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MotoGP, Quartararo: "Domani potrebbe decidersi il mondiale, dovrò rischiare"

"Se cadrò sarà stato per una buona causa perché se non sarò aggressivo perderò la possibilità di giocarmi il titolo. Ci sono delle differenze con la M1 dello scorso anno. Sarò aggressivo dai primi giri"

MotoGP: Quartararo:

Fabio Quartararo da qualche settimana si trova a rincorrere Joan Mir in classifica e, sempre da qualche settimana, il francese sembra aver perso quello smalto che ne aveva contraddistinto lo spumeggiante inizio di stagione (con giallo penalizzazione) a Jerez. Ora Fabio si trova nella brutta posizione di chi era il gran favorito e che lentamente sta facendosi scivolare dalle mani un mondiale che ad un certo punto era sembrato controllare. Cosa sta succedendo al pilota del team Petronas? Perché con l’avanzare delle gare la sua M1 sta funzionando sempre peggio? 

“La verità è che non mi sento bene sulla moto – ha detto Quartararo dopo l’11° posto conquistato nelle qualifiche del GP d’Europa – I primi giri del Q2 non sono nemmeno andati male ma poi gli altri sono riusciti a fare un passo in avanti mentre io no. Ora devo capire i perché di questa mancanza di confidenza sul bagnato, lo scorso anno non era così”. 

Secondo te quali possono essere le ragioni di questa differenza di prestazioni su pista umida rispetto alla passata stagione? La M1 è una moto a cui manca velocità di punta e che dunque con la pioggia dovrebbe perdere pare del gap dalle altre moto in quell’area. 

“Non ho mai sentito questa moto come mia. Certo, ho fatto delle belle gare quest’anno e sono in corsa per il mondiale ma non ho mai avuto le stesse belle sensazioni della scorsa stagione. C’è qualcosa che manca proprio in termini di confidenza con la M1 in questo momento, non mi sento a mio agio. Nel 2019 a Phillip Island sotto la pioggia non eravamo andati male, io non sono un gran pilota in condizioni di bagnato ma nemmeno un disastro. Ho provato a fare di tutto sulla moto: cambiare la posizione in sella, il modo di frenare e molto altro ma continuo a perdere la M1 sia sul davanti che al posteriore, è frustrante”. 

Parliamo di domani: sarà una giornata importantissima per il mondiale visto che mancano solo tre gare al termine. Come detto stai rincorrendo Mir e i punti di distacco sono 14. Dietro di te c’è un bel lotto di piloti capitanati da Vinales (che domani partirà dalla pit lane per aver sostituito il motore) e da Morbidelli che si trova a 6 punti da te. Cosa ti aspetti e quale potrebbe essere la tua strategia pensando che Mir e Morbidelli partiranno entrambi davanti a te?

“Domani dovrò rischiare, non ho più nulla da perdere perché è in gare come quella che correremo domani che si decide il mondiale. Se cadrò sarà stato per una buona causa perché se non sarò aggressivo perderò la possibilità di giocarmi il titolo. Di certo il warm up di domattina sarà importante per capire le condizioni e se sarà asciutto potrebbe andare un po’ meglio perché partiremmo tutti con una base, e la mia è buona. Io penso di poter essere abbastanza forte per conquistare il mondiale e la dimostrazione sono le tre gare che ho vinto in questa stagione”. 

Come vanno le cose all’interno del team? La pressione c’è anche per loro, come ti stanno aiutando in questo momento di difficoltà e cosa credi che Yamaha dovrebbe migliorare sulla moto per il 2021?

“Sinceramente preferisco non rispondere all’ultima domanda, vorrei tenerlo per me anche se la cosa più urgente è la velocità di punta. Per quanto riguarda il team direi che mi stanno aiutando a capire cosa fanno di diverso rispetto a me le altre Yamaha. Oggi era come se stessi guidando sul bagnato per la prima volta”. 

 

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