quanto mi è costato Crutchlow in carene? Un bell'appartamento a Milano Marittima"

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Lucio Cecchinello è stato l'ospite della nostra diretta del 1 marzo ed assieme a lui i nostri Paolo Scalera e Matteo Aglio hanno parlato di tanti argomenti. Dall'ultimo saluto all'amico e rivale Fausto Gresini alle prospettive di Honda in MotoGP nel 2021, fino alla separazione con Cal Crutchlow e l'arrivo di Alex Marquez in LCR. Il manager ha davvero spaziato attraverso diversi temi, regalandoci un bello spaccato della stagione che lo attende ed un punto di vista sempre interessante su tutti gli scenari della MotoGP. 

"Mi viene la pelle d’oca a parlare di Fausto - ha detto Cecchinello parlando del compianto Gresini - Tra di noi c’era una cordiale amicizia, ma sotto sotto eravamo anche rivali. Facevamo lo stesso lavoro nella stessa categoria ed entrambi abbiamo lavorato con Honda nello stesso periodo. Lui era bravissimo anche a tenere i suoi segreti, ma ci siamo sempre rispettati. Capitava di scambiarci informazioni quando contattavamo un potenziale nuovo sponsor. E’ stato un grande professionista, abbiamo perso una persona che è riuscita ad ispirare tutti noi team satellite, perché era un riferimento per tutti noi. Per ora non ho notizie riguardo eventuali cambi nel team. Sono stato al funerale di Fausto e poi anche al reparto corse, è stato emozionante. Hanno messo in moto tutte le moto che ha collezionato Fausto negli anni, è stato davvero intenso. Hanno la ferma volontà di andare avanti e questo è bellissimo e straordinario". 

L'inizio della stagione è dietro l'angolo, iniziare subito il lavoro può aiutare a mettere da parte il dolore? Pensi che in Gresini Racing serva qualche figura nuova per sostituire il ruolo di Fausto?
"Ritornare in pista presto da' la possibilità a tutti di voltare pagina, l’impegno quotidiano aiuta ovviamente. Fausto ha lasciato un'organizzazione incredibile e secondo me ci sono tutti gli ingredienti perché anche gli stessi figli di Fausto possano prendere in mano la gestione, senza rivolgersi all’esterno. Per me le persone che sono nel team hanno la capacità di portare avanti la parte economica e finanziaria, poi per la parte tecnica c’è Fabrizio Cecchini, una colonna storica. Ha la capacità quanto meno di fare da consulente alla famiglia. Sarebbe bello che i figli di Fausto entrassero piano, per poi sviluppare una vera esperienza di manager sulla scia di quanto fatto dal padre". 

Cecchinello: "Pol Espargarò non farò un'annata in Honda come quella di Jorge Lorenzo"

Il 2021 è un anno di grandi novità per Honda. Da te arriva Alex Marquez, che già conosce la RCV. Pensi che Pol Espargarò possa soffrire come fece Jorge Lorenzo, oppure saprà adattarsi prima?
"Pol è un pilota molto forte, che però deve fare esperienza con la Honda. Alex sta crescendo, è difficile rispondere. Io dico che potrebbe andare forte Alex all’inizio dell’anno, e magari verso fine anno Pol può diventare un avversario scomodo. Non credo che possa capitargli un’annata come quella di Lorenzo. Pol arriva dalla KTM, una moto molto simile come configurazione alla Honda. Difficile da guidare, con un motore non dolce. Per me avrà meno difficoltà ad adattarsi alla Honda di quanta difficoltà ha avuto Lorenzo, che guidava in modo molto diverso. La Honda e la KTM vanno guidate con più forza, Pol ha un vantaggio perché era già abituato". 

Una voce che è rimbalzata ultimamente ti vedeva protagonista di un contatto tra il Dottor Costa e Marc Marquez. Puoi spiegarci cosa è successo?
"Ho sentito spesso Claudio Costa. Quando abbiamo proiettato il suo film a Misano, mi aveva detto di riferire a Marc che se avesse avuto voglia di avere un suo punto di vista, glielo avrebbe dato volentieri. Io non mi sono permesso di parlare con Marc direttamente. Ne ho parlato con Alzamora, mi sembrava più corretto. Emilio mi ringraziò, dicendo che l’avrebbe riferito a Marc. Tuttavia quando hai un problema di quel tipo, devi seguire una sola strada. Se senti tutte le campane, puoi andare nel pallone. Alzamora mi ha riferito che avrebbero seguito una strada, fino in fondo, avendo avuto già un problema. Probabilmente ha deciso con Marc di non creare ulteriore confiusione. Mettetevi nei panni di Marc. Era entrato in una fase in cui si era chiuso, non voleva sentire più nessuno". 

Tu pensi che Marc Marquez possa tornare presto quello di una volta?
"Di certo Marc avrà bisogno di alcuni Gran Premi per riprendere le misure alla MotoGP, ai riferimenti, alla velocità. Non solo per questo, ma anche per avere il fisico in grado di gestire tutta la gara con l’energia di cui c’è bisogno quando guidi la MotoGP. Quando hai un braccio che non è stato sottoposto allo stress della guida di una MotoGP per tanto tempo, hai dei problemi. Magari lui sarà veloce sul giro secco, ma non sarà facile gestire fisicamente una gara. Penso che per alcune gare dovrà recuperare. Penso che si debba attendere per poter dire che sia in grado o meno di lottare per il mondiale. Ammesso che non rientri subito, quante gare rischia di saltare? In un mondiale di 20 gare potrebbe anche farcela a restare in lizza fino a fine anno". 

Credi invece che dal punto di vista mentale non avrà problemi?
"Dal punto di vista mentale, penso che un grande campione come Marc non abbia tanti problemi. Secondo me arriverà molto determinato e probabilmente anche più maturo. Lui ha sempre detto in modo molto convinto che avrebbe sempre corso per vincere, punto e basta. Magari con gli anni e l’esperienza, un pilota matura e lui riuscirà a gestire meglio situazione come quelle di Jerez. Magari lì accontentandosi di un podio, non sarebbe successo tutto quello che è successo". 

Cecchinello: "In Qatar Nakagami e Alex Marquez avranno un programma di sviluppo molto intenso"

Arrivate in Qatar per i test da team di riferimento per HRC. Con Espargarò debuttante, i piloti con maggiore esperienza, oltre al tester Bradl, sono Nakagami e Alex Marquez. 
"HRC ha preparato del materiale evoluzione da testare. Ho visto il programma di lavoro di Alex e Taka, e posso dire che è intenso. Lo sviluppo partirà con Nakagami, che conosce molto bene la Honda e poi piace molto agli ingegneri giapponesi perché parla la stessa lingua, il che non è male. Non conosco però il programma degli altri piloti HRC".

Nel 2020 Nakagami è esploso, ma ha anche commesso tanti errori gravi. Cosa pensi manchi per diventare un top rider?
"Quando Taka ha avuto l'occasione di fare podio ha fatto degli errori, Vedi Aragon o Valencia, dove potevamo salire sul podio o anche vincere. Deve riuscire a gestire meglio la pressione probabilmente. Vediamo come va appena inizieremo a lavorare in pista assieme, penso sia migliorato ma serve la prova della pista". 

In passato avevi parlato bene di Morbidelli per la tua squadra. C'è mai stato un contatto e come lo vedi nel 2021 con Rossi in squadra?
"Non c’è stato un contatto con Morbidelli, ma è vero che immaginando l’era post Cal Crutchlow, ragionavo anche sul nome di Franco. Non l’ho però mai contattato. Vedo bene la Petronas con Rossi e Morbidelli nel 2021. Franco è esperto ma giovanissimo, Valentino conosce profondamente la Yamaha e probabilmente per effetto della sua storia, un po’ di aria nuova serve sempre per ripartire. Tra loro c’è una bellissima relazione, per cui li vedo bene assieme". 

Cecchinello: "Quanto mi è costato Crutchlow in cadute? Ero abituato bene con Stoner e De Puniet"

Adesso puoi dircelo: quanto spendevi per Crutchlow in carene?
"Normalmente spendevo parecchio di riparazioni e verniciature …diciamo che il budget è aumentato con Cal. Ho sempre avuto dei piloti così. De Puniet, poi Stoner anche. Cal è caduto molto, l’anno che è caduto di già è stato quando siamo passati da Bridgestone a Michelin. Lì mi ha fatto spendere parecchio! Quanto? Diciamo un appartamento di lusso a Milano Marittima".

Di fatto avrete due moto ufficiali. HRC non avrà più moto satellite?
"Si, avrò due moto ufficiali in squadra. Honda non ha prodotto la moto per team satelliti quest'inverno, che poi in realtà sono sempre state le moto ufficiali della stagione precedente. HRC ha prodotto solo moto 2021, che come sappiamo sono uguali nel motore, ma con tante altre parti evolute, tutte quelle non soggette al congelamento. Telaio, aerodinamica ed alcuni componenti esterni al motore".

Da un certo punto di vista, hai vissuto l'arrivo di Alex Marquez come una imposizione di Honda?
"No, nessuna imposizione. Ma su una cosa sono stato chiaro con la Honda. Per principio, un pilota che vince due mondiali è uno che sa andare in moto. Ma sapevamo che Alex ci mette un po’ di tempo per arrivare ad alto livello. Pensavo che Alex potesse aver bisogno di un anno in più per arrivare ad alto livello, mentre i nostri sponsor erano abituati bene con Cal. Devo dire che in Honda, nell’ambito dell’accordo mi sono venuti incontro, perché ho controbilanciato il rischio potenziale di perdere del budget e poi è anche arrivata la bellissima sorpresa di Alex che ci ha preso anche la mano con la moto e di conseguenza adesso siamo tutti carichi e non vediamo l’ora di partire assieme". 

Come è stato perdere Crutchlow, un pilota dal carattere così particolare con cui hai sempre avuto un bellissimo rapporto?
"Cal mi ha lasciato un bellissimo ricordo. Quando lui interruppe il rapporto con Ducati, qualcuno in Ducati mi disse ‘buona fortuna’. Mi avevano detto che avrei preso un soggetto difficile da gestire e devo dire che Cal non è un ragazzo semplicissimo da gestire. Le difficoltà sono state riguardanti la gestione delle sue dichiarazioni, che andavano al di sopra delle righe e qualche problemino c’è stato. Ho ricevuto tante telefonate dopo le sue interviste, ma è stato bellissimo averlo in squadra".

Una volta i team satelliti potevano sperimentare sulle moto. Oggi è possibile farlo?
"Noi siamo abbastanza legati, le aree in cui poter lavorare sono molto più ristrette. Si può lavorare solo con assetti sperimentali uscendo dagli schemi a volte, ma se volessimo provare ad esempio delle novità sull’aerodinamica realizzate da noi non potremmo farlo. A me piacerebbe tanto prendere un ingegnere aerodinamico e lavorare su quest'aspetto. Oggi i team privati hanno meno speranze di essere più bravi dei vari eserciti dei grandi reparti corse come quello di Honda, il livello è altissimo".

Cecchinello: "Yamaha ha scelto bene con Crutchlow. Peccato non aver preso Dovizioso in Honda come tester"

Crutchlow va in Yamaha e porta in dote tante informazioni sulla Honda. Ma fino a che punto un pilota conosce la moto?
"Informazioni tecniche specifiche ne conosce poche il pilota. Il sistema di lavoro HRC è molto riservato, i piloti sanno qualcosa ma ben poco. Anche perché gli ingegneri non vogliono influenzare il pilota con certe informazioni, lavorano molto sulle sensazioni e feedback. Cal ha lavorato con Honda, Ducati ed anche Yamaha, quindi ha un bagaglio di feeling importante. Saprà dare ottime informazioni alla Yamaha su tanti argomenti. I piloti che vanno via, portano sempre informazioni interessanti. Guardate cosa ha fatto Pedrosa in KTM, dove ha portato molte informazioni della Honda". 

Avere un tester veloce è sempre più importante. 
"Oggi in MotoGP è strategico avere un collaudatore forte. Serve uno che ha smesso da poco di correre,  fresco di esperienza, perché il problema è che quando un pilota smette di correre dopo un po' di tempo perde certi riferimenti. Secondo me Yamaha ha fatto un’ottima scelta con Crutchlow. É un peccato che la Honda non sia riuscita a trovare un accordo con un Dovizioso, che poteva essere un personaggio capace di portare informazioni interessanti. Ma se l’accordo non è stato trovato, penso sia più per responsabilità di Dovizioso che aveva la ferma intenzione di darsi un impegno solo in presenza di un programma anche per le gare". 

Tu ti aspettavi di vedere Dovizioso fermo nel 2021?
"Quando sei un pilota al top della MotoGP devi essere molto convinto, avere grossa autostima e questa è una caratteristica positiva di un pilota. Dovizioso si è probabilmente fatto i suoi ragionamenti ed ha pensato che fare il collaudatore e tappabuchi per qualche gara, non gli interessava. Lui è convinto ancora di poter tornare nel 2022, so che è fermamente convinto di questo". 

Con tanti giovani che arrivano in MotoGP ci sarà ancora spazio per un senatore come Dovizioso?
"Io credo che arriveranno i piloti giovani con grande spinta in MotoGP. Piloti come Dovizioso, Crutchlow, che potrebbero ancora dire la loro, non li porti a casa con budget bassi. I piloti che corrono in Moto2 e che ora arrivano in MotoGP hanno un salario anche dieci volte inferiore rispetto ad un Dovizioso. Oggi anche l’economia delle sponsorizzazioni sta subendo un rallentamento e Case e Team stanno facendo i conti anche con questo quando scelgono i piloti". 

Ti mancano il pubblico sugli spalti ed gli ospiti nel paddock?
"Si, il paddock adesso è spettrale. Tutti con la mascherina, a disinfettarsi continuamente. Nei box lavoriamo con i visori di plexiglass. E’ triste. Mi sembra di non andare più alle gare, ma sempre a dei test. Lì il paddock è privo di pubblico ovviamente. Non vedo l’ora che torni il pubblico, che si senta il calore dei tifoi in gare come quella del Mugello". 

Fanta mercato. Potendo prendere uno tra Marc Marquez e Casey Stoner, chi prenderesti?
"Avendo già lavorato con Stoner, penso che prenderei Marc. Stiamo parlando di due piloti che hanno dominato dal punto di vista del talento almeno tre decadi in MotoGP".

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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