Joan Mir è stato il protagonista di una conferenza stampa a Madrid organizzata dal suo sponsor personale Estrella Galicia. Un’occasione per fare il bilancio di un anno straordinario per il pilota della Suzuki, che è riuscito a conquistare il titolo di campione del mondo.
"È strano per me vedere di nuovo tutti i giornalisti dal vivo, perché quest'anno ho avuto contatti con loro solo attraverso lo schermo del computer” ha scherzato.
Mir ha parlato di questa indimenticabile annata partendo dall’inizio.
"Nei test pre-campionato mi ero sentito abbastanza forte da lottare per i primi cinque posti in tutte le gare - ha spiegato - La grande differenza con il passato è che quest'anno sono stato più forte nella parte finale delle gare. Abbiamo avuto dei cattivi risultati, come a Jerez o a Brno, dove ho toccato il fondo, ma siamo arrivati in Austria e mi sono sentito competitivo. Ho fatto il mio primo podio e da quel momento, anche se avevo dei dubbi, siamo andati a Misano e ho visto che ero anche veloce. Pensavo che forse avremmo potuto lottare per stare tra i primi tre alla fine. Nell'ultima parte della stagione ho avuto la pressione di lottare per il campionato, ma anche di non ammalarmi per non essere escluso dalla competizione”.
Tutto è andato nel migliore dei modi, ma Joan pensa già al 2021, campionato in cui dovrà difendere il titolo.
"Quest'anno ho potuto dimostrare che siamo stati competitivi - ha sottolineato - Sappiamo che il pacchetto che Marc Márquez e la sua moto compongono è stato molto veloce negli ultimi otto anni e per continuare ad essere al top nel 2021 dobbiamo continuare a migliorare, rendere la moto un po' più veloce e migliorare nelle prove, lottare per la pole position e la vittoria. Tutto questo sarà necessario per combattere contro Marc”.
Che stagione sarà la prossima?
"Spero che l'anno prossimo non avremo tanti rivali diversi come nel 2020 - si è augurato - Il mio compagno di squadra è veloce, anche Fabio Quartararo lo è, così come i piloti di altri costruttori che hanno dimostrato un grande livello in questa stagione”.
Mir partirà da favorito, avendo il numero 1 sulla carena.
"Vincere il titolo ti toglie la pressione, ma d'altra parte ti mette sotto pressione in modo diverso - ha spiegato - La pressione non mi spaventa, mi aiuta sicuramente ad ottenere di più da me stesso e a ottenere risultati migliori. Se avrò questa pressione fin dall'inizio nel 2021, penso di poter fare bene”.