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MotoGP, Cerrutti: "la Sardegna ha aperto a Petrucci la strada per la Dakar"

“E' un sogno di Danilo e lo realizzerà. In futuro io e Danilo parteciperemo al RAID, ma per preparare una Dakar gli servirà tempo e rimanere a lungo fuori per navigare"

MotoGP: Cerrutti:

Ci ha pensato il Campione Italiano Jacopo Cerutti, a convincere Danilo Petrucci a prendere parte  al ‘Rally Sandalion’ di Olbia, valevole come ultima tappa tricolore del MotoRally. Un’esperienza inedita per il pilota di Terni, che ha accettato la sfida, mostrando di trovare a proprio agio in un contesto completamente diverso da quello dei circuiti del Motomondiale.

In Sardegna Danilo ha infatti centrato il riferimento nel corso della prima prova, mentre Cerutti ha risposto in quella seguente in  sella alla Husqvarna. Poi lo stop della gara, dovuto alla tragica scomparsa della giovane  Sara Lenzi, scontratasi con un fuoristrada durante il trasferimento tra la prima e la seconda gara.

Una vicenda che ha sconvolto i partecipanti, tra cui Jacopo Cerutti.

“Noi eravamo già partiti quando è accaduto questo tragico incidente e lo abbiamo appreso dopo – ha commentato il pilota lombardo – è un qualcosa che tocca ognuno di noi  nel profondo e proprio per questo motivo ritengo giusto che la corsa si sia fermata. Ognuno di noi è consapevole dei rischi presenti nel mondo delle corse, ma la mente di un pilota è sempre concentrata sulla gara, tentando di dare il massimo. Mando un messaggio di vicinanza a tutti i famigliari, gli amici e i parenti di Sara”.

Jacopo, parlare della gara dopo un fatto del genere non è proprio semplice.

“Esatto. Posso comunque dire che è stato un rally tosto, soprattutto per le temperature rigide con cui ci siamo dovuti confrontare. Sembrava quasi di essere in Bolivia, quando la Dakar arrivava a 4000 metri. Nella prima prova Danilo è stato molto bravo e penso che tutti l’abbiano notato”.

Sei stato tu a convincere Petrucci a partecipare a questo rally.

“Tra me e Danilo c’è un bellissimo rapporto. Più volte lui mi ha detto che vorrebbe partecipare un giorno alla Dakar, così questa volta l’ho convinto a venire a correre in Sardegna. Questa tappa è stata l’occasione per capire un po’ tutte le dinamiche con cui bisogna fare i conti con la specialità. Lui però ha dimostrato subito di trovarsi a proprio agio, anche se deve ancora acquisire esperienza, come normale che sia”.

Quali sono i punti da migliorare.

“Innanzitutto serve il tempo per preparare una gara come la Dakar. Danilo dovrebbe rimanere almeno fuori qualche settimana, prendere confidenza con la navigazione e al tempo stesso con la stesura del road book. Lui ha questo sogno di correre alla Dakar e io sono convinto che lo ha realizzerà, perché è un grande professionista e già qua in Sardegna ha dimostrato di avere un ottimo potenziale”.

Quando vi vedremo allora insieme alla Dakar?

“Io sono certo che la faremo assieme. Ovvio che molto dipende da quello che è il suo tempo libere per preparare una gara  del genere. Visti i suoi impegni in MotoGP è improbabile ora, però so che in futuro correremo assieme”.

Purtroppo non ci sarà Cerutti alla Dakar 2021.

“Esatto. Quest’anno non correrò. Vista la situazione legata al COVID, abbiamo deciso di rinunciare alla prossima edizione, ma lavoreremo per tornarci nel 2022. Io comunque non rimarrò fermo. Prenderò infatti parte al Campionato italiano, così come al Merzouga Rally e magari qualcosa in Oriente”.    

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