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MotoGP, Miller: "Non credo alla teoria di Iannone della bistecca contaminata"

Jack fuori dal coro: "Ho delle mucche nella nostra fattoria e non usiamo steroidi. Ma se anche fosse così, non credo che risulterei positivo dopo aver mangiato una bistecca. Abbiamo un manuale dalla WADA, un piccolo errore può costare caro"

MotoGP: Miller:

Durante il fine settimana di Valencia tantissimi piloti hanno preso posizione al fianco di Andrea Iannone nella vicenda legata alla squalifica di quattro anni per doping. Quasi tutti hanno difeso il pilota, ritenendo spropositata la squalifica e credendo fermamente alla buona fede del pilota di Vasto. 

Ma un pilota che spesso rappresenta una voce fuori dal coro, anche in questa circostanza ha dimostrato di non essere allineato con il pensiero della maggior parte dei suoi colleghi. Jack Miller ha infatti spiegato al collega Simon Patterson di essere assolutamente poco convinto riguardo la teaoria difensiva presentata da Iannone, pur ammettendo di essere molto dispiaciuto per quanto accaduto al pilota italiano. 

"Ha avuto quattro anni di squalifica e non c'è molto da aggiungere. Per ricevere una squalifica come questa, devono esserci prove molto forti contro di lui. Questa è la nostra vita, queste sono le regole che dobbiamo seguire. E' una vera sfortuna per lui essersi trovato dal lato sbagliato e gli auguro il meglio, ma tutti sappiamo cosa possiamo e cosa non possiamo fare per non commettere errori". 

Miller ha sottolineato di non credere assolutamente alla teoria riguardo la contaminazione alimentare. 

"Se mi chiedete se io creda o meno che sia dovuto alla carne, io dico di no. Ho delle mucche nella mia fattoria, e posso dire tranquillamente che non usiamo iniezioni di steroidi. Ma se anche lo facessimo, non credo che risulterei positivo dopo aver mangiato una bistecca"

Il futuro pilota ufficiale della Ducati è anche molto duro verso Iannone in considerazione del quantitativo di regole ed indicazioni messe a disposizione dalla WADA negli ultimi anni. 

 "Ogni anno riceviamo un libro su cui c'è scritto quello che possiamo e quello che non possiamo fare. Sono stato controllato dalla WADA ogni anno da quando sono in MotoGP, e mi hanno fatto dei test una o due volte all'anno. Quest'anno più che mai, per avere la nostra licenza abbiamo dovuto partecipare ad un corso di tre ore e mezza con la WADA e si devono leggere tutte le regole bene per evitare di commettere errori. Abbiamo tutte le informazioni che ci servono. Io sono abbastanza paranoico riguardo le proteine e gli integratori, perché una contaminazione può capitare, quindi sono estremamente attento in quello che faccio. Un piccolo errore può costare molto, ma ci sono tutte le indicazioni per evitarlo". 

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