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MotoGP, Binder: "Sembrava di guidare sul ghiaccio, ma è stato divertente"

“Non sono soddisfatto della mia stagione, ho fatto troppi errori". P. Espargaro: "L’unica cosa da fare oggi era cercare il limite e poi cadere, ma se dovrò farlo per capire dove sono lo farò domani in qualifica.

MotoGP: Binder:

E’ stata una giornata di prove difficile per molti, la prima a Barcellona. Ci si aspettava una pista con poca aderenza ed è andata esattamente così. Molti hanno sofferto, alcuni in modo macroscopico, ma si può dire che tutto sommato la KTM se la sia cavata egregiamente con entrambi i suoi piloti grazie al terzo tempo di Brad Binder ed all’ottavo di Pol Espargarò.

“Posso confermare che la mattina è stata difficile per noi: non si riusciva a mandare in temperatura la gomma e sembrava di guidare sul ghiaccio - spiega il Sudafricano - E’ stato fFrustrante e difficile. Con la morbida è andata molto meglio, ancora non abbiamo il ritmo che vogliamo, ma la velocità c’è. Ora dobbiamo trasformarla in una solida qualifica”.

A parte Pol, le KTM di Lecuona e Oliveira hanno sofferto.

“Non ho ancora guardato le altre KTM. Per quanto mi riguarda io quando c’è poco grip mi diverto a guidare. Ma i nostri assetti sono simili”.

C’è da pensare, allora, che tu abbia qualche punto di forza.

“Il mio punto di forza? Non lo so ancora, la MotoGP è nuova per me, ma sono buono in frenata. E poi nel box provo sempre a tirar fuori il massimo ed ho idee chiare su cosa fare per alzare il mio gioco”.

Sembri soddisfatto di questa tua prima stagione.

“In realtà no, non sono soddisfatto della mia stagione, ho fatto troppi errori. Ho perso tante occasioni di fare buoni punti. La cosa positiva è che ho la velocità”.

Come si va forte a Barcellona?

“Al mattino ho provato a percorrere diverse traiettorie e a cercare diversi punti di frenata, ma quando c’è poco grip sembra che la nostra moto funzioni. L’importante è avere le gomme in temperatura, specie l’anteriore. E al mattino è stato difficile”.

Hai notato qualche differenza nel comportamento dei V4 e dei 4 in linea. La KTM sembra riunire i pregi dei due mondi.

“E’ una analisi difficile da fare, perché cambia da pista a pista. Tutta la MotoGP cambia molto da pista a pista. Se segui la Yamaha ti accorgi che nelle curve è molto morbida e ha una percorrenza incredibile”.

Se Binder ci è parso relativamente tranquillo, ma forse è il suo carattere, Pol Espargarò è apparso decisamente più sù di giri. Ma è vero anche che lo spagnolo è spesso così, sia che vada bene che il contrario.

Pol Espargarò: "Giornata sprecata, fatto tanti giri per niente. Mai avuto così poco grip"

“E’ stata una strana giornata, specie al mattino - spiega Pol -  durante la FP1 abbiamo fatto tanti giri per niente. C’era tanto spinning all’inizio con le gomme medie, non avevo la sensazione del limite. Molto difficile capire cosa fare. Perdevo tre decimi o anche mezzo secondo rispetto al mio compagno Brad nel T4. Quindi è stato quasi come non aver fatto nulla in questa prima giornata”.

Come ne sei uscito fuori?

“Abbiamo ridotto il freno motore. Non ho mai avuto un grip così basso. L’unica cosa da fare era cercare il limite e poi cadere, ma se dovrò farlo per capire dove sono lo farò domani in qualifica. Sul giro secco per il momento siamo lenti, sul passo invece non così non male”.
Oggi c’era anche molto vento a peggiorare le cose. Si l’aderenza è bassa e col vento freddo è anche peggio, specie per la gomma anteriore. E’ difficile capire quanta pressione applicare sul freno. Ma la pista migliorerà, quindi tutti miglioreranno domani. Anche a Brno c’era poco grip, ma lì eravamo veloci anche se non ho finito la gara”.

Sei preoccupato in vista della gara.

“Nella media dei 10 giri per il momento sono 4°, quindi non sono troppo preoccupato. Non voglio però girare senza sentire il limite e cadere, non è questo il modo di prepararsi. Potrò fare un giro veloce domani, ma se non riesco a capire il limite della gomma anteriore nelle curve lunghe non sarò soddisfatto”.

Hai avuto modo di paragonare la tua moto con le altre?

“Le Yamaha prendono il gas in modo diverso da noi, specie Vinales che mi sembra molto forte. Non mi sento molto positivo per il ritmo di gara, perché se la gomma posteriore slitta così tanto si distrugge, non faccio salti di gioia. Se questa situazione continuerà facendo molti non finiremmo la gara se non scegliendo la mescola più dura. Anche il mio compagno di marca Lecuona non ha sensibilità dell’aderenza in frenata. Quello che mi preoccupa non è fare un giro pazzo, ma se non non ti rendi bene conto del punto di frenata per il passo in gara è un problema”.

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