Le premesse sembravano essere delle migliori per quanto visto al venerdì. Invece il sabato è di quelli che lasciano l’amaro in bocca. Già, perché dopo essersi imposto in tutti i turni di libere, Scott Redding ha rimediato una caduta appena sceso in pista nella Superpole Race.
Un inconveniente che lo ha costretto a partire ultimo, per poi incidere sulla gara, tanto da fermarsi dopo soli cinque giri. Con il suo ritiro, il portacolori Aruba ha servito a Rea il sesto titolo iridato su un vassoio d’argento.
“Sono arrivato a Estoril con l’obiettivo di non fare calcoli, o tutto o niente – ha esordito Scott – nelle libere sono sempre stato veloce, poi ho dovuto fare i conti con l’incidente nella Superpole. È stata una caduta strana, dovuta forse al fatto che le gomme non hanno lavorato bene nel corso del primo giro. Ho picchiato la gamba nel momento dell’impatto e poi non siamo riusciti a sistemare la moto entro lo scadere del turno. Forse con qualche minuto in più sarei riuscito a tornare in pista e fare un giro per prendere la top ten. Alla fine però non è andata così”.
La corsa di Scott è poi finita dopo soli cinque giri.
“Purtroppo il motore si è fermato e credo che dipenda dall’incidente rimediato al mattino. Quando sono tornato in sella alla Panigale V4, in occasione del via di Gara 2, la moto non era il massimo e non avevo le giuste sensazioni. Adesso non resta che pensare a domenica. Vorrei vincere almeno una gara, anche se sarà difficile partire così dietro. Spero quindi di riuscire a disputare una bella Superpole Race per poi provare e partire nelle prime due file in Gara 2”.
Non manca infine una battuta su Rea.
“Johnny ha meritato il titolo, gli ho stretto la mano, facendogli i miei complimenti, dato che è un pilota che rispetto. In questa stagione ho imparato tanto e nel 2021 l’obiettivo sarà quello di puntare al titolo Mondiale, consapevoli che saremo più forti”.