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MotoGP, Crutchlow: "Nessun miracolo nella Honda: sto solo meglio fisicamente"

"I nostri progressi? Alex sta veramente facendo un buon lavoro e più rapidamente di quanto ci si aspettasse. Taka ha la moto 2019 che è più facile da guidare e il mio braccio non è ancora al 100% ma va meglio"

MotoGP: Crutchlow: "Nessun miracolo nella Honda: sto solo meglio fisicamente"

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Tra mille difficoltà, infortuni, un contratto che non verrà rinnovato ed un nuovo team da cercare, tutto ci si sarebbe aspettati da Cal Crutchlow tranne che una prima fila, ai limiti dell’incredibile, nel weekend di Aragon. Ed invece, il britannico come tante altre volte in carriera ci ha stupiti mettendo la sua Honda in 3° posizione alle spalle di Quartararo e Vinales, riuscendo a rompere l’incantesimo Yamaha che sembrava poter monopolizzare la prima fila anche con Morbidelli, quarto classificato nel Q2. 

“È bello essere tornato in prima fila dopo tanto tempo – ha detto Cal  – Era da Austin 2019 che non ci riuscivo. Le qualifiche non sono il mio forte, soprattutto negli ultimi 2-3 anni ma è davvero positivo essere qui con Quartararo e Vinales che sono sempre andati forte quest’anno. Il mio braccio non è al 100% ma già a Le Mans andava meglio, peccato solo per il risultato in gara che non è stato quello che volevo”. 

A parte la buona prima fila di Cal sembra che la Honda in toto stia progredendo in queste ultime gare: Nakaghami è 5° in classifica mondiale ed Alex Marquez ha ottenuto il suo primo podio in MotoGP oltre che essere ormai riesce ad affacciarsi anche al Q2. 

“Alex sta progredendo molto, guidare una moto con costanza fa davvero la differenza. Un esempio di questo sono io: sono tornato a Barcellona e già a Le Mans ero andato bene, ora sono in prima fila. Honda ha portato qualche innovazione ma non c’è niente che ti fa vincere le gare. La moto non è molto diversa, sono io che mi sento meglio fisicamente e riesco a spingere di più”. 

La squadra ha portato delle innovazioni per esempio ai test di Misano che vi stanno aiutando? Stai provando il nuovo monoamortizzatore?

“La scorsa settimana a Le Mans e ancora questo weekend ho provato quello che la squadra ha portato ai test di Misano e ci sono degli aspetti positivi e negativi, ora devo capire se continuare o meno con queste modifiche. Dobbiamo capire come sfruttare al meglio la gomma posteriore ma comunque il nostro pacchetto non è per nulla male. Con gomme nuove il nuovo monoamortizzatore sembra funzionare bene, dobbiamo analizzare i dati per capire se è quello o solo la gomma. E' molto difficile da spiegare, la Honda ci mette sempre un po' di più a trovare la soluzione ai problemi e come girargli attorno. Io penso che Taka e Alex stiano facendo meglio perché hanno trovato qualcosa di meglio. Le novità qualche volta funzionano ed altre no. La moto di Taka, la 2019 è più facile da guidare. Alex dal canto suo sta veramente un buon lavoro e più rapidamente di quanto ci si aspettasse. La moto è simile a quella dell'inizio dell'anno e ovviamente noi ci siamo adattati maggiormente”. 

Hai ancora un supporto completo dalla HRC visto che il prossimo anno non sarai con Honda?

"Ci sono alcune cose che non ho, è così è bisogna adattarsi ma ho tutto il supporto di cui ho bisogno. Non credo per esempio che Taka abbia un extra supporto ora. Sono le risorse normali che abbiamo tutti. E' il suo team che lo aiuta, non è che ora abbia un supporto maggiore o migliore. Takeo passa tempo con lui? Takeo guarda tutti i dati, se avesse trovato qualcosa per lui lo sapremmo tutti. E poi a parte di guidare bene non sta facendo od avendo nulla di speciale".

Ci puoi parlare del dispotivo per abbassare la moto?

"Non è una cosa miracolosa. Ce lo abbiamo tutti. In alcuni circuiti funziona ed in altri no. Alcune volte è utile e altre meno. Non abbiamo trovato una cosa miracolosa. Al mattino mi sono trovato bene, nel pomeriggio meno. E' sicuramente buono averlo perché in alcune circuiti migliora l'assetto. Non so per esempio se domani lo userò".

 

 

 

 

 

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