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Dovizioso: "Questa MotoGP sembra la F1: la partenza è troppo decisiva"

"I rapporti con la Ducati? Niente di nuovo. Mi sarebbe piaciuto fare un anno più competitivo ma non lo siamo stati. Ci divertiamo meno"

MotoGP: Dovizioso:

Ha sempre l’aria triste, questa stagione è ormai un calvario. Andrea Dovizioso e la Ducati, il finale di stagione è duro, complesso.

“Mi sarebbe piaciuto essere più competitivi quest'anno, non lo siamo stati, ci divertiamo un pochino meno. Non è cambiata troppo la situazione. E’ brutto non essere competitivi, si complica tutto, non è così divertente, è stata un’annata particolare, senza tifosi né amici attorno, e se in più non sei competitivo è tutto un po’ così”. Il pilota della Ducati è passato dall’essere il maggiore indiziato per il successo finale all’uomo con i rimpianti più grandi. 

Ma adesso c’è un GP di Valencia da affrontare, e Dovizioso lo sa.

“I primi giri fanno tantissima differenza. Un Mir e un Rins domani possono recuperare. A parte loro, no: nessuno può da dietro. Dipende dalla partenza e dai primi giri. Siamo in tanti ad avere un passo simile e di conseguenza la posizione che hai alla fine del terzo giro è il 70 per cento della gara. Per Rins e Mir un po’ meno”. 

Mir si gioca molto, e Dovizioso ne è cosciente. “Se sarà tranquillo avrà la possibilità di recuperare”, dice il pilota della Ducati. E poi c’è Morbidelli. Che, dice il Dovi, “avrà la possibilità di vincere se potrà guidare davanti da solo. Ma Miller è carico, Taka  veloce. Quindi dipenderà molto dalla partenza. Quando sei in sedici piloti ad avere un passo simile tutti sanno che si può creare qualsiasi situazione e tutti saranno aggressivi”. 

La partenza, insomma, è fondamentale. Una sorta di Formula 1, dove cominciare bene è decisivo.

Da questo lato sì perché il livello delle moto e dei piloti è alto e quindi siamo tutti più vicini. Avendo una griglia vicino al livello di velocità sì, fa la differenza in che posizione sei i primi giri. E se lo dicono Mir e Rins che sono stati veloci tutto l’anno ti fa capire quanto è importante. Da questo lato qui è più brutto”.

Però Dovizioso farà la sua gara, come sempre. I tempi non incoraggiano, ci sono ancora cose da capire, da rivedere, da comprendere.

“Nella Q1 la prima uscita è stata un po’ all’arrembaggio, dovevi trovarti nella posizione giusta. Ho cercato di partire più avanti possibile, stava cominciando a piovere. Avevo Rins davanti, ho detto dài, cerco di fare un buon tempo. C’è chi è andato forte e chi era ancora più indietro”. 

E ancora: Aspettative? Non lo so. Siamo in tanti, partire in mezzo ti dà la possibilità di gestire e fare certe cose. Quando parti dietro no: la gomma cala. E’ la MotoGp di oggi: chi ha recuperato quest’anno è perché era molto più veloce. Con questa gomma è più difficile anche se sei un decimo costante, fai fatica anche a sorpassare”.

 

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