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MotoGP, Petrucci: “Andrea Iannone? In Malesia ho mangiato al suo fianco”

“Quella sera mi trovavo ad un altro  tavolo, ma in quel periodo ero vegetariano. Dovremmo tutti stare attenti a cosa mangiamo. Marquez? Mi disse che voleva tornare a Valencia. La Ducati? Ho rischiato di rompermi l’osso del collo"

MotoGP: Petrucci: “Andrea Iannone? In Malesia ho mangiato al suo fianco”

La notizia della settimana è senza dubbio la squalifica di quattro anni inflitta per doping ad Andrea Iannone. È proprio da qua che parte Danilo Petrucci. Una vicenda che ha colpito non poco il pilota ternano, pronto ad affrontare il penultimo appuntamento stagionale di Valencia con la MotoGP.

“La decisione non è imparziale – ha esordito Danilo - è trascorso quasi un anno da quando è accaduto il fatto e solo oggi abbiamo una sentenza. Mi dispiace molto per Andrea e al tempo stesso per i suoi sogni. L’ho sempre considerato un pilota di talento”.

In merito a questa vicenda, Danilo svela un retroscena.

“Lo scorso anno, quando è successo il fatto in Malesia, io e Andrea eravamo a cena a fianco, ma su due tavoli diversi. Lui era con la sua squadra, mentre io con le mie persone del team. Il fatto è che in quel periodo mangiavo vegetariano e non avevo questi problemi con la carne”.

Sta di fatto che questa sentenza ha scosso non poco il paddock del Motomondiale.

“Il fatto è che un pilota, per quanto possa essere attento al cibo, non può capire fino in fondo cosa ci sia dentro in un determinato prodotto. La cosa è incontrollabile e tutti siamo scossi da questa vicenda. Bisognerà stare attenti a ogni minima cosa che si mangia, anche perché poi è difficile provare che un prodotto sia stato contaminato con degli steroidi”.

Anche Danilo, come altri pilota, ha mostrato la propria vicinanza a The Maniac.

“Gli ho scritto, dicendogli che mi dispiaceva molto e al tempo stesso che vorrei rivederlo presto sorridere. Per lui le moto rappresentavano  la vita e chiudere così è stato brutto. Mi dispiace molto non rivederlo in pista”.  

L’attenzione torna poi alla pista, anche perché è tempo di fare bilanci.

“Di sicuro ho fatto degli errori in questa stagione, perché se no sarei in lotta per il titolo. L’errore è stato quello di lavorare su un’area della Ducati che non era quella corretta, anziché adattarla con l’assetto. La stagione è poi partita in salita fin dai test di Jerez, quando a causa dell’olio lasciato in pista dalla moto di Espargarò sono caduto rischiando di rompermi l’osso del collo. Questa cosa non è stata presa in considerazione, anche perché non c’erano delle immagini. In seguito mi sono innervosito, perché non ho trovato nell’immediato la soluzione, arrivandoci tardi. Di sicuro si poteva fare meglio, anche se dirlo ora è tardi.

Questa settimana si è parlato molto anche del mancato ritorno di Marc Marquez.

“Quando ci ho parlato a Barcellona era abbastanza felice, perché pensava di tornare per queste ultime gare. Alla fine però la situazione non è cambiata e credo che al momento sia difficile capire la situazione. Dopo il GP di Catalogna non ho però avuto più l’occasione di rivederlo”.

Molto più vicino a Danilo, si è sviluppata la vicenda di Dovizioso, il cui futuro è ancora incerto.

“Sinceramente non so cosa dire riguardo Dovi, anche se sono dell’idea che lui volesse trovare una moto competitiva per correre. Spero non rimanga troppo fermo e di rivederlo in pista”.


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