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SBK, Redding non basta! Ducati punta sul branco contro Rea

L’unica soluzione per provare a mettere in difficoltà il Cannibale è il 4 contro 1 con Davies in versione ufficiale e l'incognita MotoGP Rabat

SBK: Redding non basta! Ducati punta sul branco contro Rea

In questi ultimi sei anni Johnny Rea si è rivelato a tutti gli effetti Cannibale della Superbike. Tutti gli avversari che hanno provato a mettergli i bastoni tra le ruote, si sono poi ritrovati a leccarsi le ferite. È il caso di Chaz Davies, così come quello di Marco Melandri, a cui si aggiungono i nomi di Alvaro Bautista e Scott Redding.

Sono stati questi gli alfieri su cui ha puntato la Casa di Borgo Panigale per centrare il titolo iridato, senza però avere la fortuna sperata. Con Chaz ogni tentativo è andato storto, mentre con Alvaro si è andati vicini a una sorta di suicidio o qualcosa di molto simile. Infine Scott, un pilota che Johnny ha cotto a fuoco lento per poi metterlo a tappeto. Anzi, più che metterlo al tappeto, si è steso Redding da solo.  

Poco importa come sia finita. Quello che è importa è che contro Rea c’è ben poco da fare, anche perché come scritto un po’ di tempo fa, è uno di quelli che non sbaglia mai. Addirittura meno di un pilota costante come lo è stato Marc Marquez.

E allora, se a Borgo Panigale non si riesce a battere il Cannibale con l’uno contro uno, meglio provare col “gioco di squadra”, nonostante ci siano pochi favori reciproci da fare.

Nell’anno da poco terminato, Redding ha capito cosa significhi confrontarsi con il nordirlandese, mentre Rinaldi lo ha per la prima volta assaporato durante l’esperienza maturata con Go Eleven. Di sicuro nel box Aruba non ci si aspetta di vedere il giovane romagnolo in lotta per il titolo fin dal primo anno, semmai la speranza è quella di vederlo costantemente in lotta per il podio.

Ecco perché si è cercato a tutti i costi di tenere nell’orbita rossa Chaz Davies, che nel finale della passata stagione è sembrato quello che ne avesse più di tutti contro il Cannibale, a tal punto da chiudere alle spalle di Scott. Anche se sarà nel box Go Eleven, il gallese avrà un trattamento da ufficiale, come se stesse nel box Aruba. Il tutto accompagnato da una grande voglia di rivalsa.

Infine l’incognita Tito Rabat. Per lui il 2021 sarà un anno tutto da scoprire in Superbike, ma al tempo stesso siamo convinti che non accuserà particolarmente il salto dalla Ducati MotoGP a quella considerata una MotoGP stradale, ovvero la Panigale V4.

Con queste quattro punte Ducati proverà quindi a fare saltare il banco, puntando su una sorta di “gioco di squadra” con l’obiettivo di mettere pressione e difficoltà a Rea, rubando punti. Dal canto suo Johnny rischia di ritrovarsi di nuovo solo contro tutti come lo è stato per molti anni. Ci sarà infatti da capire quello che sarà l’apporto di Lowes, protagonista di un avvio incoraggiante nel 2020 per poi spegnersi. Al britannico si aggiunge poi Lucas Mahias al debutto su una moto tutta da scoprire dopo l’avventura nella SuperSport. Mentre sul fronte Pedercini si attendono sviluppi legati al nome di Loris Baz.

Siamo però convinti che Johnny non vada in cerca di alleati. A Ducati invece potrebbero tornare utili.       


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