Tu sei qui

MotoGP, Petrucci: "Sono arrivato al box sfinito, ma la mia Ducati non era pronta"

"Ho fatto un errore io e un errore la squadra: siamo pari. Fortunatamente in questa settimana ho fatto molte ripetute di corse a piedi, ma non sono servite. Ho corso con il cuore in gola per rientrare"

MotoGP: Petrucci:

Com'era prevedibile il primo dei Gran Premi a Valencia è stato condizionato da una situazione metereologica instabile. Al termine della prima giornata di prove libere, sul bagnato, Danilo Petrucci non ha offerto le prestazioni che ci si aspettano da lui in queste condizioni. Il Ducatista ha terminato la prima sessione in mattinata con il sesto tempo. Il pomeriggio, d’altra parte, non ha dato i suoi frutti; pista umida e diciottesimo tempo.

Il ternano è stato protagonista di una caduta senza conseguenze all’ultima curva, a cinque minuti dal termine delle FP2. E corso ai box per porre rimedio al suo errore, ma senza però trovare la moto pronta, così è stato costretto a fermarsi con qualche minuto d’anticipo.

“Durante quei due minuti il team non è stato in grado di montare le gomme, ed è stato un peccato, perché ho corso per due minuti e mezzo con dieci chili di attrezzatura addosso e Tardozzi mi ha detto che la moto non era pronta per tornare fuori. Magari non si aspettavano che sarei stato così veloce a correre. Insomma, è un peccato soprattutto perché ero veloce questa mattina. Oggi pomeriggio ho fatto un errore, ma stavo spingendo e sicuramente con quel giro sarei andato direttamente in Q2. Adesso la situazione è diventata un po’ più difficile. Però se siamo veloci riusciremo ad essere veloci anche domani. Sicuramente passare per la Q1 è sempre complicato. Per quanto riguarda la performance ho fatto un errore sia io che il team".

Petrucci ha dato comunque una bella dimostrazione di tenuta atletica.

“Quando guidiamo abbiamo già i battiti a 160/170, aggiungi tirar su la moto con dieci kg di equipaggiamento, tra tuta, casco e stivali. Soprattutto con la tuta sulla sabbia, penso che i battiti fossero arrivati oltre il limite. Ero veramente sfinito quando sono arrivato al box. Anche perché in moto ci metti un attimo dall’ultima curva, ma a piedi è un po’ più lunga. Fortunatamente in questa settimana ho fatto molte ripetute di corse a piedi e mi sono servite. Come ho già detto, ho fatto un errore io e un errore la squadra, quindi non possiamo prendercela con nessuno. Chiaro, se ci fosse stata la moto pronta avrei potuto fare almeno un altro giro”.

Uno tra gli argomenti più discussi in queste ore nel paddock è senza dubbio l’investigazione sul motore Yamaha. Danilo, nonostante questo non tocchi la sua posizione ha chiarito il problema: si è creato un precedente per il futuro.

“Per me non è un grande problema, sfortunatamente non sto lottando per la vittoria del campionato anche se con i punti sarebbe ancora possibile. Sicuramente è strano che questa penalità sia arrivata nelle ultime gare, specialmente è difficile capire perché abbiano penalizzato i costruttori e non i piloti, forse questo potrebbe essere un punto che si potrà sfruttare nel futuro, perché allora significa che puoi usare pezzi diversi per il motore e non avrai penalità nel mondiale piloti".

La caduta all’ultima curva potrebbe aver condizionato l’inizio delle qualifiche di domani. Il numero 9 sembra non esser spaventato dalla velocità della sua Ducati, quello che potrebbe maggiormente condizionare la sua prestazione domani sembra essere la pioggia.

Guardando l’ideal time sono ottavo però non conta niente. Stavo facendo un bel giro e purtroppo sono caduto all’ultima curva, è stata una scivolata abbastanza stupida, però ero abbastanza al limite in quella parte di circuito, anche perché c’erano delle chiazze bagnate. Mi è dispiaciuto fare quell’errore e più che altro sembra che pioverà anche questa notte, quindi domani mattina sarà impossibile migliorare, penso che dovrò passare per la Q1.”

Audio raccolto da Nicole Facelli


Articoli che potrebbero interessarti