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MotoGP, Valentino Rossi: "Correre a Le Mans in ottobre è pericoloso"

"C'erano meno di 20° sull'asfalto, diventa difficile guidare ma avevo un buon passo. Mio fratello Luca sta bene, in Moto2 devono fare gomme più morbide"

MotoGP: Valentino Rossi: "Correre a Le Mans in ottobre è pericoloso"

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Quando si immaginano le condizioni ideale per guidare una moto, non vengono certo in mente quelle che i piloti hanno trovato oggi a Le Mans. Freddo e pioggia, un dei peggiori mix per andare a 300 all’ora in equilibrio su due ruote. Infatti, in Moto2 e Moto3, in tanti sono caduti e uno dei più brutti incidenti lo ha avuto Luca Marini, il fratello di Valentino.

Gli ho parlato e in generale sta bene - rassicura il Dottore - Mi sono spaventato perché è stata una caduta veramente brutta da vedere. Le condizioni generali di Luca sono buone”.

Il GP di Francia in autunno non sembra una buona idea.

Ci hanno fatto andare a luglio a Jerez e a ottobre a Le Mans, forse abbiamo fatto qualcosa di male a qualcuno e vuole farcela pagare (ride). Il tempismo non mi sembra dei migliori, ma è anche vero che a causa del Covid quest’anno le condizioni sono particolari, hanno dovuto rifare il calendario in fretta. Correre a Le Mans a ottobre è un po’ pericoloso, come quando andiamo a Phillip Island in questo mese, non è il momento migliore”.

In Moto2 e Moto3 si sono viste tante cadute, colpa solo della minore esperienza dei piloti?

Secondo me, sopratutto in Moto2, c’è qualche problema di gomme, sono troppo dure. Soprattutto quelle da bagnato, i piloti fanno molto fatica a guidare e infatti girano sui tempi delle Moto3, soprattutto quando fa freddo. Anche le slick hanno lo stesso problema, possono durare anche 40 o 50 giri. Potrebbero fare degli pneumatici più morbidi per queste condizioni, comunque Luca è caduto per un suo errore, era al secondo giro e il lato sinistro della gomma era ancora freddo”.

Con una MotoGP com’è guidare in queste condizioni?

Il limite solitamente sono i 20° sull’asfalto, da lì in poi puoi veramente spingere. Quando invece si va sotto diventa tutto difficile, perché non si riesce a mandare in temperatura le gomme”.

Come oggi.

Erano condizioni pericolose, al limite. Al mattino non era solamente bagnato ma anche freddo, nel pomeriggio c’erano chiazze di umido sulla pista e l’asfalto era sotto i  20°, ma sono riuscito a tenere un buon passo in entrambi i turni. Purtroppo nelle FP2 mi hanno cancellato il miglior giro perché c’erano le bandiere gialle, ma spero che domani ci siano condizioni di asciutto”.

Una curiosità: il Rally di Monza potrebbe essere l’ultima tappa del Mondiale Rally, pensi di partecipare?

“In tanti mi hanno chiamato per chiedermelo, il piano era non correre lì, perché vorrei andare ad Abu Dhabi per la 12 Ore, come lo scorso anno. Però partecipare a una tappa del Mondiale Rally rende le cose più interessanti, ci penserò”.

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