Tu sei qui

Carlos Ezpeleta: "Prima di Triumph la Moto2 era più vicina alla Moto3"

Il Managing Director di Dorna ha fatto il punto dell'evoluzione della classe intermedia e della Supersport con Steve Sargent, CPO della Casa britannica

Moto2: Carlos Ezpeleta: "Prima di Triumph la Moto2 era più vicina alla Moto3"

Share


Il Chief Product Officer di Triumph, Steve Sargent, e il Managing Director di Dorna, Carlos Ezpeleta, hanno preso parte oggi ad una conferenza organizzata da Triumph per parlare e discutere del progetto Moto2. Il motore 3 cilindri inglese è approdato due anni fa in Moto2 e ha pressoché rivoluzionato la classe di mezzo. Il prossimo anno sarà la volta della British Superbike e il 2022 del mondiale Supersport 600. Nel 2020 ha inoltre preso vita il Triumph Triple Trophy, vinto da Marco Bezzecchi, che ha portato maggiore visibilità al progetto sposato con Dorna. Proprio per queste ragioni la competizione verrà ripetuta nel 2021.

Steve, sei il leader di questo progetto di Triumph, quali sono state le impressioni sulla stagione 2020 e cosa ti aspetti da quella 2021?

Steve Sargent: “Innanzitutto penso che questa stagione sia stata una montagna russa di emozioni per tutti e per diverse ragioni. All’inizio della stagione speravo solo di volare in Qatar, poi sono arrivate le prime restrizioni e all’ultimo minuto abbiamo deciso di non salire sull’aereo. Subito dopo il Gran Premio del Qatar ho cominciato a chiedermi cosa sarebbe successo. Con Dorna abbiamo continuato a pensare che sarebbe stata una grande stagione ed una fantastica esperienza. Devo ringraziare Dorna soprattutto per l’organizzazione e per aver reso possibile avere un campionato. Penso sia stato un grande risultato riuscire a organizzare quindici Gran Premi, soprattutto dal punto di vista logistico. Quando finalmente sono iniziate le gare abbiamo assistito ad una stagione incredibile ed eccitante. Sono state sempre molto tirate basta pensare a Luca Marini, che ha fatto parte del nostro progetto, o a Sam Lowes. Ci sono state ovviamente delle cadute ma penso che siamo stati sempre competitivi in ogni gara. In un campionato fare delle corse come, per esempio, quella in Portogallo è davvero emozionante. Per tutte queste ragioni penso che sia stata un’ottima stagione per la Moto2 e vorrei ringraziare Dorna per averla resa possibile”.

Cosa ha significato il contributo di Triumph in Moto2 per Dorna?

Carlos Ezpeleta:Il nostro progetto con Triumph è iniziato tre anni fa, sappiamo tutti che sono una Casa costruttrice emergente. Penso che il carattere di Triumph si sposi perfettamente con lo spirito delle competizioni. I passi che sono stati fatti in termini tecnici e di performance tra le varie categorie, da Moto3 a Moto2 e da Moto2 a MotoGP, sono un fattore importante. Siamo davvero contenti di questo progetto con Triumph. È difficile da spiegare ma in questi primi due anni insieme non abbiamo avuto alcun tipo di problema e siamo andati oltre le aspettative, quindi proprio per questo siamo davvero soddisfatti. Fin dai primissimi test con le moto all’inizio del 2019 anche i team erano estasiati. Comunque, il 2019 è stato un anno che ci ha permesso di imparare e fortunatamente siamo riusciti ad avere una stagione prima di questo 2020 che, come ha detto Steve, è stato una sfida per tutti. Ringrazio Triumph perché sono stati sempre disponibili già dal Qatar e ci hanno aiutato anche da casa viste le restrizioni. Sono soddisfatto, i risultati parlano chiaro, abbiamo avuto quattro contendenti al titolo e tutto si è deciso all’ultima gara. La cosa più importante è la qualità, ovviamente l’affidabilità del motore migliorerà. Questo è uno dei punti principali del progetto che abbiamo con Triumph. Assegnare il titolo all’ultima curva dell’ultimo Gran Premio era proprio quello che volevamo vedere”.

Cosa puoi dirci riguardo l’impegno di Triumph il prossimo anno in British Superbike e in Supersport nel 2022?

Steve Sargent:Ovviamente siamo alla seconda stagione in Moto2 e abbiamo raccolto molti dati sul motore. Abbiamo potuto raccogliere le informazioni di ogni sessione dei vari fine settimana di gara, quando i motori arrivavano alla fine del loro ciclo di vita venivano riportati in fabbrica per essere studiati. Posso dire che i ragazzi che hanno utilizzato questi motori nel campionato hanno spinto davvero forte. Abbiamo deciso di fare un passo avanti nellala prossima stagione con l'ingresso nel British Superbike e in Supersport 600 l’anno seguente, la basa sarà quella del motore stradale quindi uguale a quella utilizzata in Moto2. Penso che i risultati raccolti in questi due anni possano risultare importanti per lo sviluppo del motore in un’altro campionato”.

Quale saranno i prossimi piani per lo sviluppo?

Steve Sargent: Sull’aspetto elettronico dall’inizio del 2019 ad oggi molte cose devono essere ancora sviluppate. Dal punto di vista del motore non posso parlare di modifiche specifiche ma dovremo fare un passo avanti in vista dei prossimi anni”.

L’affidabilità del motore è stata fantastica già dallo scorso anno. Steve quali erano le tue aspettative?

Steve Sargent:Siamo davvero soddisfatti in termini di affidabilità del motore. Ovviamente stiamo parlando di un progetto sul quale abbiamo molta esperienza, infatti deriva da quello utilizzato sulla Daytona 675. Abbiamo percorso miglia per testarlo, abbiamo impegnato moltissime ore nei test e ovviamente abbiamo utilizzato questo motore in Supersport in passato. Quando siamo arrivati in Moto2 avevamo grandi aspettative sull’affidabilità e avevamo un programma di test da effettuare molti mesi prima delle gare. Quindi in realtà questi aspetti non sono stati una grandissima sorpresa perché era qualcosa su cui abbiamo lavorato moltissimo”.

A proposito della differenza tra Moto2 e MotoGP, quali sono state le sensazioni dei piloti che hanno fatto questo salto di categoria?

Carlos Ezpeleta:Penso che le moto e il livello delle due categorie siano molto diversi tra di loro. Questa potrebbe essere più una domanda su tutte e tre le classi. Per quanto riguarda l’aspetto tecnico ed elettronico, prima dell’introduzione di Triumph, penso che la Moto2  fosse più vicina alla Moto3. Con Triumph tutti all’inizio hanno avuto una reazione positiva. Ho parlato con alcuni team manager della MotoGP e sono tutti molto contenti dei piloti che arrivano dalla Moto2. I risultati dei piloti che hanno fatto questo passaggio sono stati buoni in passato. Il passo da fare per l’elettronica è grande, ma il feedback è sempre stato positivo”.

Quali saranno le differenze in Superbike con le novità che verranno introdotte?

Carlos Ezpeleta: Al momento non si può dire, ma la filosofia della Superbike è abbastanza chiara e resterà tale. Ci saranno delle piccole modifiche ai prodotti stradali. Per Dorna è un grande obiettivo che le persone possano guidare le moto che vedono la domenica in gara. Cercheremo di mantenere le moto accessibili per poter far sì che i tifosi siano vicini alle corse. Non penso che il discorso sarà uguale a quello fatto per la Moto2”.

Quanto dovremmo aspettare prima di poter vedere il motore Triumph nei campionati nazionali spagnolo o italiano?

Carlos Ezpeleta: C’è l’intenzione di introdurre il motore in BSB il prossimo anno e c’è il progetto con Dorna per introdurlo in seguito in Supersport 600 nel 2022. Volevamo portarlo anche nel CEV nel 2021 ma a causa della pandemia abbiamo avuto delle difficoltà e quindi dovremo aspettare.

Articoli che potrebbero interessarti