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MotoGP, Quartararo VS Mir: incroci pericolosi, in pista e in classifica

L'ANALISI - Fabio e Joan dopo Barcellona sono i favoriti per il titolo: 3 vittori per il francese, 4 podi per lo spagnolo in una lotta anche di nervi

MotoGP: Quartararo VS Mir: incroci pericolosi, in pista e in classifica

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Il campionato più strano degli ultimi anni si avvia verso il rush finale con 6 gare in 7 settimane e l’incertezza che regna ancora sovrana dopo 8 GP messi in archivio. A Barcellona la classifica ha iniziato a prendere forma, ma parlare di veri favoriti è ancora complicato, anche se Quartararo e Mir sembrano avere qualche carta in più da giocarsi.

Fabio è l’unico pilota ad avere vinto più di una gara nel 2020, anzi ne ha portate a casa 3, mentre tutti i suoi rivali non sono andati oltre a una. Joan, invece, è quello con più podi: 4, contro i 3 del francese, che quest’anno è salito su quei gradini solo per festeggiare la vittoria.

Qui sotto abbiamo reso graficamente l’andamento del campionato fino a oggi  e quelle linee colorate mostrano con esattezza quanto gli equilibri in classifica si siano continuamente modificati gara dopo gara.

Nel punto più altro del grafico, ora, c’è Fabio Quartarato, che sembra essersi risollevato dopo qualche gara a dir poco opaca (da Brno alla caduta a Misano). La fuga a Barcellona gli ha permesso di mettersi davanti anche in campionato, ma Mir è a soli 8 punti.

In molti (a partire da Dovizioso) vedono in Joan il pilota più concreto al momento ed effettivamente, dalla prima gara in Austria in poi la sua linea è quella che è scesa più rapidamente e costantemente. Se analizziamo gli ultimi 5 Gran Premi, la sua media punti è di 17,8 a gara, mentre quella di Quartararo è di 9,8. Del tutto simile al francese la media di Vinales (3° in classifica) con 9,6 punti per GP, mentre ha fatto meglio Dovizioso, con 10,6 nonostante la battuta a vuoto nell’ultimo GP.

La velocità pura premia quindi Fabio, ma è il Mir il pilota ad avere trovato il migliore equilibrio fra prestazione e costanza di risultati. Non buttare punti è infatti è ancora più importante del solito quest’anno,  dimostrazione lo è il 7° posto in classifica di Nakagami, unico a non essere mai salito sul podio dei primi 13 piloti in classifica in campionato, ma anche il solo ad avere preso punti in tutte le gara. Chi va piano va sano e va lontano, si potrebbe ironizzare.

Torniamo allora ai due contendenti più accreditati per il titolo e scopriamo tra loro anche un’altra differenza, questa volta in qualifica. Come si sa, per il pilota più veloce al sabato a fine anno c’è una BMW in omaggio e per questo motivo viene stilata una qualifica, usando lo stesso punteggio delle gare. Vinales è stato fin qui il migliore, con 147 punti contro i 144 di Quartararo. Mir, invece, è solo 8°, dietro anche a Valentino Rossi, un pilota che non ha mai fatto del giro a vita persa la sua migliore qualità.

Logicamente non si può sostenere che Mir sia più ‘lento’ di Quartararo,  ma solo che hanno caratteristiche diverse tra loro, come ce l’hanno le loro moto. Sfruttarle al meglio sarà la chiave per avere la meglio, anche se è difficile escludere dai giochi altri piloti. Vinales è a 18 punti dal compagno di marca, Dovizioso a 24, neppure Miller e Morbidelli, a 31 e 33, possono essere dati per persi. Con due doppie gare ad Aragon e Valencia e l’incognita di Portimao come gran finale potrà succedere ancora di tutto.

Sarà una guerra sul filo dei decimi, ma anche di nervi. Quartararo in questo senso ha mostrato qualche limite, subendo la pressione dopo la doppietta a Jerez. A Barcellona sembra essere riuscito a scacciare i suoi fantasmi, ma il francese non ha mai lottato nel motomondiale per iul titolo, a differenza di Joan, che lo ha vinto 3 anni fa in Moto3.

Le linee del grafico sono destinate ad incrociarsi ancora.

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