Tu sei qui

MotoGP, Morbidelli: "Avevo la concentrazione brasiliana, come il mio idolo Senna"

"Non ho mai creduto a un livello di concentrazione superiore, ma da oggi comincio a crederci di più. E' stato un trip: mi è sembrato di fare due giri. E spesso mi capita di dire: cosa farebbe Vale in questa situazione?"

MotoGP: Morbidelli:

Tra la trascendenza e l’iper razionalità, Franco Morbidelli si gode l’attimo. Che è infinito e bellissimo, un successo lungo un sogno.

“Quello che ho sentito oggi era un tipo diverso di concentrazione: concentrazione brasiliana, la chiamo io. E quando è così è superiore al normale. Uno dei miei idoli è Senna, lo sapete. Io non ho mai creduto a un livello di concentrazione superiore, diverso, rispetto a quello normale che puoi avere durante una gara. Ma oggi comincio a crederci di più. L’essere umano può fare cose fantastiche se è in una condizione mentale ottimale come lo eravamo oggi, come ero io oggi. E questa mia condizione è dovuta al fatto che abbiamo lavorato splendidamente, il mio team mi ha messo in questa condizione: pensare a guidare la moto nel modo migliore possibile”.

E' entrato in un tunnel, un trip, "e quando ho finito la gara mi sono sembrati due giri, mica ventitré. Per questo mi è sembrato un trip. Io non credo a questo tipo di cose. Sono un iper razionale. Ma oggi ho sentito qualcosa di diverso. Non sono nemmeno estremamente credente, ma oggi sopra la moto ho sentito qualcosa di diverso". 

Lo chiama "trip", viaggio, perché c'è qualcosa di mistico in questo grande girotondo di Aragon, una pista che era ostica e invece è diventata una epifania per Morbidelli.

Morbidelli: "Pensare di vincere per un team satellite è irrazionale, ma non impossibile"

"Pensare di vincere è irrazionale. Due i motivi: siamo un team clienti e ho un pacchetto dell’anno scorso. Ma irrazionale non vuol dire impossibile. Bisogna crederci al cento per cento come stiamo facendo e vedremo dove saremo alla fine di questo campionato. Nulla è impossibile nella vita, nulla. Ci sono cose improbabili, inconcepibili. Che però succedono. E succedono perché chi le fa ci crede al cento per cento. Soprattutto nello sport. Continuiamo a spingere, e poi vedremo alla fine dell’anno".

E' un viaggio che può diventare un metodo. Forse sì, forse no: oggi di questo Franco non si preoccupa. Guarda al domani, ma si gode l'adesso. "Sarà difficile replicare tutto, ma sicuramente questa cose faranno da riferimento per Gran Premi successivi. Non so se diventerà un metodo. Ma faranno da riferimento". 


 

Sboccia la grandezza di Franco, secondo successo in questo mondiale degli assurdi, delle sorprese, delle cose incredibili. E anche lui torna in gioco per il campionato: quinto posto, l’orizzonte è bellissimo.

“Sapevo che oggi era tutto o niente, sapevo anche che il mio team aveva fatto un ottimo lavoro questo weekend. Hanno fatto il setting alla moto perfettamente e sapevo, confidavo al cento per cento in quello che avevano provato. Volevo dare tutto in ogni giro, dovevo dare tutto in ogni giro. Mi sono sentito benissimo per tutta la corsa. Grazie a tutti e se ho vinto oggi è grazie a tutti loro. Facendo questo lavoro in così poco tempo siamo stati capaci di fare un grande risultato”.

Morbidelli: "Nelle prossime tre gare dovremo attaccare, ma senza fare un errore"

Franco luccica di gioia, anche se è così calmo da sembrare imperturbabile.

“Apparentemente oggi siamo tornati in gioco. Abbiamo 25 punti da scalare e siamo pronti per affrontare queste tre gare che mancano. Attaccando a tutta. Non dovremo fare nemmeno un errore. Dobbiamo lavorare molto duramente e molto bene, e vedere dove saremo alla fine”.

Franco è stato undici secondi più veloce dello scorso week-end. Ci sono delle ragioni, Morbidelli le ha trovate

E’ andato tutto molto bene questa settimana, la chiave è stata questa. Abbiamo fatto dei giri con le gomme usate, abbiamo settato la moto per le gomme nuove e abbiamo cercato anche di preparare la moto per il consumo delle gomme, e questo ha pagato: undici secondi più veloce. Una scelta di gomme diversa che è stata migliore per me”.

Essere quarto in classifica “è una grande cosa” dice Morbidelli. Anzi, di più: “E’ una grande cosa di per sé. Sono qui dove sognavo di essere da piccolo, e anche l’anno scorso e anche due anni fa. E’ una grande situazione per me, ma quando sei in gioco vuoi sempre di più”.

Quando il gioco si fa duro, Morbido che fa?

“Spingerò sempre di più. Quando mi chiedevano qualsiasi previsione non rispondevo, evitavo di rispondere”.

Non ci sono paragoni con Quartararo.

E’ difficile paragonare il mio modo di guidare a quello di Fabio, lui ha una moto diversa. E’ difficile comparare la sua Yamaha con la mia. Analizzi due moto diverse, e quindi è difficile comparare i dati e anche lo stile di guida. Però sappiamo che lui è un pilota aggressivo. Lui è leggermente più aggressivo, io sono diverso”.

Morbidelli: "La Yamaha ufficiale è meglio ma devo concentrarmi su ciò che ho"

Ora è la Yamaha favorita?

“E’ buffo, ieri ero fuori dai giochi, oggi sono il favorito. Dobbiamo solo concentrarci tutti sul fare il nostro lavoro al meglio. Ci sono tre contendenti dentro la Yamaha. Tutti e tre siamo al top, in competizione per il titolo, io devo concentrarmi per quanto riguarda me stesso, per fare del mio meglio, e la Yamaha spingere per tutti e tre”.

E ancora, a chi dice che è meglio avere una moto non ufficiale anche nel 2021.

"Sappiamo tutti che è meglio avere la moto ufficiale, la moto dell’anno corrente è la migliore possibile: ti permette di avere uno sviluppo maggiore da parte dei tecnici. Ma come sto facendo dall’inizio del campionato a questa parte, bisogna concentrarsi sul proprio pacchetto e spremere se non di più il proprio pacchetti" .

Già c’è chi si chiede che cosa, quali consigli sono arrivati da Valentino Rossi. Come sempre, Franco è incredibilmente saggio.

"Morbidelli: "Quando cresci con una leggenda come Rossi ti domandi: lui cosa farebbe ora?"

“E’ difficile trovare un solo consiglio perché quando cresci con un grande pilota, con una leggenda, con un pilota così di esperienza, quando vivi con lui e gli rubi le cose che ti dice, prendi quello che dice, quello che fa, come affronta le situazioni, quando passi così tanto tempo insieme a volte copri, mascheri la tua personalità. Ho preso così tante cose nel tempo che affronto le cose della mia vita e dello sport come farebbe lui. Spesso mi capita di dire: cosa farebbe Vale in questa situazione? Perché lui sa sempre cosa fare nel momento giusto. Ma è difficile trovare un consiglio o due. Valentino per me è una ispirazione, ogni giorno. Lo guardo, lo osservo. Osservo come reagisce alle divese situazioni. E mi adatto, imparo”.

Un pensiero, che è una preoccupazione, arriva anche dalla situazione covid. Il momento è delicato.

"Mi dispiace tantissimo che stiamo vivendo questa situazione, tutto il mondo la sta vivendo. E’ bruttissima. Bisognerà come sempre essere super diligenti e super rispettosi delle regole, non permettere a questo virus di rovinarci il campionato dopo che ci ha rovinato le vite. Speriamo di batterlo più in fretta possibile. Io cercherò di rispettare le regole, di restare a casa più tempo possibile. Dovrò allenarmi un po’, in palestra, per le gare che seguiranno. E’ una situazione mondiale molto difficile, molto brutta. Dobbiamo rispettare le regole, e io per primo lo farò. Compatibilmente con i miei doveri. Farò il massimo per attaccare questo virtus bastardo"

Sorriso Morbido, eleganza nelle parole, Franco celebra la sua impresa.

Morbidelli: "E' stata la gara più bella della mia vita, ci stiamo mettendo il cuore"

"E’ stata una gara, la più bella della mia vita. Sapevo che dovevo essere aggressivo. Sono partito forte, all’inizio c’è stato un inciampo con Taka. Ma dopo lui è caduto e io ho avuto via libera davanti a me. Da quel momento in poi si dà tutto fino alla fine. Durante le prove abbiamo fatto un ottimo lavoro. Ho spinto forte dall’inizio fino alla fine. Alla fine ero un po’ in difficoltà, ma anche gli altri a quanto pare. Ho spinto tantissimo fino a quattro giro dalla fine. I componenti del team hanno lavorato da paura. Siamo stati fino alle 10 di sera a lavorare, per capire come migliorare. Ci stiamo mettendo il cuore, stiamo andando bene”.

E’ il suo capolavoro: dal primo giro fino in fondo, sempre lì ad attaccare la gloria. Quando arriva lancia un urlo di gioia, lancia baci al suo team. E’ tutto bellissimo per Franco. Accarezza la moto, la lucida.

“Mi veniva tutto molto bene. La gara scorsa era il nostro punto debole, abbiamo lavorato molto per migliorare la guidabilità a centrocurva. E si vede oggi”.

Bellissimo l’abbraccio con Andrea Migno, gioia condivisa tra i due amici. Il pilota dello Sky Racing Team VR46 gli ha preso la manopola del gas e ha dato una bella sgasata. "

Mig - sorride Morbidelli -ho pochi motori: non puoi sgasare così. Te lo dico in tv, almeno mi dai retta”.

Insomma, è la giornata perfetta. Morbidelli fa anche il suo primo giro veloce in top class.

“L’anno scorso ho visto un video di Celestino Vietti, e il suo capotecnico diceva che Celestino entrava in una zona magica. Io non ci credevo, a un certo punto l’ho preso anche un po’ in giro. Ma oggi ho capito cosa voleva dire. Oggi veniva tutto in maniera naturale, ma il livello di concentrazione era veramente alto. La gara è scivolata via come un bicchier d’acqua. Non me ne sono accorto”.

 

Articoli che potrebbero interessarti