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MotoGP, Marc Marquez e quel record di Wayne Rainey che può ancora battere

Lo spagnolo è l'unico a poter strappare un record importante al grande campione americano, ovvero quello relativo alla miglior percentuale di podi conquistati

MotoGP: Marc Marquez e quel record di Wayne Rainey che può ancora battere

Ogni sport ha dei record che all'apparenza sembrano impossibili da battere. In pochi pensavano che i cinque titoli conquistati da Juan Manuel Fangio in F1 fossero battibili, ma il tedesco Michael Schumacher ha scritto una pagina nuova dello sport della massima formula su quattro ruote ed a sua volta Lewis Hamilton ha raggiunto il Kaiser in questo 2020 grazie al settimo titolo conquistato.

Sappiamo tutti perfettamente che il record di titoli appartenente a Giacomo Agostini, pari a 15 corone iridate, possa essere battuto solo da Marc Marquez negli anni a venire, sperando che torni velocemente in sella ed al top della propria condizione fisica. Lo spagnolo però in questa stagione avrebbe potuto già battere un altro record molto significativo, che al momento appartiene a Wayne Rainey. Lo ha giustamente segnalato il collega Dennis Noyes sulle pagine di Motomatters riportando le statistiche di Martin Raines, e si tratta in effetti di un record davvero importante. 

Una percentuale a volte vale di più di tanti altri numeri. Wayne Rainey è il recordman

Non si parla infatti di vittorie o di punti conquistati. Non c'è neanche accenno al numero di titoli piuttosto che alle pole position. Rainey detiene infatti un record diverso ed è quello relativo alla maggior percentuale di podi conquistati per numero di gare disputate nella classe regina, che nel caso del tre volte campione americano era ovviamente la 500. Rainey ha infatti al proprio attivo la ragguardevole media del 77,1% di podi conquistati, ovvero 64 su 83 partenze in gara. 

Un valore impressionante se consideriamo quanto fosse facile cadere in errore in sella alle selvagge 500 da Gran Premio che correvano in quegli anni, che di elettronica avevano davvero poco e richiedevano ai piloti un sangue freddo ed una capacità di controllo impressionanti. Attualmente la media di Marc Marquez in questa speciale classifica lo vede al secondo posto a quota 74,2% con 95 podi conquistati su 128 partenze. Vale anche la pensa sottolineare che all'epoca di Rainey il campionato del mondo si disputava su un calendario formato da un numero di gare compreso tra i 12 e i 14 GP. 

All'inizio del 2020 pareva ovvio che Marquez potesse battere Rainey in questa classifica, perché per quanto la sua media sia attualmente del 74,2%, tra il 2018 ed il 2019 o spagnolo era stato in grado di raggiungere quota 86,5% di podi conquistati e addirittura nel 2019 questa media sarebbe potuta coincidere con un magico 100% senza l'errore in Texas, commesso mentre era ampiamente leader della gara. Un 2020 da protagonista avrebbe insomma permesso a Marc di battere Rainey in questa speciale classifica che secondo noi è molto significativa per una serie di ragioni.

Per comprendere quanto sia importante, basta scorrere la lista dei nomi che popolano la top ten di questa speciale classifica, per rendersi conto che ci troviamo davanti al vero gotha del motociclismo, l'eccellenza assoluta.

PILOTI CON MIGLIOR % DI PODI

Una top ten formata da nomi da brivido, che al momento vede però escluso Valentino Rossi, che ha visto crollare la propria % di podi conquistati nelle ultime stagioni, dopo essere stato per tutta la prima parte della sua carriera in lotta per il podio di questa classifica. Resta però a Valentino il primato che riguarda il numero consecutivo di podi conquistati, ovvero 23. Rossi al momento per quanto riguarda la % di arrivi a podio è a quota 56,2% con un impressionante primato di 199 podi conquistati su 354 partenze. 

Valentino Rossi è a quota 56,2% con 199 podi su 354 partenze tra MotoGP e 500

Tornando all'inizio di questo pezzo, tutti i record sono fatti per essere battuti e la speranza per tutti gli appassionati che amano davvero questo sport è che Marc Marquez possa presto tornare in pista per tentare l'ennesima impresa della sua carriera. Come detto, ragionare sulle percentuali piuttosto che sui numeri assoluti regala una valenza ancora maggiore alla superiorità di un campione rispetto ai piloti normali e basta rileggere la top ten di questa classifica per rendersene conto. Volete un altro esempio che riguarda un altro sport motoristico?

Jim Clark è riconosciuto unanimante tra i più grandi piloti che abbiano corso in Formula 1, eppure ha al suo attivo 'solo' due titoli iridati, 33 pole position e 25 vittorie su 72 GP disputati. Se però eliminiamo da queste statistiche tutte le volte in cui è stato tradito dalle Lotus progettate da Colin Chapman, la percentuale di vittorie sale fino a superare il 50% ed il numero di titoli conquistati sarebbe potuto essere di almeno 5 su 8 stagioni complete disputate. In termini assoluti Clark potrebbe essere considerato un ottimo pilota dela sua epoca, ma altri hanno vinto di più come Brabham o Stewart. Ma se ragioniamo sulle percentuali tutto cambia ed è proprio inquadrando i numeri in questo modo che possiamo leggere la grandezza di piloti come Wayne Rainey, Jim Clark o Mike Hailwood. Marc Marquez merita senza dubbio di vedere il proprio nome al fianco di quelli leggendari di questi piloti e gli auguriamo di tornare presto per continuare a scrivere altre pagine incredibili della storia di questo sport. 


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