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SBK, Redding: “Il mondiale è di Rea. A scuola non ero bravo: non mi do voti”

“Il prossimo anno, cercheró di essere costante e competitivo in tutte le gare e in ogni condizione. Qui non avevo fiducia sul bagnato, perdevo in accelerazione e rischiavo in frenata"

SBK: Redding: “Il mondiale è di Rea. A scuola non ero bravo: non mi do voti”

Scott Redding ha chiuso Gara 1 al quinto posto. In un finale a dir poco rocambolesco, che ha visto l’highside di Haslam e il lungo di Razgatlioglu per evitarlo, l’alfiere Aruba è riuscito a limitare i danni. Per lui  si trattava della prima gara sul bagnato e di conseguenza non mancavano le insidie.

Questa gara è stata utile per capire il comportamento della moto e delle gomme sull’acqua, così come quello degli altri piloti  in condizioni non semplici - ha esordito – ho cercato di migliorare giro dopo giro, anche se perdevo troppo in accelerazione. Ho infatti rischiato molto in frenata e di conseguenza devo migliorare sotto questo aspetto”.

Redding non nasconde i propri limiti.

“Non avevo la giusta fiducia, soprattutto in entrata di curva, infatti non riesco ancora a guidare la moto come voglio sul bagnato. Questo è stato l’aspetto che più mi ha colpito durante il weekend e su cui devo soffermarmi per le prossime gare in modo da compiere un passo avanti”.

Eppure, alla bandiera a scacchi, la sua Ducati è quinta.

“Alla fine la posizione è meglio di quanto potessi ambire, visti i tanti incidenti in gara. La cosa importante è aver migliorato il ritmo gara. Oggi non me la sono sentita di rischiare in accelerazione come hanno fatto ad esempio gli altri piloti. Mi mancava infatti la velocità, dovevo frenare tardi e di conseguenza mi mancava il grip al posteriore. Questo è un aspetto che mi ha accompagnato per la gara, ma al tempo stesso so che posso essere più veloce rispetto ad oggi e quello è l'obiettivo per domani”.

Sta di fatto che il Mondiale è praticamente nelle mani di Rea.

“Non puoi mai sapere cosa può accadere nella corsa per il titolo. Purtroppo Aragon è stato un weekend che ha pesato sulla corsa Mondiale e anche Barcellona, dove ho faticato. Quest’anno il Mondiale lo vincerà Johnny, ma io ci riproverò il prossimo anno, cercando di essere costante e competitivo in tutte le gare e in ogni condizione. Questo 2020 è stato un Campionato molto corto e di conseguenza è stato difficile recuperare i punti persi, viste le poche gare a disposizione”.

Infine c’è chi chiede a Scott di darsi un voto sulla stagione?

“Sinceramente non saprei, a scuola non ero bravo con i voti (scherza). Io sono un pilota che cerca sempre di dare il 100% in ogni gara. Preferisco quindi non darmi un voto, ma concentrarmi gara dopo gara. Voglio sempre fare tesoro degli errori e non ripeterli una seconda volta. Se per caso sbaglio a scegliere gomma me lo segno sul mio blocchetto degli appunti e la volta dopo so che non devo effettura la stessa scelta in una determinata situazione. Quello è il mio modo di ragionare e correre”.

 

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