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Moto3, A Valencia vince Fernandez, bandiera nera per Arenas, Ogura a -3

Il leader del mondiale viene coinvolto nella caduta di Vietti, va ai box, rientra in pista da doppiato e infastidisce Ogura. Podio per il giapponese dietro a Sergio Garcia

Moto3: A Valencia vince Fernandez, bandiera nera per Arenas, Ogura a -3

Doveva essere una gara decisiva per il mondiale, e così è stato. La situazione era chiara: Albert Arenas, leader della classifica doveva provare a guadagnare più punti possibile sui diretti inseguitori Ai Ogura, Celestino Vietti, Jaume Masia e Tony Arbolino. Il risultato della tensione competitiva tra questi piloti è stata una gara incredibile piena di colpi di scena, momenti davvero delicati e proteste nei box. 

Andiamo con ordine. Tutto ha inizio proprio allo start della gara con un’ottima partenza di Celestino Vietti che però, nella bagarre dei primi giri con Raul Fernandez, ha voluto attaccare forse un po’ troppo cadendo e coinvolgendo nella caduta anche Alonso Lopez che nell’incidente ha tamponato proprio Albert Arenas costringendolo a rientrare nei box per riparare la rottura del supporto del piede. Arenas è poi rientrato in pista e si è reso protagonista di un episodio alquanto strano, rientrando nel gruppo dei primi, infastidendo Arbolino ed Ogura (i più diretti avversari per il mondiale ancora in pista) e cercando di tirare Darryn Binder per aiutarlo a rientrare nella lotta per il podio. Un comportamento che è stato fortemente discusso nei box con i rappresentanti del team Asia che hanno richiesto chiarimenti alla direzione che poi ha sanzionato Arenas con la bandiera nera. 

Il caos causato dalla caduta di Celestino Vietti e Alonso Lopez ha favorito Raul Fernandez che da quel momento è riuscito a scappare andandosi a prendere una vittoria in solitaria, la sua prima nel motomondiale dopo il podio di Aragon. 

“Questa vittoria è incredibile – ha detto Raul al Parco Chiuso – Finalmente ho ottenuto la mia prima vittoria, voglio ringraziare il mio team e la mia famiglia. Ora voglio rivedere la gara perché ho avuto anche qualche problema”. 

Seconda posizione importantissima per Sergio Garcia che all’ultimo giro, senza nulla da perdere in ottica mondiale, ha attaccato Tony Arbolino che fino a quel momento aveva condotto senza particolari problemi il gruppo degli inseguitori di Fernandez. 

“Oggi la gara è stata complicata – ha detto Garcia - le condizioni della pista erano difficili ma ho spinto fino alla fine e sono riuscito a salire sul podio”.

Tony Arbolino è stato poi sorpassato anche da Ai Ogura nella parte centrale del tracciato, sorpasso importante in ottica mondiale visto che il giapponese ora si trova a -3 dal leader del mondiale e Arbolino è quarto in classifica a -23. 

“All’inizio ho visto un brutto incidente davanti a me e avevo un piccolo distacco da Fernandez ma Arbolino aveva un buonissimo passo e si è messo davanti a me - ha detto Ogura – Oggi ho avuto qualche problema quindi spero di andare ancora meglio settimana prossima”.

Dietro ad Arbolino è successo un po’ di tutto con tantissime cadute tra le quali anche quelle di entrambi i piloti Leopard e SIC58, con Masia che, dopo le vittorie nei due weekend di Aragon, sembra essersi defilato nella lotta al titolo mondiale trovandosi ora a -24. Alla fine, la quinta posizione è andata a Darryn Binder davanti a Tatay e ad un ottimo Stefano Nepa, che partiva dalla 24° casella, con Alcoba, Salac e Sasaki a chiudere la top 10. Tripletta italiana dall’11° alla 13° posizione con Rossi, Migno e Fenati che hanno preceduto Oncu e Rodrigo con lo spagnolo che è stato penalizzato con un long lap per il contatto che ha causato la caduta di Suzuki. 

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