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MotoGP, Zarco: "L'incidente di Barcellona non ha influenzato le scelte di Ducati"

"Mi ha chiamato Dall'Igna per dirmelo e io sono assolutamente contento di correre con Pramac. Bagnaia ha fatto un grande lavoro, mi pareva una scelta logica" 

MotoGP: Zarco:

La Ducati di Johann Zarco avrà i colori del Team Pramac nel 2021. Il francese ha detto tante volte che l'unico dubbio riguardo il proprio futuror riguardava proprio il colore della moto, essendo certo di avere una moto ufficiale a propria disposizione in ogni caso. Adesso questo dubbio è stato cancellato, con l'annuncio dell'ingaggio al fianco di Jorge Martin per la prossima stagione. Una notizia che Zarco ha preso bene, e che non gli ha affatto tolto fiducia. L'alternativa era l'approdo nella squadra ufficiale Ducati. Oggi il pilota del Team Avintia ha chiuso il venerdì del proprio gran premio di casa in decima posizione, agguantando al momento l'accesso diretto alla Q2. 

"E’ stato bello fare la prima sessione sul bagnato con la Ducati e scoprire che riesco ad andarci forte - ha commentato Zarco -  alla fine mi sono divertito a spingere e chiudere così vicino a quelli davanti. La pista oggi era difficile, molto scivolosa. Bisognava stare attenti, ma le gomme hanno lavorato abbastanza bene quindi va bene così. Nel pomeriggio mi sono concentrato a tentare di trovare la velocità molto velocemente nel caso in cui fosse venuto a piovere. Sono uscito con le slick ed ho avuto un piccolo problema quindi sono stato costretto a rientrare ai box".

Gli uomini del Team Avintia sono stati molto veloci nel box, consentendo a Johann di rientrare in pista abbastanza rapidamente. 

"La seconda moto era preparata per la pioggia, bisognava cambiare parecchie cose e per fortuna la squadra c’è riuscita. Da lì in poi i miei tempi sono scesi costantemente ed alla fine ho chiuso non lontano da Jack. Domani dovrebbe essere asciutto, ma penso che noi potremmo essere della partita per lottare con i migliori. Le Mans sembra quasi una pista piccola con questa moto, serve tanta confidenza per andare davvero forte". 

Tu preferiesti il bagnato o l'asciutto per il resto del fine settimana?

"Domani da un certo punto di vista mi piacerebbe che ci fosse pioggia. Mi serve fare tanti giri su questa moto sul bagnato. Mi aiuterebbe a girare sempre meglio in quelle condizioni, ma sembra che ci sia asciutto domani. Penso di poter puntare alla Q2 in qualsiasi condizione". 

Parlando del futuro, racconta come hai saputo della tua conferma in Pramac. 

"Mi ha chiamato Gigi Dall'Igna un giorno prima dell’annuncio. Mi ha detto che sarei andato in Pramac e che non era una scelta dovuta all’incidente di Barcellona(ride, ndr). Allora gli ho detto di non preoccuparsi, perché sono davvero felice di correre in Pramac. Pecco ha fatto un grande lavoro nelle ultime gare, penso fosse una scelta logica. Ma era divertente pensare che avessi perso quella chance per l’incidente di Barcellona!".

Ma di quell'incidente hai poi parlato con Dovizioso?

"Si, ho parlato dell’incidente di Barcellona con Dovizioso. Anche lui era lì, ha visto come è andata, quindi sa che c’era poco da fare. Purtroppo o per fortuna, è stato solo un incidente di gara". 

Il tuo contratto con Ducati che durata avrà?

"Ho un contratto di una stagione con Ducati, per il 2021. In realtà è un contratto 1 + 1 con una opzione. Ma al momento sono certo di correre solo una stagione". 

Avete capito che problema ha avuto la tua moto?

"Non sappiamo ancora che problema ho avuto sulla moto, forse qualcosa di elettronico. Ma in ogni caso non è una cosa grave, non perderò alcun motore per questo problema". 

Tanti indicano la curva 1 di Le Mans come un punto pericoloso. Tu come la vedi?

"La prima curva con la MotoGP qui non è poi così veloce come sembra. Noi siamo abituati a queste velocità. Magari se la affrontassimo ad inizio stagione, forse sarebbe diverso. Ma ormai siamo abituati a queste velocità, non è uno shock per noi". 

Hai girato anche tu a Portimao. Pensi che quella sia invece una pista pericolosa?

"Portimao non è una pista spaventosa. Assolutamente non lo è, anzi. In Australia ci sono punti più spaventosi ed anche difficili. Anche in Austria ci sono punti molto più pericolosi". 

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