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MotoGP, Joan Mir: "Il favorito per il titolo non sono io ma Marc Marquez"

"Nel 2020 ho vinto grazie a intelligenza e costanza, non per velocità. L'addio di Brivio all'inizio è stato uno shock, ma ora non sono preoccupato"

MotoGP: Joan Mir: "Il favorito per il titolo non sono io ma Marc Marquez"

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Sorridente e tranquillo, Joan Mir si gode il suo nuovo status di campione nel mondo in attesa di scendere in pista per la nuova stagione e difendere il numero 1 sulla carena. Il titolo conquistato con la Suzuki gli ha cambiato la vita, ma i suoi piedi rimangono ben saldi a terra e non vuole montarsi la testa. Anzi, l’umiltà sembra essere la sua forza.

Joan, come si sta da campione del mondo?

“Ora quando vado al ristorante c’è sempre qualcuno che mi riconosce, che mi chiede una foto, anche ad Andorra, dove di solito la gente ti lascia stare. Non posso immaginare cosa succederebbe se fossi a Maiorca (ride). Da quel punto di vista la mia vita è cambiata, per il resto sono sempre lo stesso”.

Però partirai come favorito per il titolo.

“Non penso sia così, credo che io sarò l’uomo da battere ma il favorito sarà Marc Marquez”.

"Ho vinto il titolo grazie a intelligenza e costanza, non per la velocità"

Perché?

Non ho vinto il campionato per la mia velocità, ma grazie all’intelligenza e la costanza. So che ho margini di miglioramento, anche se sulla carta ho dei buoni strumenti per difendermi. Se riuscirò a vincere il titolo anche quest’anno, allora diventerò il favorito ma per il momento non mi preoccupa del campionato, l’obiettivo è quello di migliorarmi. Devo iniziare a fare delle pole position, a vincere più gare, la costanza c’è già”.

Marquez tornerà dopo una lunga pausa, non pensi che avrà bisogno di tempo per tornare ai suoi livelli?

Io dico che è Marc il favorito se sarà al 100%, perché ha più esperienza, più velocità e più titoli di me. Se parlassi di un altro pilota non crederei che potrebbe vincere alla prima gara, se lo facesse Marquez non mi stupirei”.

A parte Marquez, chi vedi come rivale più pericoloso?

Nessuno, se togliamo Marc sono io il favorito”.

E il tuo compagno di squadra Rins? Potrà essere più veloce quest’anno?

Alex è già stato forte la scorsa stagione, ha avuto un infortunio all’inizio ma poi è stato sempre competitivo, ha lottato in ogni gara. Tutti abbiamo fatto degli errori, cadute e infortuni fanno parte del nostro lavoro e bisogna riuscire a gestirli al meglio. Rins sarà competitivo, ma non di più della scorsa stagione perché era già veloce”.

Sahara, il project leader, ha detto che l’obiettivo è vincere tutti e tre i titoli: piloti, squadre e costruttori.

Sono molto felice di sentirglielo dire, vuol dire che stanno spingendo forte. È difficile vincere ogni anno, ma con questa mentalità sono sicuro che potremo ripeterci”.

"La pressione è positiva, se la sentirò significherà essere al 100%"

Non senti la pressione?

L’ho sentita lo scorso anno e arriverà anche in questo, ma non mi condiziona in negativo. Se la sentirò fin dalla prima gara significa che sarò al 100%, bisogna prenderla in maniera positiva.

Lo hai imparato in Moto3?

Sono in MotoGP grazie ai risultati che ho ottenuto in Moto3. In Moto2 ero stato veloce in fretta, ma non avevo fatto una grande stagione. La Moto3 è stato un gradino importante della mia carriere, l’esperienza fatta vincendo il primo titolo mi ha permesso di conquistare il secondo”.

Quest’anno non ci sarà Brivio, sarà un problema?

Mi ha chiamato per dirmelo nella mia unica settimana di vacanza, all’inizio pensavo scherzasse. All’inizio è stato uno shock, ma poi ho capito che in Suzuki ci sono persone capaci di gestire questa situazione. So che Sahara farà il meglio per la Suzuki e quindi anche per me, non sono preoccupato”.

La moto non cambierà molto essendo congelato lo sviluppo dei motori, è un vantaggio?

Sicuramente abbiamo margine per migliorare il nostro motore, non è il più veloce ma nemmeno il più lento, ci sono Case in una posizione peggiore della nostra. La GSX-RR è una buona moto e se riusciremo a migliorare in altre aree potremo essere più pericolosi. Penso che tutte le moto saranno simili e tutte vicine come lo scorso anno, il nostro punto di forza è quello di essere competitivi in ogni pista e credo lo manterremmo”.

Tu dove vorresti migliorare?

Come ho detto vorrei essere più veloce, devo migliorare il pacchetto composto da moto e pilota. Se non sono mai partito in prima fila non è né tutta colpa mia né della Suzuki, è un insieme di cose. Migliorare in qualifica è un obiettivo, come anche nelle fasi iniziali della gara”.

"Che numero userò? Con il 36 ho vinto, ma l'1 è l'unico che non puoi scegliere"

Come ti stai allenando? Rins ha personalizzato la sua GSX-R.

La verità è che non mi piace mostrare troppo sui social quello che faccio in allenamento. Ho anch’io una GSX-R ed è molto bella, fidatevi! (ride). Non penso che girare su una moto stradale sia il miglior allenamento possibile, ma ogni tanto la uso”.

Hai deciso se userai il numero 1 in gara?

Ho ancora dei dubbi, lo dirò il 12 (ride). Con il 36 ho vinto i miei due titoli, però lo posso usare quando voglio… il numero 1 non lo puoi scegliere…

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