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Jerez, ore 10. Finalmente la nuova Kawasaki esce dai box. Dopo averne parlato per mesi e settimane, in occasione della seconda giornata di test sulla pista spagnola, Johnny Rea e Alex Lowes hanno finalmente sfoggiato la loro nuova arma. In questi ultimi mesi , come detto, se n'è discusso più volte di come sarebbe stata la nuova moto. C’è chi sosteneva un cambio radicale del progetto, quasi ad arrivare ad allacciarsi a una filosofia MotoGP.
Invece, niente di tutto ciò. Già, perché ad Akashi non hanno optato per stravolgimenti, ma solo per un’evoluzione del progetto, mantendo quindi intatta la propria filosofia. Come si può vedere dalle immagini, telaio, forcellone e coda non hanno subito alcuna variazione, confermando quanto visto sulla precedente.
Il cambiamento più grande, visibile ad occhio nudo, riguarda invece l’anteriore, con il cupolino che mostra due feritoie ai lati con ali integrate. La protuberanza riproduce quindi l’effetto ali con l’obiettivo di generare downforce.
Infine il motore, nodo centrale del progetto. Più volte, in questi ultimi anni, Johnny ha chiesto maggiore potenza, al fine di colmare il gap dalle rivali, soprattutto dopo l’arrivo della Panigale V4. A tal proposito, ad Akashi, hanno cercato in tutti i modi di venire incontro alle esigenze del Cannibale, aumentando di 600 giri il motore. La precedente ZX-10RR ne aveva 14.600, con questa si arriva invece a 15.200. Honda ne 15.600, mentre Ducati 16.100, ovvero 900 in più rispetto alla giapponese.
Intano, a Jerez, Rea e Lowes sono gli unici piloti in azione con la nuova moto, dal momento che le altre squadre satellite dovranno aspettare il nuovo anno. Alle 18 la conclusione. QUI il live di giornata.
