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MotoGP, Dall'Igna: "Era giusto cambiare. Essere copiato dai giapponesi fa piacere"

La nuova coppia a caccia del titolo che manca da 14 anni. "A Miller e Bagnaia manca pochissimo: Jack a volte deve accontentarsi di più. Pecco porta al limite l'anteriore come pochi"

MotoGP: Dall'Igna:

È la prima Casa a togliere il velo. Stiamo parlando della Ducati, che ha presentato la nuova livrea sui propri canali online. A fare gli onori di Casa non poteva che essere Claudio Domenicali, amministratore delegato dell’azienda.

La nuova moto sfoggia il tradizionale rosso, mentre sulle fiancate compare il brand Lenovo, che da quest’anno diventa title partner del Lenovo Ducati Team.

Il 2021 è l’anno della linea verde e del cambiamento e Domenicali non ha dubbi: “Abbiamo deciso di puntare su una politica rivolta ai giovani, che ci piace molto – ha dichiarato – siamo quindi ripartiti da due ragazzi come Pecco e Jack, verso i quali abbiamo grande fiducia per il loro talento”.

A fare eco al numero uno di Ducati è Gigi Dall’Igna: “Ho accorciato la barba come potete vedere – ha scherzato – in questi anni tendo a toccarla spesso, perché porta bene, ma ora dovrò allungarla a causa della mascherina. A parte gli scherzi, siamo pronti al via. Nel 2020 abbiamo vinto il titolo costruttori ed è quello il punto da cui ripartire. A tal proposito c’è sicuramente grande rammarico non aver potuto condividere questa gioia con tutti i nostri tifosi, dato che Ducati è un mondo fatto di persone, che amano le corse”.

Dall'Igna: "Jack ha un talento incredibile, Pecco porta al limite l'anteriore come pochi sanno fare"

Il 2021 è senza dubbio l’anno delle novità: Nella vita ci sono dei momenti dove bisogna cambiare e questo era il momento. Abbiamo quindi deciso di affidarci a due giovani piloti talentuosi coma Bagnaia e Miller, ma con un’esperienza alle spalle visto il loro passato nei team satellite. A loro due manca poco per giocarsi il Mondiale. Jack ha un talento incredibile e deve capire che può giocarsi il Mondiale, provando in certi casi ad accontentarsi, anziché rischiare”.

L’attenzione si sposta poi sul pilota piemontese: “Pecco porta al limite la gomma anteriore come pochi sanno fare. Lui lo scorso anno ha dovuto fare i conti con un infortunio grave come quello alla tibia, ma è stato forte e bravo a superarlo.  Lo sviluppo? . Essere copiato dai giapponesi fa molto piacere”.

A intervenire è poi Davide Tardozzi: “In Ducati ci sono 1500 persone che prima di tutto sono tifosi – ha dichiarato – la MotoGP è la massima espressione delle due ruote e devi andare a letto ogni sera e svegliarti pensando a migliorarti e fare bene, dato che metà dello schieramento ha vinto un titolo iridato”.  

A prendere la parola è poi Paolo Ciabatti: “Arriviamo a questa stagione dopo la vittoria del titolo costruttori a conferma che la nostra è una moto competitiva. Il 2020 è stato comunque un anno complicato, perché il Virus ha condizionato tutti noi. Noi comunque crediamo che Jack e Pecco possano recitare una parte da protagonisti”.  

Miller: "Io dopo Bayliss e Stoner". Bagnaia: "Ho goduto quando mi hanno detto che ero ufficiale"

E allora sono proprio i due piloti a intervenire.

Il primo è Bagnaia: Quando mi hanno detto che ero nel team ufficiale, è stato il massimo godimento. Fin da piccolo ho sognato la Ducati, perché è una moto italiana, il rumore lo riconosci subito e speravo di arrivare qua. Potevo arrivare in MotoGP con un anno di anticipo, ma ho preferito rimandare. In MotoGP serve infatti la maturità, perché se no rischi di prendere le mazzate”. Gli obiettivi: “Preferisco parlare poco per ora e magari farlo più avanti”.

A chiudere è Jack Miller: Indossare il colore rosso è un onore per me. È come se mi fossi guadagnato un riconoscimento dopo Bayliss e Stoner. Sono trascorsi tanti anni dall’ultimo titolo ed è ora di provarci. Non sarà certo facile. Per puntare a grandi traguardi il talento è solo un pezzo del puzzle, serve la mentalità”.

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