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MotoGP, Espargarò: "Difficile sviluppare l'Aprilia da solo, mi aspettavo di più"

Aleix: "con il freddo fatichiamo, perdiamo trazione e non riesco a superare. Se riuscirò a partire nelle prime due file, metà gara sarà già fatta"

MotoGP: Espargarò: "Difficile sviluppare l'Aprilia da solo, mi aspettavo di più"

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Aragon, nel passato, aveva sempre riservato buone sorprese all’Aprilia e ad Aleix Espargarò, la scorsa settimana, però, è andata diversamente. Nonostante un buon 9° posto in qualifica, lo spagnolo ha tagliato il traguardo in 13ª posizione.

È vero che sono stato molto deluso dalla gara perché non sono stato al livello che mi aspettavo, ma è anche vero che partendo così indietro per me è difficile superare - spiega Aleix - Il mio passo non era poi così diverso da quello di Dovizioso e Miller, potevo giocarmi l’8° posto. Avevo pochissimo grip, pochissima trazione”.

Oggi sei 9° nella combinata. Questo fine settimana è iniziato meglio di come era finito lo scorso?

Oggi abbiamo cambiato abbastanza la moto e mi sono trovato meglio, soprattutto nel pomeriggio con la gomma media. Ho fatto un piccolo errore e sono caduto, ma poi sono riuscito a girare su buoni tempi. Vedremo cosa succederà domani, le temperature dovrebbero alzarsi ulteriormente e questo andrà a nostro favore”.

Quando sta influendo sulla stagione essere l’unico pilota in Aprilia, essendo Smith soprattutto un collaudatore?

Essere da solo rende tutto molto difficile. Ad esempio, KTM ha fatto un lavoro spettacolare quest’anno, ma hanno quattro piloti che vanno fortissimo, oggi il più veloce è stato Lecuona. Si spingono l’uno con l’altro ed è più facile quando devi provare cose nuove. Non ho un riferimento, quando arrivano delle novità devo provarle io e abbiamo perso tanti turni per questo. Sinceramente non è una stagione facile, se devo essere sincero mi aspettavo molto di più dopo i test invernali, con il freddo la moto perde trazione. È anche vero che, se abbiamo fatto dei risultati solo discreti, il gap dal vincitore è stato piccolo. Ci sono state gare in cui ho finito a 9 o 10 secondi, ma in 11ª o 12ª posizione e questo mi rompe un po’ le scatole. La verità è che mi aspettavo di più”.

Aragon è stata una pista sempre favorevole a te e all’Aprilia, domenica potrebbe riservare qualche soddisfazione?

“Sinceramente non capisco nulla di quello che sta succedendo (ride). Non ti so dire perché Alex Marquez abbia fatto quella gara domenica, perché questa mattina mi abbia dato un secondo e questo pomeriggio sia stato 12°, perché la Suzuki abbia vinto senza un passo spettacolare abbia vinto, mentre Vinales e Morbidelli l’avevano e non sono finiti sul podio o perché la Ducati fatichi su una pista in cui ci danno mezzo secondo sul rettilineo. È tutto molto, molto strano. Per me la cosa più importante sarà partire nelle prime due file, avrei già fatto mezza gara perché non riesco a superare mancandoci tanta trazione. Se partissi davanti potrei stare nel gruppo di testa, non potremmo puntare al podio, ma a stare nei primi 8 sì”.

Cosa ti aspetti dalle prossime due piste?

Lo scorso anno avevo sofferto molto a Valencia con il freddo, ma ora è tutto diverso. Portimao sarà una pista nuova per tutti, ma ill test era andato molto bene, la moto si è adattata bene in un circuito diverso da tutti gli altri, sono fiducioso”.

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