L’aria di casa sembra fare bene ad Alex Marquez, che a Barcellona ha chiuso la prima giornata di prove con l’8° tempo. Forse la visita ieri del fratello Marc ha avuto effetti benefici: “sì, mi ha dato una pozione magica” scherza Alex.
È innegabile che lo spagnolo stia facendo dei grandi passi avanti, come aveva dimostrato nella seconda gara di Misano.
“Quella di oggi è stata una giornata positiva, ma non tutti i piloti hanno spinto al massimo - sottolinea - Non è facile arrivare a delle vere conclusioni perché bisognava gestire le gomme e tutti ganno faticato con lo scarso grip”.
Questa è effettivamente stata una lamentela comune a tutto lo schieramento.
“Non so per quale ragioni manchi aderenza e non si riesca a trovarla - osserva Alex - Il fatto che arriviamo da Misano, dove c’era un asfalto nuovo, fa sentire ancora di più questa mancanza. Nella guida devi essere gentile con il gas e giocare con il corpo, spostando il peso. Diciamo che ero abituato dalla Moto2 alla mancanza di aderenza, perché avevamo sempre delle gomme molto dure e oggi ho avuto sensazioni simili”.
Anche a Brno i piloti avevano dovuto fare i conti con lo scarso grip offerto da un asfalto molto vecchio.
“La maggiore differenza è che qua non ci sono buche - continua Marquez - Inoltre sono in un differente momento, uso un altro setup, quindi non è tutto uguale. Solitamente preferisco le piste con meno aderenza, perché quando ce n’è molto è più facile per tutti andare veloci, però ci vorrebbe una via di mezzo fra il grip grandissimo di Misano e quello nullo di Barcellona”.
Come se non fosse già abbastanza difficile adattarsi alle condizioni dell’asfalto, si è messo pure il vento a rendere ancora più complicata la giornata.
“In alcuni punti dava più fastidio, in altri meno - spiega - In rettilineo, passata la corsia box, era un po’ pericoloso perché sentivi l’anteriore spostarsi a 300 all’ora. Però sembra che domani cali e bisognerà migliorarsi nelle FP3, non credo che il mio tempo di oggi basterà per entrare direttamente in Q2. Vedremo se riuscirò a migliorarmi, perché no?”.
Alex però sa che ha ancora della strada da fare e anche come fare per percorrerla.
“È stato un buon venerdì, ma a livello di sensazioni in sella non il migliore - ammette - Ho fatto un buon giro, ma ora bisogna lavorare per la gara. Quest’anno è Nakagami il mio riferimento, perché ha lo stile più simile al mio, quello di Crutchlow è particolare. È positivo vederlo competitivo, per me è una motivazione e penso di poterla essere anch’io per lui, possiamo spingerci l’un con l’altro”.