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MotoGP, Ferrari: “Ero a casa col COVID, Aprilia mi ha chiamato per fare il collaudatore”

VIDEO - “Sono la persona giusta per Aprilia, dato che ho esperienza e mi adatto velocemente. Nel 2015 ero a piedi, Pirro è stata la mia svolta. La SBK? Potevo essere con Go Eleven”

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Nuova settimana, nuovi ospiti. È il caso di Matteo Ferrari, che nella serata di lunedì è intervenuto nel nostro tradizionale appuntamento LIVE con GPOne.

Con l’ex campione della MotoE abbiamo parlato dell’elettrico, così come dei progetti futuri, che lo vedrebbero vicino a un ruolo come collaudatore in Aprilia al posto di Bradley Smith. Ma non solo, c’è anche spazio per la SBK e le sue passioni, tra tutte la musica e Mozart.   

Durante il mese di gennaio, mentre ero chiuso in casa ad osservare la quarantena per via del COVID, Aprilia mi ha contattato, dato che Smith non voleva più fare il tester – ha svelato il romagnolo - ho quindi pensato a questa opportunità, utile per crescere, in modo da capire anche quale strada percorrere per il futuro. Vista la mia esperienza tra SBK, Moto3, 125 e MotoE, credo di essere la persona giusta per questo ruolo, dato che sono un pilota che si adatta velocemente alle varie moto”.

Matteo non vuole certo farsi sfuggire l’occasione.

“Questa potrebbe essere una grande opportunità con Aprilia, infatti per me è motivo di grande orgoglio essere tra i candidati. Al momento il livello dei collaudatori in MotoGP è altissimo e basta vedere i tempi dei vari Pirro o Bradl. Ma oltre alla velocità non possiamo dimenticarci lo stile di guida e un esempio è senza dubbio Guintoli, che ha fatto diventare la Suzuki una moto facile per tutti i piloti”.

Il ruolo di collaudatore è un qualcosa di inedito per Ferrari, ma questo non lo spaventa.  

“Per me sarà tutto nuovo, infatti sarà necessario svolgere un test iniziale per una prima presa di contatto. Dovrò cercare di conoscere bene i freni e la potenza della MotoGP. Di sicuro con le gomme ho già avuto un primo approccio, vista l’esperienza maturata con le Michelin in MotoE”.

Matteo entra poi nel dettaglio.

“La cosa che mi incuriosisce sono i freni in carbonio, così come la decelerazione, dato che serve grande lucidità per controllarla. È facile arrivare a 320 km/h, il complicato è poi quando devi ridurre la velocità, entrare in curva e uscire rapidamente”.

Di sicuro ha un pilota da cui prendere spunto.  

“Michele è un pilota capace di adattarsi a qualunque condizione, trovando immediatamente il limite. Lui guida una Superbike, poi salta su una MotoGP ed è come se fosse la stessa cosa. Più volte ho avuto modo di vedere i suoi test ed è incredibile il modo in cui porta avanti gli sviluppi, abbinando a tutto ciò la prestazione. Per certi versi mi ricorda Marquez e la sua capacità di arrivare al top in qualunque condizione”.

A proposito di Marc, non manca una considerazione sul 93.

“Sono convinto che Marc voglia tornare al massimo della forma e me lo aspetto ancora più forte. Lui è  un ragazzo determinato e sono sicuro non ci metterà tanto per ritrovare la velocità”.

Come se non bastasse, c’è poi anche il tempo per un retroscena legato alla SBK.

“Lo scorso anno sono stato contattato per fare due wildcard, prima con Motocorsa, poi Barni, e da lì si sono aperti alcuni spiragli e nati diversi contatti. Ho avuto modo di parlare con Go Eleven e li ringrazio per la considerazione. C’era infatti la possibilità di correre con loro in questo 2020, ma alla fine ci è andato Chaz Davies”.

Ferrari è senza dubbio cresciuto in questi anni, tanto da diventare campione MotoE. Ovvio che non sono mancate le difficoltà.

“Dopo il 2015 non è stato facile continuare a correre, dato che dovevo ripartire da zero. Mi ha aiutato la passione e la forza di volontà, ma soprattutto la vicinanza di mia mamma. Ho poi conosciuto Pirro nel momento più complicato ed è stata la mia svolta. Lui ha creduto in me, ci siamo allenati insieme, arrivando a un cambiamento che mi ha regalato un passo avanti dal lato mentale, grazie anche alle persone accanto a me. Tra queste c’erano Livio Stefanacci, così come Fausto Gresini”.

Infine la musica.

“La mia tesina delle medie è stata sulla musica. Ho sempre amato Mozart, un genio”.

 

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