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MotoGP, Bagnaia: "Sarei stato il miglior pilota Ducati, andavo come le Suzuki"

"Sono caduto perché ho spinto troppo. Commesso un errore da principiante e non va bene. Tre gare che non finisco. Contento di avere Marini, la Ducati è una moto complicata, sarò felice di aiutarlo"

MotoGP: Bagnaia:

Pecco Bagnaia aveva detto che Valencia sarebbe potuta essere la pista su cui tornare a brillare in sella alla Ducati ed oggi in gara è stato così. Il problema è che la sua gara è durata solo sette giri, ovvero quelli percorsi da Pecco prima di incappare in una rovinosa scivolata alla curva 2. Scattato molto indietro in griglia, il futuro pilota ufficiale della Ducati stava però spingendo forte, replicando il ritmo che nel frattempo stavano tenendo i due piloti Suzuki in testa alla gara. Una occasione sprecata insomma, che lascia a Bagnaia tanta voglia di rifarsi nelle ultime due gare della stagione. 

Prima di parlare però della gara di oggi, Bagnaia ha commentato l'arrivo di Luca Marini in MotoGP nel 2021. Il fratello di Valentino Rossi rappresenta il quarto pilota della VR46 Riders Academy a raggiungere la top class, andando ad affiancare lo stesso Rossi, Morbidelli e Bagnaia, che condividerà con Marini i colori della Ducati. 

"E’ vero che sta arrivando una nuova generazione di piloti, ma anche i veterani vanno sempre forte - ha commentato Bagnaia -  Marquez quando tornerà secondo me sarà allo stesso livello di prima, ha già ampiamente dimostrato di essere un vincente e tornerà al top. Ci sta però, in tutti gli sport arriva il giovane che va sempre un po’ più forte. Il cambio generazionale c’è in tutto, probabilmente arriverà anche qui. La Moto2 è stata molto propedeutica per tutti e io sono contento di avere Luca Marini in Ducati l’anno prossimo, così possiamo parlare un po’ di moto tra di noi. Se potrò dargli una mano gliela darò anche. La Ducati è una moto complicata, se riesco ad aiutarlo ad imboccare la strada giusta per guidarla, sarà sicuramente un vantaggio per lui".

Parliamo però adesso di presente e di un errore che ha compromesso una gara in cui sembravi avere un altissimo potenziale. 

"E’ stato un mio errore, non ho gestito bene il potenziale della mia moto - ha ammesso subito Bagnaia -  oggi ero veramente forte e veloce, ma partivo troppo dietro in griglia. Ho dovuto spingere subito molto, al 5° giro ero il più veloce in pista assieme ai due Suzuki e stavo tentando di recuperare tutto il gap. Quando parti dietro va così, devi spingere troppo. Era la prima volta che usavo quelle gomme per la gara, è stato difficile. Ho frenato un pochino più forte in curva 2 e sono caduto, un mio errore. Da principiante. Almeno ho ritrovato le buone sensazioni di Misano e va bene così. Quello che devo fare adesso è imparare a restare più concentrato nella prima fase di gara. Il mio potenziale oggi era di finire in top six e invece sono caduto. Spero nel prossimo fine settimana qui di trovare condizioni di asciutto per poterci lavorare un po’".

Avete azzardato una mossa sull'assetto della moto dopo il warmup?

"Oggi la moto era diversa, abbiamo provato un assetto mai sperimentato prima, un azzardo dopo il warm up. La moto era perfetta, ma  ho bisogno di fare più giri in questa configurazione. Penso che nel prossimo fine settimana saremo veloci come oggi, ma ho bisogno di finire assolutamente una gara. Sono tre gare che per problemi diversi non finisco, la prossima volta voglio essere veloce come oggi e finire. Sarà fondamentale partire almeno nelle prime due file, partire dietro rende tutto troppo complicato. Mi piacerebbe fare almeno due top five nelle ultime due gare. Penso di avere il potenziale per riuscirci, è questo il mio obiettivo. Ci proverò , stiamo lavorando duramente per tornare al top. Devo concretizzare meglio il mio potenziale". 

Almeno hai ritrovato la velocità di Misano. 

"Peccato aver fatto solo sette giri, ma è così. Oggi ho proprio sbagliato io, ma è stato un weekend difficile. Partire con tante incognite non è stato facile, non sapevo come mi sarei trovato con la gomma davanti, che poi mi ha anche tradito alla fine. Però era la scelta giusta, ho solo sbagliato io modo di approcciarmi alla gara. Sono andato subito troppo forte, ero molto più veloce dei piloti davanti e volevo recuperare subito troppo. Sono uscito molto forte dalla curva 1, quindi sono arrivato un po’ più forte nello stesso punto di staccata del giro precedente alla 2. Ho insistito un attimo di più sui freni e la curva 2 è stata per tutto il weekend quella più insidiosa, avrei dovuto aspettarmelo e non fare un errore da principiante. Sappiamo che si impara dagli sbagli, devo fare solo questo adesso. Sono fiducioso per le sensazioni ritrovate qui".

Pensi che questi errori potranno condizionarti nel prossimo fine settimana? Magari avrai voglia di concludere la gara senza prenderti troppi rischi?

"Di solito non mi faccio condizionare, però il weekend prossimo alla curva due mi sa che andrò un decimo più piano. E’ meglio! Soprattutto voglio finire la gara, ad Aragon 1 sono caduto in modo stupido. Ad Aragon 2 ho rotto il motore, qui sono caduto al 7° giro. Così non va bene, abbiamo molto più potenziale, oggi avrei potuto essere il miglior pilota Ducati. Devo imparare, crescere ed accettare che in MotoGP devi essere sempre al limite, ma con cognizione. Oggi era troppo presto per spingere così al 7° giro".

 

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