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MotoGP, Dovizioso: "Mondiale strano, sarebbe cambiato poco con Marquez in pista"

"Ho lottato per tre anni con lui, ed ora mi ritrovo senza carte da giocarmi. E' una sensazione strana e difficile da digerire, un peccato finire così con la Ducati, ma ci sono mille ragioni per cui siamo a questo punto"

MotoGP: Dovizioso:

Andrea Dovizioso aveva le ultime chance di restare in corsa per il titolo a Valencia, ma adesso che la vetta della classifica è a 45 punti con solo due gare da disputare, è chiaro che l'ipotesi di conquistare il titolo nell'ultima stagione in sella alla Ducati sia del tutto sfumata. Un vero peccato per Dovizioso, che dal 2017 al 2019 era stato battuto solo da sua maestà Marc Marquez, ovvero il grande assente in pista in questo 2020 così strano. 

Oggi Dovizioso ha chiuso la gara con una scialba 8a posizione un Gran Premio vissuto senza dubbio soffrendo. Scattato dodicesimo in griglia, il futuro ex pilota della Ducati ha dato anche vita ad una discreta rimonta, che però si è infranta contro il muro rappresentato dalla mancanza cronica di confidenza con le Michelin 2020. Un ostacolo che ha reso questa stagione difficile per chi inizialmente era destinato a raccogliere, teoricamente senza problemi, la corona iridata dalle mani dell'assente Marquez. 

"Con le sensazioni che avevo questa mattina, tutto sommato la gara non è andata male - ha commentato Dovizioso - soprattutto nella seconda parte della gara sono andato abbastanza bene. Fortunatamente mi sento bene e sono riuscito ad essere consistente, il che mi rende felice. Dobbiamo cercare di portare queste sensazioni nel prossimo fine settimana. Ad un certo punto ho provato a guidare in modo leggermente diverso e sono stato subito più veloce. Poi ho avuto un drop della gomma. Il mio obiettivo sarà imparare ad essere veloce con gomme nuove e tornare a frenare come so. Finire la gara così non è stato un male tutto sommato. Certo c’è stato il sorpasso di Binder alla fine, ma era davvero troppo veloce. Penso che nel prossimo fine settimana saremo molto più veloci, avremo la possibilità di lavorare come non abbiamo potuto fare in questo fine settimana. Spero che potremmo fare uno step di velocità e dopo vedremo per cosa ci troveremo a lottare". 

Questa stagione doveva essere la tua grande occasione senza Marquez in pista. Come ti senti adesso che sta sfumando la possibilità di diventare campione?

"Non è bello trovarsi in questa situazione dopo aver lottato per tre anni con Marc. Sono brutte sensazioni, senti di non avere carte da giocarti in nessuna situazione. Senti di non avere energie da sfruttare, ti senti un po’ impotente per quanto tu stia lavorando nei box. Non volevo finire così con la Ducati, ma ci sono mille ragioni per cui siamo in questa situazione. Ci ho provato, ma le cose sono come sono. Il campionato è stato strano per tante ragioni. Certo è mancato Marc, ma sarebbe stato strano lo stesso anche con lui in pista. Hanno fatto tutti il massimo, indipendentemente dalla sua presenza". 

La Suzuki è cresciuta tanto oppure sono state le gomme a cambiare i valori in campo secondo te?

"La Suzuki è il presente. Non si possono fare previsioni sul futuro con queste gomme, ma il potenziale di Suzuki lo stiamo vedendo oggi, sia della moto che dei piloti. Sono stato sempre competitivi, lo saranno anche in futuro. Queste gomme cambiano tutto per tutti. Per alcuni in meglio, per altri in peggio, questa è la verità. Credo che in Suzuki non si siano lamentati delle gomme perché per loro è stato un vantaggio. Di solito ti lamenti quando le cose vanno peggio, non quando vanno meglio".

Oggi per poco non è successo un pasticcio con Alex Marquez. Te ne sei accorto?

"Fortunatamente non mi sono accorto di Marquez. Non è stato bello trovarsi in quella situazione, avevamo tutti un po’ di problemi con le gomme in quel momento e lui è arrivato molto più forte di me in staccata. Per fortuna non è successo nulla". 

L'esito di questa gara chiude le tue chance iridate, oppure pensi di poter ancora lottare?

"Come ho detto in questo weekend, la gara di oggi non cambia tanto. Oggi non è andata così male, ma il punto è che non è cambiato niente. Siamo arrivati qui con poca confidenza sulla moto ed anche questo Gran Premio non ha cambiato queste sensazioni. La matematica ci tiene in gioco, ma cambia poco. Diciamo che quando hai così poche carte fai fatica ad essere euforico. Però alla fine dal secondo posto al sesto in classifica, siamo tutti vicini. Giochiamocela e se non è possibile lottare per il campionato, portare a casa un secondo o terzo posto non ci sputerei sopra. La vedo complicata, ma ci provo fino alla fine". 

Hai detto di non sentirti molto bene. Dobbiamo preoccuparci?

"Ho dei sintomi particolari, ma leggeri in realtà. Oggi mezz’ora prima della gara mi sono sentito un po’ peggio, infatti ero preoccupato che potesse finire male. Domani farò il test e vedremo, anche se i sintomi non sembrano quelli del Covid. Ho fatto anche il test antidoping, vedremo in quelli se esce qualcosa! Spero di non avere niente".

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